Calcio, il punto sul Barletta...a cui va stretto il punto

Un pizzico di delusione unito a soddisfazione per il gioco espresso dopo lo 0-0 con la Nocerina

martedì 25 settembre 2012 0.58
A cura di Luca Guerra
Questo pomeriggio (ore 15) il Barletta Calcio torna al lavoro dopo il pari a reti bianche conseguito domenica al "Cosimo Puttilli" contro la Nocerina: un punto per il quale in molti avrebbero firmato in avvio di campionato, ma che a giochi fatti appare quasi beffardo per la mole di gioco creata dai biancorossi e per le occasioni sprecate a fronte di una "corazzata", quella rossonera, che ha badato perlopiù a contenere le sfuriate dei ragazzi di Novelli, trovando raramente spunti degni di nota su azioni di rimessa. Lo 0-0 del "Puttilli" ha comunque consentito al Barletta di centrare il secondo risultato utile consecutivo e ha permesso alla Nocerina di tornare a far punti dopo la sconfitta interna col Latina. Biancorossi che restano penultimi a quota 2, ma guardano al futuro con molta più fiducia, speranzosi di non perdere più chances di vittoria per strada. Uno 0-0, quello del quarto turno del campionato di Prima Divisione, girone B, che ha portato in dote diverse letture, che non saranno sfuggite agli occhi della critica:

Gol subiti? La cura "Di Bella" funziona
Quando è arrivato a Barletta, il gioco di parole con il suo celebre cognome per una difesa come quella biancorossa, bisognosa di puntelli nel suo cuore, appariva sin troppo semplice. Dalla serata di domenica, però, vista la prestazione da gladiatore, la "cura di Bella" non è più un curioso gioco di parole, ma una solida realtà per la retroguardia del Barletta. L'esordio del 24enne prelevato dal Livorno, bloccato in avvio di stagione da una serie infinita di guai muscolari, è coinciso con la prima partita senza subire reti in stagione (erano state 10 le marcature al passivo in 4 partite tra Tim Cup e Prima Divisione) per il Barletta. Preciso in fase di copertura, bravo a tenere un bomber di razza come Evacuo, adatto per valorizzare le qualità del giovane De Leidi al suo fianco, Di Bella ha ben impressionato alla prima uscita davanti al pubblico del "Puttilli", relegando Burzigotti in panchina per 90' e completando con gli ottimi Calapai e Mazzarani un reparto che ha tenuto botta davanti al temibile attacco rossonero. Le "sliding doors" restano aperte a nuovi test, ma il punto d'approdo per trovare la giusta serratura davanti a Pasquale Pane appare perlomeno più vicino;

Cambiando gli interpreti, il gioco non cambia
"Vacca alla seconda tribuna? Fosse per me li farei giocare tutti, ma devo fare delle scelte sulla base degli interpreti di cui necessito per la specifica gara: domenica scorsa è toccato a Meucci, che oggi ha giocato titolare. Tutti sono utili alla causa e tutti si sentono partecipi di quello che stiamo facendo". La risposta fornita sul turnover reiterato ai giornalisti in Sala Stampa a fine partita esemplifica il Novelli-pensiero sul valore degli uomini a sua disposizione in organico: tutti (o quasi) sullo stesso piano in partenza, tanto che domenica rispetto alla sfida contro il Pisa sono usciti dalla formazione di partenza i centrali difensivi Menegaz e Burzigotti, lo squalificato Piccinni a centrocampo e Carretta in attacco. Dentro Di Bella, De Leidi, Meucci e Molina, ma nessuna variazione sul rendimento del gioco, in lenta ma costante crescita. Sin qui sono 20 i calciatori sin qui utilizzati dall'allenatore salernitano in campionato: in rosa solo Liverani, Petterini, Romeo e Castellani non hanno ancora visto il campo in Prima Divisione fino ad oggi, Il Barletta 2012/2013 non avrà grandi nomi, questo è certo, ma altrettanto sicuro è il fatto che nessun tesserato gode dell'etichetta di "intoccabile, un ulteriore stimolo a far sempre meglio per giovani affamati come quelli biancorossi;

La Mantia, questa volta il recupero è beffardo
A Pisa era entrato nel tabellino e per un pò anche nel cuore dei tifosi biancorossi realizzando l'insperato centro del 2-2 in avvio di recupero. Ieri ha "rischiato" di ripetere lo stesso film: il centravanti arrivato dal Frosinone ha staccato bene sul cross di Calapai da destra al minuto 94, ma la traversa gli ha detto di no ad Aldegani battuti. Sogni di bis infranti e 0-0 al fischio finale. Per La Mantia solo 10' contro la Nocerina, quando mister Novelli in sede di conferenza pre-partita gli aveva addirittura accreditato qualche chance di partire dal 1'. L'allenatore salernitano gli ha però preferito Barbuti, meglio inserito negli schemi e apprezzato dal mister per la capacità di tenere palla e attaccare gli spazi, sebbene a discapito della lucidità sotto rete, ieri latitante. I due confermano però di essere le prime scelte per la maglia numero "9", in una corsa dalla quale sembra essere stato messo in terzo piano- forse prematuramente- il giovane Castellani;

Ex? La migliore arma della tifoseria è l'indifferenza..
Erano molto attesi in avvio di campionato, quando la data del 23 settembre era già cerchiata in rosso sui calendari dei tifosi del Barletta, e la vigilia del loro arrivo era stata animata dal "misunderstatement" su alcune dichiarazioni di Tony Schetter ("Se segno esulto-aveva detto l'attaccante ex-Barletta- aggiungendo però che "il rispetto per Barletta non mancherà mai, lo assicuro"). Parliamo di Fabio Mazzeo, in campo per 77', Fabio De Liguori, che ha giocato tutti i 90', e Antonio Schetter, dentro nella ripresa: i tre erano protagonisti con la divisa del Barletta nella scorsa stagione e non sono tornati a casa con gioie sportive dalla città della Disfida. Nessuno dei tre è andato oltre la sufficienza, e la tifoseria ha reagito alla loro presenza in campo con pochi fischi e tanta indifferenza...;

Verso Avellino
Il prossimo ostacolo di questo "pokerissimo" iniziale che il beffardo calendario ha posto dinanzi a Pane e compagni è l'Avellino, che ospiterà i biancorossi al "Partenio-Lombardi" nel quinto turno della competizione. L'ultima volta che il Barletta affrontò i "lupi" irpini in campionato risale alla 28esima giornata del torneo di Serie C1 1994/1995, quando al "Partenio", il 7 maggio 1995, ebbero la meglio i biancorossi con il punteggio di 2-0, griffato dalle reti di Traversa e Tomasoni). Al termine di quel campionato per il Barletta, che aveva iniziato la stagione con ambizioni di vertice, arrivò la salvezza sul campo, poi vanificata dal fallimento societario dell'estate 1995, mentre l'Avellino si aggiudicò la finale play-off superando il Gualdo per 5-4 ai calci di rigore, a Pescara, e seguì in Serie B la Reggina, promossa direttamente in quanto vincitrice del campionato nella stagione regolamentare. I biancoverdi arrivano alla sfida galvanizzati dal 2-1 nel derby di Benevento, il Barletta lavorerà duro per fare lo "scherzetto" agli ex Fabbro e Di Masi.
(Twitter: @GuerraLuca88)