Barletta-S. Maria Cilento 2-1: tra vittoria (sofferta) e polemiche - FOTO
I biancorossi vincono, ma non passano certo inosservati, i mugugni dagli spalti, il realismo di Ginestra e lo sfogo di Matteo Di Piazza
lunedì 18 settembre 2023
13.02
Certo, vittoria doveva essere e vittoria è stata, ma i problemi restano. Non è inutile vis polemica la nostra, anche perché il primo a riconoscere con grande onestà e franchezza che il Barletta è ancora lontano da una condizione di forma ottimale è stato proprio mister Ginestra, il quale ha fissato come primo imprescindibile step di crescita della squadra, l'acquisizione di una certa autostima per poi poter proporre un certo tipo di calcio. Un'autostima che per larghi tratti della gara, soprattutto nella ripresa, non è parsa certo traboccante, con il Santa Maria Cilento, seppur in modo sterile (gol del pareggio a parte), sistematicamente piazzato nella tre quarti barlettana.
Poi, quanto meno te lo aspetti, ecco allo scadere il lampo di uno dei giocatori più discussi della formazione biancorossa: quel Matteo Di Piazza oggetto di mugugni, e di qualche fischio (non solo lui, per la verità), sin dal suo ingresso in campo al posto di Caputo. L'attaccante siciliano, non ce ne voglia, ma tutt'altro che brillante sino a quel momento, si procura e trasforma il calcio di rigore decisivo regalando al Barletta tre punti fondamentali al minuto novantacinque. Guarda caso proprio il minuto di un altro calcio di rigore decisivo: quello di Barletta-Nardò 3-2 dello scorso campionato trasformato da Lojodice che però mandò su tutte le furie proprio Di Piazza (anche allora subentrante), desideroso di calciare lui quel tiro dagli undici metri.
Che dire, quasi un segno del destino, nella speranza che questo gol del buon Matteo chiuda finalmente un cerchio fatto di emozioni negative che lui pare aver già chiuso a modo suo durante l'esultanza per il gol realizzato, urlando al cielo peste e corna dei suoi contestatori. Già, perchè se è vero che il ragazzo ha un carattere decisamente fumantino, ed è vero che chi paga il biglietto ha il sacrosanto diritto di sentirsi insoddisfatto dinanzi a prestazioni poco convincenti della squadra, è altrettanto vero che, seppur ben pagato (qualcuno per caso ha mai vietato ai contestatori di questo o quel calciatore di sostenere un provino e provare a cimentarsi anch'essi nella remunerativa ars pedatoria ?), sotto la maglia da calciatore vi è pur sempre un essere umano con i suoi vizi e le sue virtù.
Per il resto, capiamo benissimo che è assai difficile per un tifoso voltar pagina, soprattutto quando la pagina che si sta lasciando è una delle più belle della storia recente del calcio barlettano. E se proprio ci si deve ricordare del recente passato, ci si ricordi ogni anche di quando, neanche tantissimo tempo fa, sembrasse manna dal cielo la vittoria per 1-0 in Eccellenza sulla Deghi Calcio (!) da parte di un Barletta capace di racimolare due miserrimi punti nelle prime sei partite di quel torneo.
Del resto il Barletta non è certo l'unica squadra di un certo blasone alle prese con più o meno grandi difficoltà in questo avvio di torneo: basti pensare al Nardò, che sulla carta sarebbe dovuto essere una sorta di ammazza campionato, e che invece dopo il tremendo KO di Andria è riuscito a stento a pareggiare (1-1) in casa con la Paganese. Oppure di pensi a Gelbison-Casarano 2-2: un vivace pareggio tra due squadre anch'esse (come il Nardò) ferme a un solo punto in due gare, nonostante una fosse appena retrocessa dalla Serie C e l'altra è da qualche anno tra le massime protagoniste annunciate della categoria.
Chi invece sta, al momento, rispettando i pronostici della vigilia è l'Altamura, che vince d'autorità (3-1) in casa del neopromosso Manfredonia.
Oltre ai biancorossi murgiani, in testa al girone H di Serie D, a punteggio pieno dopo due partite, troviamo altre tre squadre: il sorprendente Rotonda, che dopo il successo di Casarano supera in casa per 1-0 il Gravina; l'ottimo Martina di mister Pizzulli, vittorioso per 2-0 in casa del Bitonto; e soprattutto una Fidelis Andria in versione schiacciasassi anche a Palma Campania dove si è imposta per 4-1 con un'altra sontuosa prestazione degli under Cecere e Sassanelli.
Vittoria esterna per 4-1 anche per il Fasano in casa del Gallipoli (prossimo avversario del Barletta a Puttilli) con doppietta dell'ex centrocampista biancorosso Facundo Ganci. Successo infine anche per il Matera, che al "Franco Salerno" supera per 2-1 l'Angri.
Le immagini del match Barletta-S. Maria Cilento 2-1
Poi, quanto meno te lo aspetti, ecco allo scadere il lampo di uno dei giocatori più discussi della formazione biancorossa: quel Matteo Di Piazza oggetto di mugugni, e di qualche fischio (non solo lui, per la verità), sin dal suo ingresso in campo al posto di Caputo. L'attaccante siciliano, non ce ne voglia, ma tutt'altro che brillante sino a quel momento, si procura e trasforma il calcio di rigore decisivo regalando al Barletta tre punti fondamentali al minuto novantacinque. Guarda caso proprio il minuto di un altro calcio di rigore decisivo: quello di Barletta-Nardò 3-2 dello scorso campionato trasformato da Lojodice che però mandò su tutte le furie proprio Di Piazza (anche allora subentrante), desideroso di calciare lui quel tiro dagli undici metri.
Che dire, quasi un segno del destino, nella speranza che questo gol del buon Matteo chiuda finalmente un cerchio fatto di emozioni negative che lui pare aver già chiuso a modo suo durante l'esultanza per il gol realizzato, urlando al cielo peste e corna dei suoi contestatori. Già, perchè se è vero che il ragazzo ha un carattere decisamente fumantino, ed è vero che chi paga il biglietto ha il sacrosanto diritto di sentirsi insoddisfatto dinanzi a prestazioni poco convincenti della squadra, è altrettanto vero che, seppur ben pagato (qualcuno per caso ha mai vietato ai contestatori di questo o quel calciatore di sostenere un provino e provare a cimentarsi anch'essi nella remunerativa ars pedatoria ?), sotto la maglia da calciatore vi è pur sempre un essere umano con i suoi vizi e le sue virtù.
Per il resto, capiamo benissimo che è assai difficile per un tifoso voltar pagina, soprattutto quando la pagina che si sta lasciando è una delle più belle della storia recente del calcio barlettano. E se proprio ci si deve ricordare del recente passato, ci si ricordi ogni anche di quando, neanche tantissimo tempo fa, sembrasse manna dal cielo la vittoria per 1-0 in Eccellenza sulla Deghi Calcio (!) da parte di un Barletta capace di racimolare due miserrimi punti nelle prime sei partite di quel torneo.
Del resto il Barletta non è certo l'unica squadra di un certo blasone alle prese con più o meno grandi difficoltà in questo avvio di torneo: basti pensare al Nardò, che sulla carta sarebbe dovuto essere una sorta di ammazza campionato, e che invece dopo il tremendo KO di Andria è riuscito a stento a pareggiare (1-1) in casa con la Paganese. Oppure di pensi a Gelbison-Casarano 2-2: un vivace pareggio tra due squadre anch'esse (come il Nardò) ferme a un solo punto in due gare, nonostante una fosse appena retrocessa dalla Serie C e l'altra è da qualche anno tra le massime protagoniste annunciate della categoria.
Chi invece sta, al momento, rispettando i pronostici della vigilia è l'Altamura, che vince d'autorità (3-1) in casa del neopromosso Manfredonia.
Oltre ai biancorossi murgiani, in testa al girone H di Serie D, a punteggio pieno dopo due partite, troviamo altre tre squadre: il sorprendente Rotonda, che dopo il successo di Casarano supera in casa per 1-0 il Gravina; l'ottimo Martina di mister Pizzulli, vittorioso per 2-0 in casa del Bitonto; e soprattutto una Fidelis Andria in versione schiacciasassi anche a Palma Campania dove si è imposta per 4-1 con un'altra sontuosa prestazione degli under Cecere e Sassanelli.
Vittoria esterna per 4-1 anche per il Fasano in casa del Gallipoli (prossimo avversario del Barletta a Puttilli) con doppietta dell'ex centrocampista biancorosso Facundo Ganci. Successo infine anche per il Matera, che al "Franco Salerno" supera per 2-1 l'Angri.