Barletta-Novoli 2-1 ovvero “la ora del diez”

La prima vittoria in una “partita sporca”, decisa dal colpo da biliardo di Strambelli, e le insidie salentine

lunedì 30 settembre 2024 12.34
A cura di Cosimo Campanella
Sarà anche una banalità, ma molti vecchi saggi del pallone non sbagliano affatto quando dicono che il calcio è come la vita. E anche nel calcio, come nella vita, c'è un tempo per ogni cosa. C'è il tempo del calcio spettacolo, del gioco collettivo e degli schemi, così come c'è il tempo in cui serrare le fila e portare la pellaccia a casa, tutto questo con buona pace dell'inutile e a tratti demenziale dibattito tra "giochisti" e "risultatisti" (chi non vorrebbe vincere, e se possibile giocare anche bene?) sviluppatosi negli ultimi disgraziatissimi tempi. E poi c'è il tempo del fuoriclasse, del giocatore necessario e decisivo laddove non riescono ad arrivare le cosiddette "azioni codificate". Perché in campo, ricordiamo, non c'è una lavagnetta ma un avversario da battere. E quando quest'ultimo, come è il caso del Novoli, seppur inferiore sulla carta mette in pratica una grande organizzazione difensiva, l'appannamento delle energie mentali, figlio del continuo cozzare del Barletta contro il muro salentino, col passare dei minuti finisce con l'incidere negativamente anche sulle maggiori qualità tecniche rispetto ai i rossoblu di mister Claudio Luperto.

E così ci ha pensato Nicola Strambelli a far saltare in punta di fioretto quella vera e propria "linea Maginot" novolese fin lì neanche minimamente scalfita dalla quantità industriale di palle alte sistematicamente preda del monumentale Janneh e compagni.

E' stato il numero dieci barese - un giocatore che francamente ha ben poco da spartire col calcio dilettantistico - a prendere letteralmente per mano la squadra prima procurandosi e realizzando il rigore del sollecito pareggio, per poi infilzare il bravo portiere salentino Colazo a una manciata di secondi dal termine con un tocco beffardo di sinistro che agli sportivi più datati avrà sicuramente ricordato altri e ben più famosi "tocchi beffardi di sinistro", magari d'azzurro o albiceleste vestiti.

La doppietta di Strambelli permette al Barletta di restare in testa a punteggio pieno e di mantenere cinque lunghezze di vantaggio sulle seconde, che al momento si chiamano Polimnia e Brilla Campi, con i rossoverdi polignanesi che hanno avuto la meglio di misura su di un Canosa in piena crisi di risultati, e i giallorossi salentini che invece si sono presi una sonante rivincita (4-0) su quel Manduria che li aveva malamente fatti fuori dalla Coppa Italia.

E proprio dal Salento sembrano ormai provenire in sostanza, le al momento più teoriche che concrete insidie per il Barletta nella corsa al primato. A partire dal Galatina, che allo "Specchia" ha rifilato una sonora "manita" all'Arboris Belli prossimo avversario del Barletta; e dal Gallipoli di mister Branà, che dopo l'inatteso ko interno contro la Nuova Spinazzola è tornato, seppur a fatica, a vincere sul campo del Ginosa (1-0).

Cade invece piuttosto rovinosamente l'Atletico Racale, spazzato via in quel di Ruvo, con un sonoro 0-4, dalla brillante Nuova Spinazzola di Gino Zinfollino, con tanto di doppietta per l'ex Barletta Ezequiel Zaldua.

Per quanto riguarda le squadre della sesta provincia, oltre ai successi di Barletta e Nuova Spinazzola, vi è da segnalare il gran colpo dell'Unione Calcio Bisceglie che è andata a vincere per 1-0 in casa di un Bitonto al secondo ko di fila in campionato.

Resta invece in piena fase di convalescenza il Bisceglie, che al "San Sabino" di Canosa non va oltre il pari (1-1) con un ordinato Corato, che riesce dopo sei giornate ad azzerare la penalizzazione. Un pari che ha suscitato le ire post gara di mister Valeriano Loseto, il quale non ha mancato di evidenziare la poca concretezza della sua squadra in fase offensiva.
E a proposito di allenatori, fatale è risultata per l'ex Barletta Cristian Carbone la sconfitta del Molfetta (0-1) sul fin qui inespugnabile campo dell'Atletico Acquaviva. La prima squadra del Molfetta Calcio sarà da oggi agli ordini dell'ex tecnico della juniores Martino Traversa. Successo esterno infine per il Massafra, che vince 2-1 sul campo del Foggia Incedit.