Calciomercato, scoppia il caso Burrai-Sau
La diatriba tra Cagliari e Foggia
sabato 25 giugno 2011
Una querelle inattesa quella nata tra Cagliari e Foggia in merito al riscatto esercitato dalla società dauna sui cartellini di Salvatore Burrai e Marco Sau, protagonisti allo "Zaccheria" nella stagione appena conclusasi nel torneo di Prima Divisione girone B, lo stesso che ha visto impegnato il Barletta. Questa mattina l´US Foggia SpA ha comunicato - tramite un comunicato ufficiale - che, in seguito all´apertura delle buste relative alle compartecipazioni avvenuta questa mattina in Lega, i cartellini dei calciatori Salvatore Burrai e Marco Sau sono diventati interamente di proprietà del club rossonero.
Un annuncio come tanti altri, a cui ha però fatto prontamente seguito la risposta a mezzo comunicato stampa della società sarda: "In merito alla vicenda che ha avuto come epilogo l'inaspettato ricorso alle buste per i cartellini dei due calciatori provenienti dal vivaio rossoblu, la Cagliari Calcio precisa quanto segue: l'operazione dello scorso anno era stata varata con spirito di benevola collaborazione con la neo-dirigenza dell'U.S. Foggia impegnata, dopo alterne vicissitudini, nel proprio rilancio sportivo e d'immagine. Si acconsentì, allora, al trasferimento dei due calciatori con l'accordo che gli stessi sarebbero rientrati al Cagliari a conclusione della stagione agonistica. Una linea societaria, quella del Cagliari, puntualmente onorata da tutte le altre compagini con le quali erano stati raggiunti accordi similari ed i rientri dei vari Mancosu, Cocco ed altri ne sono la conferma. In pratica tutte le altre Società hanno onorato i patti, l'U.S. Foggia no, ancorchè avesse sottoscritto accordi in tal senso, e ha di fatto così interrotto qualsiasi ulteriore rapporto con la Cagliari Calcio".
Pronta è arrivata la replica dei Satanelli sul proprio sito ufficiale: "La proprietà dell0U.S. Foggia - si legge nella nota - ricorda al signor Massimo Cellino di averlo ripetutamente cercato telefonicamente per un mese allo scopo di trovare un accordo e di averlo cercato anche fino a due minuti fa, ma di non aver mai avuto il piacere di avere risposta. Segno che le ricchezze accumulate con il calcio hanno fatto dimenticare le vecchie povertà. Piuttosto se c'è qualcuno che non mantiene la parola questi è la famiglia Cellino che, a distanza di 20 anni, non ha ancora onorato un vecchio debito di 500 milioni di vecchie lire i cui documenti sono ancora in mano all'Avvocato d'Albora. La proprietà dell'U.S. Foggia, infine, comunica al sig. Cellino di essere pronta in qualsiasi momento a ricordare le modalità di acquisto del Cagliari Calcio dalla PACO costruzioni".
Un affaire che avrà evoluzioni, ci possiamo giurare, nelle prossime ore.
Un annuncio come tanti altri, a cui ha però fatto prontamente seguito la risposta a mezzo comunicato stampa della società sarda: "In merito alla vicenda che ha avuto come epilogo l'inaspettato ricorso alle buste per i cartellini dei due calciatori provenienti dal vivaio rossoblu, la Cagliari Calcio precisa quanto segue: l'operazione dello scorso anno era stata varata con spirito di benevola collaborazione con la neo-dirigenza dell'U.S. Foggia impegnata, dopo alterne vicissitudini, nel proprio rilancio sportivo e d'immagine. Si acconsentì, allora, al trasferimento dei due calciatori con l'accordo che gli stessi sarebbero rientrati al Cagliari a conclusione della stagione agonistica. Una linea societaria, quella del Cagliari, puntualmente onorata da tutte le altre compagini con le quali erano stati raggiunti accordi similari ed i rientri dei vari Mancosu, Cocco ed altri ne sono la conferma. In pratica tutte le altre Società hanno onorato i patti, l'U.S. Foggia no, ancorchè avesse sottoscritto accordi in tal senso, e ha di fatto così interrotto qualsiasi ulteriore rapporto con la Cagliari Calcio".
Pronta è arrivata la replica dei Satanelli sul proprio sito ufficiale: "La proprietà dell0U.S. Foggia - si legge nella nota - ricorda al signor Massimo Cellino di averlo ripetutamente cercato telefonicamente per un mese allo scopo di trovare un accordo e di averlo cercato anche fino a due minuti fa, ma di non aver mai avuto il piacere di avere risposta. Segno che le ricchezze accumulate con il calcio hanno fatto dimenticare le vecchie povertà. Piuttosto se c'è qualcuno che non mantiene la parola questi è la famiglia Cellino che, a distanza di 20 anni, non ha ancora onorato un vecchio debito di 500 milioni di vecchie lire i cui documenti sono ancora in mano all'Avvocato d'Albora. La proprietà dell'U.S. Foggia, infine, comunica al sig. Cellino di essere pronta in qualsiasi momento a ricordare le modalità di acquisto del Cagliari Calcio dalla PACO costruzioni".
Un affaire che avrà evoluzioni, ci possiamo giurare, nelle prossime ore.