Calcio, le parole del tecnico dell'Atletico Roma Chiappara
I capitolini affronteranno il Barletta domenica prossima
giovedì 12 maggio 2011
12.05
9 punti in 3 partite e il terzo posto a portata di mano. Questo lo strano destino di Roberto Chiappara, passato nell'arco di un mese da riserva leader dello spogliatoio capitolino ad allenatore dell'Atletico Roma all'indomani dell'addio a Incocciati. Il giovane tecnico (37 anni) punta a condurre i suoi alla seconda promozione di fila, obiettivo già raggiunto nei tornei di Prima e Seconda Divisione da Nocerina, Gubbio e Tritium. Sotto la guida di Chiappara, i capitolini hanno ottenuto 3 vittorie, tra le quali spiccano i due sonanti successi interni ai danni di Cavese (6-0) e Cosenza (4-1). Nel mezzo il successo del "Liberati" di Terni per 2-1.
Domenica l'Atletico Roma sarà ospite, privo del suo fantasista Babù squalificato, del Barletta sul terreno del "Puttilli"; i biancorossi pugliesi vorranno festeggiare la matematica salvezza, ottenuta domenica scorsa grazie al pareggio di Lanciano, davanti al proprio pubblico, mentre i capitolini cercheranno di guadagnare almeno un punto dalla trasferta all'ombra di Eraclio, il che gli permetterebbe di conservare quel terzo posto che garantisce una posizione di vantaggio nei playoff. Attualmente i capitolini hanno 56 punti in classifica, inseguiti dalla Juve Stabia che ha due lunghezze di ritardo e domenica sarà impegnata sul terreno del Benevento, squadra priva di particolari stimoli di classifica al pari del Barletta.
Proprio della preparazione al match di domenica mister Chiappara ha parlato ai microfoni di tuttolegapro.com, tracciando il viatico per quest'ultimo scorcio di stagione: « Domenica cercheremo innanzitutto di ottenere un punto per conquistare il terzo posto, poi si vedrà. Benevento, Taranto e Juve Stabia sono compagini ostiche e temibili e solo il fatto che abbiano raggiunto i play-off dimostra quanto siano forti. Come si vincono? Non esiste una ricetta- ha spiegato il giovane tecnico-, bisogna avere una condizione fisica accettabile e, non da ultimo, anche una buona dose di fortuna. Io, per esempio, ne ho disputati parecchi ma prima dell'anno scorso non ne avevo mai vinto uno. Quest'anno però abbiamo i mezzi per far bene, ho la fortuna di guidare un gruppo molto forte per questa categoria e sono convinto che ce la giocheremo fino alla fine ». Chiappara ha parlato anche del mutamento nell'atteggiamento dei suoi ex-compagni dopo il cambio di guida tecnica: « Innanzitutto ho cambiato il modo di giocare. Pensavo che in quel momento di grande difficoltà, il 4-4-2 fosse il modulo più idoneo e appropriato. Si addice molto alle caratteristiche del gruppo tanto che tutt'ora proseguiamo con quello che è progressivamente diventato una certezza, sia per me, in quanto nella mia carriera mi sono prevalentemente mosso con questo sistema, sia per i giocatori, poichè garantisce al tempo stesso equilibrio e solidità. Certo, non ho avuto il tempo di approfondire questo lavoro e per questo ho fatto molto affidamento al gruppo e agli aspetti umani che lo caratterizzano ». Idee molto chiare in barba alla scarsa esperienza per il tecnico dell'Atletico Roma.
Domenica l'Atletico Roma sarà ospite, privo del suo fantasista Babù squalificato, del Barletta sul terreno del "Puttilli"; i biancorossi pugliesi vorranno festeggiare la matematica salvezza, ottenuta domenica scorsa grazie al pareggio di Lanciano, davanti al proprio pubblico, mentre i capitolini cercheranno di guadagnare almeno un punto dalla trasferta all'ombra di Eraclio, il che gli permetterebbe di conservare quel terzo posto che garantisce una posizione di vantaggio nei playoff. Attualmente i capitolini hanno 56 punti in classifica, inseguiti dalla Juve Stabia che ha due lunghezze di ritardo e domenica sarà impegnata sul terreno del Benevento, squadra priva di particolari stimoli di classifica al pari del Barletta.
Proprio della preparazione al match di domenica mister Chiappara ha parlato ai microfoni di tuttolegapro.com, tracciando il viatico per quest'ultimo scorcio di stagione: « Domenica cercheremo innanzitutto di ottenere un punto per conquistare il terzo posto, poi si vedrà. Benevento, Taranto e Juve Stabia sono compagini ostiche e temibili e solo il fatto che abbiano raggiunto i play-off dimostra quanto siano forti. Come si vincono? Non esiste una ricetta- ha spiegato il giovane tecnico-, bisogna avere una condizione fisica accettabile e, non da ultimo, anche una buona dose di fortuna. Io, per esempio, ne ho disputati parecchi ma prima dell'anno scorso non ne avevo mai vinto uno. Quest'anno però abbiamo i mezzi per far bene, ho la fortuna di guidare un gruppo molto forte per questa categoria e sono convinto che ce la giocheremo fino alla fine ». Chiappara ha parlato anche del mutamento nell'atteggiamento dei suoi ex-compagni dopo il cambio di guida tecnica: « Innanzitutto ho cambiato il modo di giocare. Pensavo che in quel momento di grande difficoltà, il 4-4-2 fosse il modulo più idoneo e appropriato. Si addice molto alle caratteristiche del gruppo tanto che tutt'ora proseguiamo con quello che è progressivamente diventato una certezza, sia per me, in quanto nella mia carriera mi sono prevalentemente mosso con questo sistema, sia per i giocatori, poichè garantisce al tempo stesso equilibrio e solidità. Certo, non ho avuto il tempo di approfondire questo lavoro e per questo ho fatto molto affidamento al gruppo e agli aspetti umani che lo caratterizzano ». Idee molto chiare in barba alla scarsa esperienza per il tecnico dell'Atletico Roma.