Calcio, la Flop 11 della 3^ giornata del campionato di Prima Divisione, girone B

Maglia nera del weekend al Siracusa

giovedì 22 settembre 2011 20.25
A cura di Luca Guerra
Il vento dell'Est ha soffiato forte nel terzo turno del girone B del campionato di Prima Divisione Lega Pro, edizione 2011/2012, andato in scena domenica scorsa: vincono per la prima volta SudTirol Alto Adige e Portogruaro, gioisce la Virtus Lanciano che espugna Prato, fa il vuoto la Triestina al "Rocco" contro il Siracusa. Se la parte orientale del Belpaese ride, a ovest successi sonanti tra le mura amiche per Trapani e Spezia, mentre la Lombardia è ben rappresentata da Cremonese e Pergocrema, che vincono e convincono contro Bassano Virtus e Latina. Pareggio pirotecnico al "Puttilli" tra Barletta e Andria nel derby della Sesta Provincia.

Una terza giornata che vede il consueto appuntamento con Flop 11, l'esclusiva rubrica targata Barlettalife che mette in campo i calciatori che nel weekend hanno meritato (o demeritato, vista la negatività della sanzione) la matita rossa a margine della propria prestazione. Questa settimana è il Siracusa a godere del triste primato di team maggiormente rappresentato, con ben 3 elementi nella Flop. Seguono a ruota altre due formazioni sconfitte in trasferta, il Piacenza e la Carrarese, con 2 tesserati cadauno.

In panchina a condurre la barca che affonda troviamo mister Francesco Monaco, allenatore degli emiliani di patron Garilli: i lupi piacentini crollano senza giustificazioni al picco contro uno Spezia alla prima vittoria stagionale. Troppa la differenza di valori vista in campo in Liguria, con gli ospiti inesistenti in fase offensiva (serve come il pane una punta) e poco aggressivi in difesa. Urge un'inversione a U per risalire la china e staccarsi da quel -1 in classifica che vede i biancorossi ultimi.

Tra i pali un prodotto delle giovanili della Juventus: il suo modello è Gigi Buffon, ma non è con prestazioni come quelle offerte domenica scorsa che potrà sperare di raggiungerlo. Parliamo di Marco Costantino, estremo difensore del Latina, colpevole nell'1-2 rimediato dai suoi al "Francioni" contro il sorprendente Pergocrema. Poco reattivo sul diagonale di Tortolano per l'1-0, esce a vuoto su Testardi al 90' e concede il 2-1 che decide la sfida. Ma, come cantava De Gregori, "il ragazzo si farà"...La materia prima c'è, nel Lazio attendono il riscontro del campo.

Un altro ex bianconero apre la linea arretrata, posizionandosi sulla corsia di destra: è il barlettano Andrea Pisani, che sfrutta male l'occasione fornitagli dall'assenza di Angeletti per risalire nelle gerarchie di mister Cari. L'ex difensore del Portogruaro è parso arrugginito nel derbyssimo del "Puttilli", e il tecnico biancorosso si vede costretto a sostituirlo con Masiero all'inizio della ripresa per tamponare le avanzate dello scatenato Comini dell'Andria.

Sulla fascia opposta, a sinistra, il giovane Diego Vannucci della Carrarese: ricorderà a lungo il viso di Corazza, baby-scatenato del Portogruaro, che al "Mecchia" lo fa totalmente ammattire nella larga vittoria dei granata. Il numero 3 dei lunigiani si perde la punta veneta sul centro del temporaneo 1-1 e non chiude su Lunati in occasione del tiro da 25 metri che timbra il definitivo 3-1. Se Sottili mischierà le carte nel suo team, sarà uno dei primi a rischiare il posto.

Nel mezzo del reparto arretrato seconda presenza stagionale per Mattia Serafini: il centrale del Prato, arrivato a fine mercato dall'Albinoleffe, conferma il ritardo di condizione già denunciato nei primi 180' di campionato e nel match interno contro la Virtus Lanciano la punta frentana Pavoletti gli fa vedere i sorci verdi e lo beffa in profondità al 77', quando lo supera sullo stretto e batte il portiere toscano Layeni per il centro dell'1-0.

Al fianco di Serafini un giovane talento in crisi d'identità, Andrea Petta del Siracusa: il centrale aretuseo, sul taccuino di diversi club cadetti e di serie A, è il primo dei suoi a mollare gli ormeggi nel naufragio del "Rocco" contro la Triestina. L'esperto Godeas e l'indemoniato Curiale lo portano a scuola per tutto il match: un passo indietro per la promessa classe 1992, che il tecnico siciliano Sottil deve recuperare, magari regalandogli un pò di quella cattiveria sportiva che il buon Andrea metteva in campo quando ringhiava sulle caviglie avversarie.

Linea mediana con 3 incursori a corto di forma e idee: sul centro destra Matteo Berretti dell'Andria. Mister Di Meo lo lancia a sorpresa nella mischia contro il Barletta, ma l'ex centrocampista del Potenza non entra praticamente mai in partita: abulico in fase di pressing, lento quando si tratta di costruire, il numero 7 biancoblù merita il cambio con Comini dopo appena mezzora di gioco.

A coordinare la spenta regia un altro elemento del Siracusa,quel Carmine Giordano che appare solo l'ombra del trascinatore della mediana siciliana della scorsa stagione. Non riesce assolutamente a prendere le misure al sapiente regista alabardato Riccardo Allegretti, sul quale dovrebbe portare il primo pressing in mediana. Pesce fuor d'acqua.

Nella posizione di mezzala sinistra un altro talentino che sembra aver perso la retta via in questo primo scorcio di stagione, forse scontento per la mancata cessione a club di cadetteria in sede di calciomercato: è l'identikit del piacentino Alessandro Marchi, dinamico centrocampista classe 1989 surclassato nel catino del "Picco" dalla classe e dalle geometrie dello spezzino Buzzegoli. Urge un bagno d'umiltà per il prodotto delle giovanili del Rimini.

Trio offensivo dalle polveri bagnate, che annovera tra le sue fila un lungagnone e due brevilinei: nel ruolo di pivot, o forse sarebbe il caso di dire faro a luci intermittenti, il siracusano Francesco Zizzari. Conosciuto come autentico giramondo, con 12 maglie vestite in altrettante stagioni di calcio "pro", la punta arrivata in Sicilia dalla Reggina come colpo di diamante del mercato estivo ha sinora disputato 270' opachi e sottotono: anche a Trieste è stretto nella morsa Thomassen-Izzo (certo non due fulmini di guerra...) e non la vede per tutta la partita.

Sul centro-destra un elemento che sembrava navigare a vele spiegate verso la candidatura di rivelazione del torneo con la doppietta messa a segno nel secondo tempo. Un brusco passo indietro a Portogruaro quello commesso da Matteo Merini della Carrarese: l'attaccante 23enne mette in campo la brutta copia di sè stesso, svogliato e poco disposto a dialogare con i compagni. Giusta la sostituzione con Giovinco jr. dopo un'ora di gioco.

Completa l'attacco un altro attaccante autore di una doppietta due domeniche fa, contro il quotato Spezia, e molto deludente 4 giorni fa. Parliamo del napoletano Salvatore Aurelio, in forza al Frosinone, che crolla al pari della sua squadra nella trappola del "Druso" contro il SudTirol di mister Stroppa. 90 minuti di dribbling inutili e ghirigori fini a sè stessi sul terreno di Bolzano per l'attaccante classe 1986, valore aggiunto conto i liguri, uomo in meno in Trentino Alto Adige.

Maglia nera, priva delle originali venature tricolori che ricordano la bandiera italiana, tra i direttori di gara per il signor Mirko Olivieri della sezione di Palermo, impegnato in Latina-Pergocrema. I padroni di casa, sconfitti 2-1, protestano per la mancata concessione di un rigore su Jefferson e per l'annullamento di un gol a Merito, ma il fischietto siciliano non convince neppure per l'avventata gestione dei cartellini. Rimandato.

FLOP 11 BARLETTALIFE (4-3-3): Costantino (Latina); Pisani (Barletta), Serafini (Prato), Petta (Siracusa), Vannucci (Carrarese); Berretti (Andria), Giordano (Siracusa), Marchi (Piacenza); Merini (Carrarese), Zizzari (Siracusa), Aurelio (Frosinone).
ALLENATORE FLOP 11: Francesco Monaco (Piacenza).
ARBITRO FLOP 11: Sig. Olivieri della sezione di Palermo.