Calcioscommesse, concluso ieri il dibattimento davanti alla Corte di Giustizia Federale

Il dispositivo sarà reso noto nel weekend

mercoledì 4 luglio 2012
A cura di Luca Guerra
Scandalo-calcioscommesse, archiviato l'ennesimo tassello. Nel primo pomeriggio di ieri ha avuto termine, di fronte alla Corte di Giustizia Federale, il processo di appello riguardante il primo filone del calcioscommesse, quello relativo all'inchiesta condotta dalla Procura di Cremona. Il presidente della Corte Gerardo Mastrandrea ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti per la collaborazione prestata, quantificata in circa 110 interventi, ed ha annunciato i tempi della Camera di Consiglio, che conta di chiudere i lavori entro sabato.

Nella mattinata di ieri sono intervenuti i legali di 16 tra tesserati (Fontana, Garlini, Vantaggiato, Italiano, Mastronunzio, Cristante, Nicco, Rosati, Alberti, Stefani, Fiuzzi) e club (Padova, Pescara, Reggina, Novara, Albinoleffe), dopo la lunga maratona di ieri, 11 ore di udienza e 31 ricorrenti ascoltati (Cassano, Sartor, Zamperini, Ventola, Ferrari, Yock, Caremi, Serafini, Fissore, Iaconi, Magalini, Nassi, Comazzi, Colacone, Rickler, De Falco, Catinali, Santoni, Iacopino; Siena, Sampdoria, Spezia, Empoli, Monza; le società che hanno ricorso come parti terze Nocerina, Vicenza, Cesena, Gubbio, Barletta); sempre ieri, erano state ascoltate le associazioni (Codacons e FederSupporter) che avevano chiesto di essere ammesse al procedimento e la sospensione dello stesso, ricevendo però un'ordinanza negativa in entrambi i casi.

Complessivamente, il procedimento di appello ha visto in campo 10 dei 14 club condannati in primo grado (non hanno presentato ricorso la dilettante Avesa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna) e 30 dei 33 tesserati (mancano Cossato, Paoloni e Santoruvo); 47 i ricorsi presentati (comprese le parti terze e le associazioni), mentre sono state 51 le parti intervenute, comprendendo anche Atalanta, Cremonese, Grosseto, Modena.
(Twitter: @GuerraLuca88)