Calcio, Avellino-Barletta è storia di ex e incroci
Fabbro e Di Masi hanno trascorsi biancorossi, Pavone è stato ds in Irpinia
venerdì 28 settembre 2012
0.17
Con tanti incroci temporali e ricordi che le due squadre avversarie evocano rispettivamente ad alcuni tra calciatori e dirigenti su sponda biancoverde e biancorossa, nella stagione in corso gli incontri di campionato tra Avellino e Barletta avranno un sapore speciale, quasi da derby. Domenica prossima al "Partenio-Lombardi" irpini e pugliesi saranno di fronte per il quinto turno del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. Sono tre gli ex sulle due sponde. Parliamo degli avellinesi Alessandro Fabbro e Giuseppe Di Masi con la maglia campana e del ds Peppino Pavone nelle fila del Barletta Calcio
L'ex più atteso della sfida è senza dubbio Alessandro Fabbro, poderoso difensore centrale ha vestito la maglia del Barletta in Seconda Divisione, girone C, nell'annata 2008/2009, quella del ritorno tra i professionisti, collezionando in biancorosso 30 presenze, con un ottimo rendimento impreziosito da tre reti. Più volte in passato Fabbro è stato vicino al Barletta in passato, e il suo sarebbe stato uno dei tanti graditi ritorni all'ombra di Eraclio, dove ha lasciato una traccia indelebile grazie al suo approccio umile e deciso in campo. Dopo Barletta, Fabbro ha giocato per tre anni nella Juve Stabia, poi nel gennaio 2012 si è trasferito a Crema per tentare una nuova avventura con la maglia della Pergo, restituendo solidità difensiva ad un reparto traballante ma al tempo stesso vivendo mesi difficili a causa di una società successivamente fallita in tribunale, nonostante la salvezza conseguita sul campo. Fabbro resta uno degli ex-calciatori del Barletta dei tempi recenti maggiormente rimpianti dai tifosi di fede biancorossa, e a Barletta il difensore ha lasciato bei ricordi e tanti amici.
Ad Avellino Fabbro ha ritrovato Giuseppe Di Masi, secondo portiere dei "lupi" irpini, che in Puglia ha giocato 44 volte in due stagioni. L'estremo difensore classe 1981, un tempo beniamino della curva nord biancorossa, ha firmato in estate per l'Avellino. In biancorosso Di Masi ha giocato nell'annata della promozione dalla Seconda alla Prima Divisione, volto navigato tra i ragazzi della "banda di Sciannimanico", e fu protagonista con 11 presenze nell'annata in Prima Divisione fino a gennaio 2011, quando fu poi accantonato. A ottobre 2011 la firma con il Marsala, club di serie D, con il quale il portiere nato a Foggia ha collezionato ben 25 presenze. In passato, prima di approdare a Barletta, Di Masi aveva vestito le maglie di Foggia, Roma, Palermo, Reggiana, Acireale, Sangiovannese ed Igea Virtus, prima di arrivare a Barletta. Il suo burrascoso accantonamento era stato motivo di discordia tra le scelte dirigenziali e gli affetti della tifoseria biancorossa, che ancora lo ricorda con piacere.
Non occupa una posizione sul rettangolo verde, ma dietro una scrivania, l'ex del match in casa biancorossa: parliamo di Peppino Pavone, oggi direttore sportivo del Barletta. Pavone aveva ricoperto questa carica in passato anche in Irpinia. Nella stagione 2002/2003 era parte dell'Avellino del presidente Casillo che vinse il campionato di C1 con 69 punti, raggiungendo la promozione in cadetteria con Vullo in panchina e calciatori del calibro di Cecere, Puleo e Biancolino in campo. Nella stagione successiva ricompose con Zdenek Zeman la coppia che aveva dato vita a "Zemanlandia" oltre un decennio prima in quel di Foggia, senza però ricavarne le stesse fortune nel torneo di serie B. Il team irpino retrocesse totalizzando 37 punti in 46 partite.
Tante emozioni, miste ai ricordi, che domenica 30 settembre alle 15 lasceranno spazio all'unica parola che oggi conta per Avellino e Barletta: quella del campo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
L'ex più atteso della sfida è senza dubbio Alessandro Fabbro, poderoso difensore centrale ha vestito la maglia del Barletta in Seconda Divisione, girone C, nell'annata 2008/2009, quella del ritorno tra i professionisti, collezionando in biancorosso 30 presenze, con un ottimo rendimento impreziosito da tre reti. Più volte in passato Fabbro è stato vicino al Barletta in passato, e il suo sarebbe stato uno dei tanti graditi ritorni all'ombra di Eraclio, dove ha lasciato una traccia indelebile grazie al suo approccio umile e deciso in campo. Dopo Barletta, Fabbro ha giocato per tre anni nella Juve Stabia, poi nel gennaio 2012 si è trasferito a Crema per tentare una nuova avventura con la maglia della Pergo, restituendo solidità difensiva ad un reparto traballante ma al tempo stesso vivendo mesi difficili a causa di una società successivamente fallita in tribunale, nonostante la salvezza conseguita sul campo. Fabbro resta uno degli ex-calciatori del Barletta dei tempi recenti maggiormente rimpianti dai tifosi di fede biancorossa, e a Barletta il difensore ha lasciato bei ricordi e tanti amici.
Ad Avellino Fabbro ha ritrovato Giuseppe Di Masi, secondo portiere dei "lupi" irpini, che in Puglia ha giocato 44 volte in due stagioni. L'estremo difensore classe 1981, un tempo beniamino della curva nord biancorossa, ha firmato in estate per l'Avellino. In biancorosso Di Masi ha giocato nell'annata della promozione dalla Seconda alla Prima Divisione, volto navigato tra i ragazzi della "banda di Sciannimanico", e fu protagonista con 11 presenze nell'annata in Prima Divisione fino a gennaio 2011, quando fu poi accantonato. A ottobre 2011 la firma con il Marsala, club di serie D, con il quale il portiere nato a Foggia ha collezionato ben 25 presenze. In passato, prima di approdare a Barletta, Di Masi aveva vestito le maglie di Foggia, Roma, Palermo, Reggiana, Acireale, Sangiovannese ed Igea Virtus, prima di arrivare a Barletta. Il suo burrascoso accantonamento era stato motivo di discordia tra le scelte dirigenziali e gli affetti della tifoseria biancorossa, che ancora lo ricorda con piacere.
Non occupa una posizione sul rettangolo verde, ma dietro una scrivania, l'ex del match in casa biancorossa: parliamo di Peppino Pavone, oggi direttore sportivo del Barletta. Pavone aveva ricoperto questa carica in passato anche in Irpinia. Nella stagione 2002/2003 era parte dell'Avellino del presidente Casillo che vinse il campionato di C1 con 69 punti, raggiungendo la promozione in cadetteria con Vullo in panchina e calciatori del calibro di Cecere, Puleo e Biancolino in campo. Nella stagione successiva ricompose con Zdenek Zeman la coppia che aveva dato vita a "Zemanlandia" oltre un decennio prima in quel di Foggia, senza però ricavarne le stesse fortune nel torneo di serie B. Il team irpino retrocesse totalizzando 37 punti in 46 partite.
Tante emozioni, miste ai ricordi, che domenica 30 settembre alle 15 lasceranno spazio all'unica parola che oggi conta per Avellino e Barletta: quella del campo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte foto: stabiachannel.it