Calcio, il comunicato della Questura di Cremona sull'inchiesta "calcio-scommesse"

Le motivazioni alla base dell'indagine che sta scuotendo il calcio italiano

mercoledì 1 giugno 2011
Cremona: appunto relativo all'esecuzione di sedici misure cautelari nei confronti di altrettanti appartenenti ad un'associazione a delinquere operante sul territorio nazionale e finalizzata alle truffe ed alla frode sportiva con scommesse, attraverso i circuiti legali, su eventi sportivi il cui risultato era stato preventivamente concordato.

«Nelle prime ore della mattinata odierna, personale della Squadra Mobile della Questura di Cremona, coordinato dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ed in stretta collaborazione con i collaterali Uffici di altre Questure della penisola, eseguirà sedici misure cautelari (di cui sette Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere e nove che dispongono gli Arresti Domiciliari) emesse lo scorso 28 maggio dal G.I.P. del Tribunale di Cremona Dr. Guido SALVINI, su richiesta del Procuratore della Repubblica di Cremona Dr. Roberto di MARTINO, a conclusione di un'articolata attività investigativa relativa ad una serie di episodi connessi al fenomeno del calcio-scommesse che negli ultimi mesi avrebbero fortemente condizionato il risultato di alcuni incontri dei campionati nazionali di serie A, B e di Lega Pro.

Nello specifico i soggetti in questione, uno dei quali con precedenti di Polizia relativi alla commissione di analoghi reati, sono stati individuati a seguito di una complessa serie di riscontri operati dalla Squadra Mobile della Questura di Cremona che, dopo un'attività investigativa protrattasi per circa sei mesi ha individuato, tra le altre, le responsabilità in ordine ad un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno in questo capoluogo; le indagini in narrativa hanno ricondotto tale condotta delittuosa in un contesto ben più ampio collegato ad alcuni soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, in ragione di conoscenze e di contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.

L'attività d'indagine ha consentito di acquisire importanti ed inconfutabili elementi probatori idonei a delineare l'esistenza di una organizzazione criminale costituita da calciatori ed ex calciatori professionisti di comprovata esperienza anche a livello nazionale, nonché di titolari di agenzie di scommesse, liberi professionisti ed altri individui i quali, con specifici e ben determinati compiti e ruoli, riuscivano o in alcuni casi comunque tentavano di pianificare, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario, la manipolazione di alcuni eventi calcistici.

Le operazioni di esecuzione delle misure in argomento sono state condotte unitamente a personale della Polizia di Stato in servizio presso le Questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara che, nella circostanza, hanno proceduto all'acquisizione di ulteriori elementi di riscontro a seguito delle perquisizioni effettuate presso abitazioni, ricevitorie e presso uno studio di commercialisti».