Campionato Eccellenza: si decide il destino della stagione 2020/2021
Tante ipotesi ma nessuna certezza
martedì 16 marzo 2021
14.30
Solo il girone di andata poi ci saranno i play-off. Anzi no, viste le tante squadre che rinunciano alla ripresa del campionato di Eccellenza si opti per il girone unico.
Quelle appena indicate sono due tra le ipotesi circolate in questi giorni a proposito del format con il quale dovrebbe ripartire il campionato di Eccellenza pugliese in questa disgraziatissima stagione 2020/2021. Un format che – a scanso di imprevisti, tutt'altro che da escludere, visti i tempi che corrono – sarà reso noto domani 17 marzo.
Per noi sportivi e tifosi barlettani poco cambia in ogni caso. Bisogna vincere e possibilmente mai più far ritorno in questo genere di campionati dove parlare di improvvisazione si rischia di far torto allo stesso termine "improvvisazione"…
Chi scrive fa parte di una generazione che a suo tempo era molto più accurata (per non dire seria) nell'organizzare tornei di calcio (o calcio a 5) tra coetanei che mai si è trovata di fronte un tale tasso di indecisione mista a dilettantismo.
D'accordo, c'è il Covid , e questi tempi sono tutto fuor che normali, ma è un'attenuante che regge poco quella del morbo cinese, specialmente quando l'eventuale ritorno al girone unico viene partorito dalle stesse menti raffinatissime che nella scorsa estate hanno compiuto il "capolavoro" di scindere il campionato di Eccellenza pugliese in due gironi da 14 squadre ripescando in Eccellenza anche la squadra del bar sotto casa.
Logico che in tempi di Covid e di blocco forzato dei campionati regionali, col passare del tempo e con le zone rosse, gran parte delle squadre abbiano già annunciato la loro più che comprensibile rinuncia a far ripartire la loro stagione, mantenendo si la categoria, ma rinunciando per tre anni ad eventuali ripescaggi nelle categorie superiori.
Tra l'altro, vista la zona rossa in Puglia almeno fino al 6 aprile, ben che vada la stagione dovrebbe ripartire – ripetiamo, salvo ulteriori sviluppi – per fine aprile, oggettivamente facciamo un tantino fatica ad immaginare un Torneo di Eccellenza a girone unico – anche se con sole gare di andata – con aggiunta di play-off regionali e nazionali. Così facendo, con un torneo che andrebbe a chiudersi a luglio, si andrebbe ad incidere pesantemente sia sulla campagna acquisti, sia soprattutto sulla preparazione per la stagione successiva.
Naturalmente quanto da noi scritto rientra nel campo delle ipotesi. Come andrà a finire lo sapremo domani.
L'unica certezza che da barlettani egoisticamente ci sentiamo di ribadire è quella che prima il nostro amato Barletta riesce ad uscire da queste sabbie mobili e meglio è.
Ragionando invece da cronisti e da sportivi non ci resta che ripetere fino alla noia che il calcio italiano – da Cristiano Ronaldo alla Terza categoria – va ripensato e rivoltato come un calzino.
Quelle appena indicate sono due tra le ipotesi circolate in questi giorni a proposito del format con il quale dovrebbe ripartire il campionato di Eccellenza pugliese in questa disgraziatissima stagione 2020/2021. Un format che – a scanso di imprevisti, tutt'altro che da escludere, visti i tempi che corrono – sarà reso noto domani 17 marzo.
Per noi sportivi e tifosi barlettani poco cambia in ogni caso. Bisogna vincere e possibilmente mai più far ritorno in questo genere di campionati dove parlare di improvvisazione si rischia di far torto allo stesso termine "improvvisazione"…
Chi scrive fa parte di una generazione che a suo tempo era molto più accurata (per non dire seria) nell'organizzare tornei di calcio (o calcio a 5) tra coetanei che mai si è trovata di fronte un tale tasso di indecisione mista a dilettantismo.
D'accordo, c'è il Covid , e questi tempi sono tutto fuor che normali, ma è un'attenuante che regge poco quella del morbo cinese, specialmente quando l'eventuale ritorno al girone unico viene partorito dalle stesse menti raffinatissime che nella scorsa estate hanno compiuto il "capolavoro" di scindere il campionato di Eccellenza pugliese in due gironi da 14 squadre ripescando in Eccellenza anche la squadra del bar sotto casa.
Logico che in tempi di Covid e di blocco forzato dei campionati regionali, col passare del tempo e con le zone rosse, gran parte delle squadre abbiano già annunciato la loro più che comprensibile rinuncia a far ripartire la loro stagione, mantenendo si la categoria, ma rinunciando per tre anni ad eventuali ripescaggi nelle categorie superiori.
Tra l'altro, vista la zona rossa in Puglia almeno fino al 6 aprile, ben che vada la stagione dovrebbe ripartire – ripetiamo, salvo ulteriori sviluppi – per fine aprile, oggettivamente facciamo un tantino fatica ad immaginare un Torneo di Eccellenza a girone unico – anche se con sole gare di andata – con aggiunta di play-off regionali e nazionali. Così facendo, con un torneo che andrebbe a chiudersi a luglio, si andrebbe ad incidere pesantemente sia sulla campagna acquisti, sia soprattutto sulla preparazione per la stagione successiva.
Naturalmente quanto da noi scritto rientra nel campo delle ipotesi. Come andrà a finire lo sapremo domani.
L'unica certezza che da barlettani egoisticamente ci sentiamo di ribadire è quella che prima il nostro amato Barletta riesce ad uscire da queste sabbie mobili e meglio è.
Ragionando invece da cronisti e da sportivi non ci resta che ripetere fino alla noia che il calcio italiano – da Cristiano Ronaldo alla Terza categoria – va ripensato e rivoltato come un calzino.