Barletta pronta ad accogliere gli atleti del Giro d’Italia Ciclocross
Ieri mattina la presentazione al liceo scientifico-sportivo “Cafiero"
sabato 16 dicembre 2017
L'ultima tappa del Giro d'Italia Ciclocross è entrata nel vivo. A otto giorni dall'evento conclusivo della rassegna rosa si è alzato il sipario sulla tappa di Barletta. Ieri mattina, nell'auditorium del liceo scientifico-sportivo "Carlo Cafiero", la conferenza stampa di presentazione, fortemente desiderata per un pubblico di giovani studenti e, ovviamente, giornalisti.
Alla presenza della stampa e delle quattro classi dell'indirizzo sportivo l'organizzazione curata dal team Eurobike Corato è scesa nei dettagli illustrando la struttura logistica dell'evento e approfondendo i punti salienti del percorso che per tutta la giornata di sabato 23 dicembre vedrà protagonista il castello svevo. Ma non solo: oltre l'aspetto meramente tecnico, i riflettori sono stati puntati sulla ricaduta positiva che un simile evento ha e può avere sul territorio e sul trend di crescita del movimento locale che ha portato ben due atleti in maglia rosa e tanti altri a contendersi le piazze d'onore del podio.
«Non è a caso che, pur avendo Barletta tanti luoghi storici e di rilevanza culturale, abbiamo deciso di essere presenti qui a scuola – ha spiegato Roberto Ferrante, coordinatore dell'ufficio stampa di tappa - perché il ciclocross è una disciplina che si rivolge ai giovani, agli agonisti, agli under 19. E poi perché il ciclocross sta rinascendo, riparte dalle origini, ed è un po' quello che si fa a scuola». Marcello Degennaro,funzionario CONI e organizzatore tappa GIC, ha dichiarato: «È un invito, il mio, ai ragazzi dello scientifico-sportivo: vi auguro con tutto il cuore un futuro nello sport. Vi invito a vedere come funziona un'organizzazione, al di là della vostra passione per lo sport».
Il ciclocross è una delle più nobili discipline del ciclismo, che si prefigge l'obiettivo di mantenere in esercizio gli atleti durante il periodo invernale. Disciplina altamente formativa, è capace di dare quel quid in più agli atleti dal punto di vista atletico e tecnico e con gli anni ha assunto vita propria, Dall'essere solo strumento di preparazione è divenuta disciplina agonistica a tutti gli effetti. Negli ultimi 10 anni la grande svolta con l'istituzione del Giro d'Italia, ispirandosi a quello, centenario, su strada. Siamo alla nona edizione e per la prima volta si conclude in Puglia. Solo un'altra volta una tappa intermedia, Otranto 4 anni fa, ma poi ci si era soffermati in regioni con una tradizione ciclistica più consolidata. Grande merito è da tributarsi al comune di Barletta che negli anni ha saputo cogliere questa grande potenzialità.
È intervenuta Patrizia Mele, assessore comunale allo sport: «Abbiamo bisogno di manifestazioni di un certo livello, che mettano in luce le attività svolte sul territorio. Promuovere qualsiasi forma di sport nella nostra città è la nostra mission. Si sposano bene sport, cultura e territorio e il sociale, perché facendo attività sportiva si promuove un nuovo modo di socializzare e stare insieme, che fa bene sia al corpo che allo spirito». Antonio Rutigliano, presidente CONI BAT, ha detto: «Il nostro territorio per crescere ha bisogno di questi grandi eventi. Ha bisogno di sport che giungano sin nel cuore delle città. Sport di sacrificio, fatti all'area aperta. Ciò che vogliamo portare come messaggio ai giovani, ai nostri ragazzi, è di essere vicini a questo modo di vivere». È intervenuto poi Luigi Maurizio Carrer del Team Eurobike e presidente del comitato di tappa: «Marcello mi ha dato ancora una grande chance. Ad agosto, in soli 10 minuti, abbiamo deciso di portare avanti questa iniziativa, questo impegnativo progetto. Ringrazio Franco Allegretta e il suo ufficio sport, che ha tanto lavorato per portate tutto in sicurezza. Ringrazio tanto il comune. Con una grande persona qui presente, Piero Loconsolo, abbiamo percorso le tappe del GIC. Sin dalle prime battute abbiamo notato che i nostri giovani sono in grado di lottare con i migliori. La Puglia c'è, stiamo facendo un ottimo lavoro con la Ludobike, la Cavallaro, l'Andria Bike, La Kalos, L'ASD MTB Casarano».
È lo stesso Carrer ad illustrare i segreti del percorso: «Il tracciato prevede subito in partenza un tratto di lancio in asfalto (350m). Entrando nel fossato ci sono tratti erbosi, con ostacoli altamente spettacolari. Scalinata per lasciare il fossato, preceduta dalla zona box e subito dopo il tratto nei giardini. 2,8 km il totale. Ci sarà molto personale, come gli amici della Fieramosca Barletta, società molto attiva, con loro pianificheremo la sicurezza del percorso». Importanti anche i risvolti sull'economia e il turismo locale: «Il risultato di questa gara è che ieri ho chiamato ai b&b e hanno già riempito tutte le loro possibilità di alloggio. Questo evento sta portando motivo di interesse e lavoro. Il risultato è reale. Siamo all'ultima settimana, desidero ringraziare di tutto cuore gli sponsor per il supporto tecnico e tra breve daremo a conoscenza su giornali e riviste chi ci ha dato una mano nell'iniziativa». La Puglia è stata, per anni, culla dei cicloamatori. Ha una tradizione ciclistica consolidata che raramente è riuscita a sfociare nel professionismo, un po' per sfortuna, un po' perché sono mancati i giusti supporti. Negli ultimi anni si sta registrando un'inversione di tendenza, c'è questa attenzione verso i più piccoli da parte di cicloamatori, cioè che quelli che praticano ciclismo per diletto e con risultati discreti.
Lorenzo Spinelli, presidente del comitato BARI-BAT della Federazione ciclistica Italiana, ha aggiunto: «Il ciclismo giovanile pugliese sta crescendo, i risultati e i numeri sono impressionanti. È dovuto al fatto che molti cicloamatori si sono resi conto che per continuare nella tradizione dovevano coinvolgere i loro figli. Siamo cresciuti perché qualche giorno fa vedevo le statistiche, per le quali in provincia abbiamo tra giovanissimi e promozionali 465 tesserasti. Quello che si è fatto in Bari e Bat è stato bello quest'anno. Tre iniziative, tra cui svettano il Challenge delle cattedrali e il Challenge dell'amicizia. Il ciclismo giovanile sarà di buon auspicio per il futuro. E spero quindi che in questo numero ci potranno essere i futuri campioni e i futuri professionisti». A seguire è intervenuto Piero Loconsolo del Team Ludobike e responsabile settore ciclocross per la Puglia): «Il GIC è eccezionale, ci tenevamo tantissimo. Dopo 20 anni di attività abbiamo la possibilità di mettere in atto l'esperienza accumulata. Questo non è un punto di arrivo, stiamo giusto partendo. Nei prossimi due quadrienni olimpici vogliamo portare i corridori alle olimpiadi. Noi ci crediamo, la stiamo mettendo tutta». In conclusione è intervenutoil giornalista Nino Vinella: «Quando l'Italia era povera ma bella, la bicicletta non era performante come questa, ma serviva per andare a lavorare. I vostri nonni andavano a lavoro in bici. Era quindi quasi naturale il passaggio dalla bici familiare alla bici sportiva. Il ciclismo locale, visto dalla parte del cronista, ha sempre regalato emozioni, sin dalla fine della guerra. Barletta ha organizzato diverse edizioni del giro di Puglia e di Lucania. Il nostro stadio storico, il Lello Simeone, ha un velodromo e su quella pista sono state combattute tante sfide. Accanto al calcio c'era anche tanto sanissimo ciclismo».
La conferenza stampa del pre-gara si terrà invece nel pomeriggio di venerdì 22 dicembre, quell'esclusiva location quale è la sala rossa del castello svevo, esattamente nel cuore del percorso di gara. Saranno presenti gli atleti in lotta per la maglia rosa e gli organizzatori del team Romano Scotti, che qui a Barletta tracceranno il quadro d'insieme dell'edizione numero 9 del Giro d'Italia Ciclocross.
Alla presenza della stampa e delle quattro classi dell'indirizzo sportivo l'organizzazione curata dal team Eurobike Corato è scesa nei dettagli illustrando la struttura logistica dell'evento e approfondendo i punti salienti del percorso che per tutta la giornata di sabato 23 dicembre vedrà protagonista il castello svevo. Ma non solo: oltre l'aspetto meramente tecnico, i riflettori sono stati puntati sulla ricaduta positiva che un simile evento ha e può avere sul territorio e sul trend di crescita del movimento locale che ha portato ben due atleti in maglia rosa e tanti altri a contendersi le piazze d'onore del podio.
«Non è a caso che, pur avendo Barletta tanti luoghi storici e di rilevanza culturale, abbiamo deciso di essere presenti qui a scuola – ha spiegato Roberto Ferrante, coordinatore dell'ufficio stampa di tappa - perché il ciclocross è una disciplina che si rivolge ai giovani, agli agonisti, agli under 19. E poi perché il ciclocross sta rinascendo, riparte dalle origini, ed è un po' quello che si fa a scuola». Marcello Degennaro,funzionario CONI e organizzatore tappa GIC, ha dichiarato: «È un invito, il mio, ai ragazzi dello scientifico-sportivo: vi auguro con tutto il cuore un futuro nello sport. Vi invito a vedere come funziona un'organizzazione, al di là della vostra passione per lo sport».
Il ciclocross è una delle più nobili discipline del ciclismo, che si prefigge l'obiettivo di mantenere in esercizio gli atleti durante il periodo invernale. Disciplina altamente formativa, è capace di dare quel quid in più agli atleti dal punto di vista atletico e tecnico e con gli anni ha assunto vita propria, Dall'essere solo strumento di preparazione è divenuta disciplina agonistica a tutti gli effetti. Negli ultimi 10 anni la grande svolta con l'istituzione del Giro d'Italia, ispirandosi a quello, centenario, su strada. Siamo alla nona edizione e per la prima volta si conclude in Puglia. Solo un'altra volta una tappa intermedia, Otranto 4 anni fa, ma poi ci si era soffermati in regioni con una tradizione ciclistica più consolidata. Grande merito è da tributarsi al comune di Barletta che negli anni ha saputo cogliere questa grande potenzialità.
È intervenuta Patrizia Mele, assessore comunale allo sport: «Abbiamo bisogno di manifestazioni di un certo livello, che mettano in luce le attività svolte sul territorio. Promuovere qualsiasi forma di sport nella nostra città è la nostra mission. Si sposano bene sport, cultura e territorio e il sociale, perché facendo attività sportiva si promuove un nuovo modo di socializzare e stare insieme, che fa bene sia al corpo che allo spirito». Antonio Rutigliano, presidente CONI BAT, ha detto: «Il nostro territorio per crescere ha bisogno di questi grandi eventi. Ha bisogno di sport che giungano sin nel cuore delle città. Sport di sacrificio, fatti all'area aperta. Ciò che vogliamo portare come messaggio ai giovani, ai nostri ragazzi, è di essere vicini a questo modo di vivere». È intervenuto poi Luigi Maurizio Carrer del Team Eurobike e presidente del comitato di tappa: «Marcello mi ha dato ancora una grande chance. Ad agosto, in soli 10 minuti, abbiamo deciso di portare avanti questa iniziativa, questo impegnativo progetto. Ringrazio Franco Allegretta e il suo ufficio sport, che ha tanto lavorato per portate tutto in sicurezza. Ringrazio tanto il comune. Con una grande persona qui presente, Piero Loconsolo, abbiamo percorso le tappe del GIC. Sin dalle prime battute abbiamo notato che i nostri giovani sono in grado di lottare con i migliori. La Puglia c'è, stiamo facendo un ottimo lavoro con la Ludobike, la Cavallaro, l'Andria Bike, La Kalos, L'ASD MTB Casarano».
È lo stesso Carrer ad illustrare i segreti del percorso: «Il tracciato prevede subito in partenza un tratto di lancio in asfalto (350m). Entrando nel fossato ci sono tratti erbosi, con ostacoli altamente spettacolari. Scalinata per lasciare il fossato, preceduta dalla zona box e subito dopo il tratto nei giardini. 2,8 km il totale. Ci sarà molto personale, come gli amici della Fieramosca Barletta, società molto attiva, con loro pianificheremo la sicurezza del percorso». Importanti anche i risvolti sull'economia e il turismo locale: «Il risultato di questa gara è che ieri ho chiamato ai b&b e hanno già riempito tutte le loro possibilità di alloggio. Questo evento sta portando motivo di interesse e lavoro. Il risultato è reale. Siamo all'ultima settimana, desidero ringraziare di tutto cuore gli sponsor per il supporto tecnico e tra breve daremo a conoscenza su giornali e riviste chi ci ha dato una mano nell'iniziativa». La Puglia è stata, per anni, culla dei cicloamatori. Ha una tradizione ciclistica consolidata che raramente è riuscita a sfociare nel professionismo, un po' per sfortuna, un po' perché sono mancati i giusti supporti. Negli ultimi anni si sta registrando un'inversione di tendenza, c'è questa attenzione verso i più piccoli da parte di cicloamatori, cioè che quelli che praticano ciclismo per diletto e con risultati discreti.
Lorenzo Spinelli, presidente del comitato BARI-BAT della Federazione ciclistica Italiana, ha aggiunto: «Il ciclismo giovanile pugliese sta crescendo, i risultati e i numeri sono impressionanti. È dovuto al fatto che molti cicloamatori si sono resi conto che per continuare nella tradizione dovevano coinvolgere i loro figli. Siamo cresciuti perché qualche giorno fa vedevo le statistiche, per le quali in provincia abbiamo tra giovanissimi e promozionali 465 tesserasti. Quello che si è fatto in Bari e Bat è stato bello quest'anno. Tre iniziative, tra cui svettano il Challenge delle cattedrali e il Challenge dell'amicizia. Il ciclismo giovanile sarà di buon auspicio per il futuro. E spero quindi che in questo numero ci potranno essere i futuri campioni e i futuri professionisti». A seguire è intervenuto Piero Loconsolo del Team Ludobike e responsabile settore ciclocross per la Puglia): «Il GIC è eccezionale, ci tenevamo tantissimo. Dopo 20 anni di attività abbiamo la possibilità di mettere in atto l'esperienza accumulata. Questo non è un punto di arrivo, stiamo giusto partendo. Nei prossimi due quadrienni olimpici vogliamo portare i corridori alle olimpiadi. Noi ci crediamo, la stiamo mettendo tutta». In conclusione è intervenutoil giornalista Nino Vinella: «Quando l'Italia era povera ma bella, la bicicletta non era performante come questa, ma serviva per andare a lavorare. I vostri nonni andavano a lavoro in bici. Era quindi quasi naturale il passaggio dalla bici familiare alla bici sportiva. Il ciclismo locale, visto dalla parte del cronista, ha sempre regalato emozioni, sin dalla fine della guerra. Barletta ha organizzato diverse edizioni del giro di Puglia e di Lucania. Il nostro stadio storico, il Lello Simeone, ha un velodromo e su quella pista sono state combattute tante sfide. Accanto al calcio c'era anche tanto sanissimo ciclismo».
La conferenza stampa del pre-gara si terrà invece nel pomeriggio di venerdì 22 dicembre, quell'esclusiva location quale è la sala rossa del castello svevo, esattamente nel cuore del percorso di gara. Saranno presenti gli atleti in lotta per la maglia rosa e gli organizzatori del team Romano Scotti, che qui a Barletta tracceranno il quadro d'insieme dell'edizione numero 9 del Giro d'Italia Ciclocross.