Calcio, come Stringara cambierà tatticamente il Barletta

Difesa a 3 e centrocampo più folto per l'allenatore che "guarda a Mazzarri"...

mercoledì 31 ottobre 2012 17.43
A cura di Luca Guerra
Da un allenatore che si ispira a Zeman, sul cui 4-3-3 è stata impostata la campagna acquisti, a uno che si ispira, per voce del ds Peppino Pavone, nell'occhio del ciclone dopo l'esonero di Novelli e l'arrivo di un altro allenatore al quale è legato da anni, "a Mazzarri" e al suo 3-5-2. Nel cambio Novelli-Stringara sulla panchina biancorossa, oltre alla ventata di novità che appariva necessaria per smuovere un ambiente che era apparso quasi in stato comatoso dopo aver inoculato due mesi di campionato senza vittorie. Cambia tanto nel passaggio di guida tecnica, dai metodi di allenamento all'impostazione del rapporto con i giocatori, e soprattutto lo schema di base in campo. Vediamo insieme le prime novità che potremmo vedere sin da domenica, quando sarà tempo di derby contro l'Andria al "Puttilli", nel Barletta di Paolo Stringara:

Difesa: si gioca a 3, si torna al "libero?
Tra i pali fiducia piena a Pasquale Pane, protagonista di prestazioni a "luci e ombre" in avvio di stagione, ma al tempo stesso additato come capro espiatorio anche quando le sue colpe andavano perlomeno divise con l'intero reparto. Il tecnico di Orbetello conosce però il 22enne campano dai tempi di Cava, quando faceva il secondo dietro Russo, e il posto da titolare appare saldo nelle sue "mani". In difesa si riparte dalla difesa a 3, "dogma" dell'allenatore di Orbetello, che in rosa disporrà ora di ben cinque centrali difensivi: Stringara ieri in conferenza ha lasciato intuire di voler rivitalizzare Burzigotti, adatto più a una linea a 3 che a una a 4, assente dai titolari da Pisa-Barletta 2-2 del 16 settembre. In attesa di recuperare Di Bella, per il quale vi sarà la maglia sul centro-sinistra, conferme per Romeo e De Leidi, con quest'ultimo presumibilmente nel ruolo di regista arretrato, o meglio di "libero", pronto a staccarsi di qualche metro alle spalle dei due marcatori. In alternativa per il ruolo di marcatore vi è il brasiliano Menegaz;

Centrocampo: tre soluzioni, dai 5 in linea, al 4+1, al 4+2
Sarà il reparto maggiormente versatile della squadra: si riparte da una certezza. In fase offensiva vi saranno più calciatori del Barletta "edizione-Novelli". In carriera Stringara ha spesso cambiato, provando il 3-4-3, il 3-4-1-2, il 3-5-2 e il 3-4-2-1. Al momento la prima e l'ultima soluzione tattica appaiono troppo squilibrate per una squadra che ha bisogno di certezze come il Barletta, e contro l'Andria presumibilmente vedremo un 3-5-2 atto a creare densità contro il "4+1" biancazzurro nel cuore del campo. Sulle fasce, a destra sarà confermatissimo Calapai, una delle belle sorprese di stagione, mentre a sinistra tutto dipenderà dall'effettivo reintegro- ieri confermato a parole- di Petterini e Angeletti, ai margini nell'ultimo periodo della gestione-Novelli. Se saranno a disposizione la maglia lasciata libera dallo squalificato Mazzarani sarà di uno dei due, in caso contrario avanti con Molina a sinistra. Il classe '92 ex-Foggia sarebbe una preziosa variante in mezzo, dove Piccinni appare l'unico sicuro di una maglia. Nel 3-4-1-2 spazio per Dezi come fantasista e Meduri in mediana. Nel 3-5-2 Vacca e Meucci potrebbero invece candidarsi per una maglia rispettivamente da "play" basso e mezzala, con l'esclusione di Dezi. Tutto in attesa che rientri Dall'Oglio, pedina che potrebbe diventare fondamentale nel "nuovo" Barletta. Con il 3-4-2-1 invece potremmo assistere al "riciclo" di Ferreira e Carretta (o Dezi) come mezzepunte, pronte ad inserirsi e allargarsi con movimenti "a fisarmonica";

Attacco: La Mantia il punto fermo, i "rebus" Simoncelli e Carretta
In momenti come questo, nel quale un nuovo allenatore deve conoscere un gruppo composto da 25 persone e dar vita a una squadra in grado di giocarsi un derby importante entro quattro giorni, è bene partire dalle certezze che il calendario ha consegnato in precedenza: Andrea La Mantia, 3 gol con appena due presenze da titolare in campionato, è una di queste e sarà sua la maglia numero "9" dell'attacco biancorosso. Intorno a lui, tutto dipende dal modulo adottato. Con il 3-5-2, i più indicati per giocare come seconda punta sono Barbuti e Castellani, quest'ultimo mai seriamente preso in considerazione da Novelli. Nella posizione potrebbe adattarsi anche Daniel Ferreira, mentre il vero "mistero" verte sugli esterni, autentico "fiore all'occhiello" del mercato biancorosso impostato in estate dal ds Pavone. Ne sono arrivati tanti, e tra questi Mirko Carretta: lui e Daniele Simoncelli sono autentiche incognite tattiche in questo nuovo modulo. Troppo offensivi per giocare sugli esterni di centrocampo, poco rodati come seconde punte. Alle loro buone qualità il compito di trovare costanza e adattabilità al nuovo Barletta "made in Stringara";
(Twitter: @GuerraLuca88)