Calcioscommesse, arresti domiciliari per Mario Cassano

Il portiere del Piacenza era stato arrestato il 4 febbraio

venerdì 17 febbraio 2012
A cura di Luca Guerra
Caso "Last bet", ennesimo capitolo, ennesimo protagonista. Stavolta tocca a Mario Cassano, che ha abbandonato le mura del carcere nella giornata di ieri. Il Gip di Cremona, Guido Salvini, ha infatti concesso gli arresti domiciliari al portiere del Piacenza (Prima Divisione Lega Pro, girone B), arrestato lo scorso 4 febbraio nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Cassano, 29anni, compagno di squadra e amico di Carlo Gervasoni e Alessandro Zamperini, arrestati lo scorso dicembre come referenti italiani dell'organizzazione internazionale, è accusato di aver contribuito a manipolare almeno 4 partite della sua squadra, incontri facenti capo ai campionati di serie B 2010-2011 e 2008-2009: Piacenza-Albinoleffe, Atalanta-Piacenza, Siena-Piacenza della scorsa stagione e Piacenza-Mantova del 2008-2009. Nell'elenco spicca in particolare Atalanta-Piacenza 3-0, autentica pietra dello scandalo che sta scuotendo dalla scorsa estate il mondo del calcio professionistico.

Nella sentenza le parole che giustificano la scarcerazione del portiere: «La memoria presentata dal difensore di Cassano- scrive il Gip Salvini- costituisce una rivisitazione degli elementi già esposti nella misura cautelare, i quali non hanno certo perso la loro efficacia, anche tenendo conto che le accuse mosse all'indagato si collocano in un ampio quadro che ha fatto emergere la manipolazione, con tecnica del tutto analoga, di moltissime partite, e quindi trovano la loro credibilità non solo nelle dichiarazioni specificamente raccolte a carico di Cassano, ma nel contesto generale dell'indagine. Tali elementi dovranno essere sottoposti nel prosieguo ad una prova di resistenza che si sostanzierà verosimilmente con gli ulteriori interrogatori di Doni e Gervasoni (che non hanno particolari motivi di astio nei confronti di Cassano) e con eventuali confronti con l'indagato e anche con lo sviluppo del cellulare messo a disposizione da Cassano, ma allo stato non può affermarsi che la gravità degli elementi indiziari sia in alcun modo venuta meno».

Per quanto concerne la custodia domiciliare, prosegue il gip Guido Salvini nell'ordinanza, «sotto il profilo delle esigenze cautelari, l'istanza può in parte essere condivisa ed accolta in quanto da un lato l'indagato è stato sospeso dal Piacenza Calcio, e quindi è piuttosto lontano il rischio di reiterazione, e d'altro lato i confronti previsti non si sono ancora svolti, ma tale ritardo non è una buona ragione per mantenere ulteriormente nei confronti di Cassano la più grave delle misure cautelari (la posizione di Cassano è tra le più gravi, svolgendo egli il ruolo di portiere). Appare quindi sufficiente - conclude il giudice cremonese - applicare nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari».

Cassano discuterà oggi in Collegio Arbitrale la rescissione del suo contratto con il Piacenza, azione richiesta dal club del "Garilli", oggi penultimo nel girone B del torneo di Prima Divisione Lega Pro: la squadra emiliana ha 19 punti e ha subito in stagione penalità pari a 6 punti, dei quali 4 sono stati comminati a seguito del riscontro da parte della Procura di Cremona della "responsabilità oggettiva" del club per il coinvolgimento di Carlo Gervasoni, ex-difensore biancorosso, nel turpe affare con al centro l'alterazione dei risultati di diverse partite dei campionati 2009/2010 e 2010/2011.