Barletta-Nardò, ancora una volta il match del destino
Biancorossi impegnati al “Puttilli” in un impegno tanto difficile quanto importante
sabato 27 gennaio 2024
Non c'è niente da fare, in questi ultimi tempi Barletta-Nardò è assurta, ahinoi spesso in maniera negativa, a vero e proprio match crocevia del calcio biancorosso.
Fu appena dopo Barletta-Nardò 3-2 che l'allora mister Francesco Farina – appena reduce, tra l'altro, dallo scazzo con Matteo Di Piazza causato dall'aver affidato in pieno recupero a Nicola Loiodice il rigore decisivo - si lasciò andare a quell'ormai celeberrimo ed esiziale "rimango a Barletta solo se mi fanno una squadra per vincere".
Fu quella, tra l'altro, l'ultima partita (causa solita squalifica) dell'ancora amatissimo mister casertano sulla panchina di un Barletta che di lì a poco, sempre contro il Nardò, ma questa volta nella gara di playoff in terra salentina, si rese protagonista della peggiore partita del fantastico biennio 2022-2023 consegnandosi senza condizioni all'avversario per uno 0-2 che rispecchiava solo parzialmente la superiorità in campo degli uomini di mister Ragno su di un Barletta mentalmente già in fase di smobilitazione.
Al di là del risultato finale, tanto si è discusso negli ultimi mesi a proposito di quella ingloriosa sconfitta e soprattutto della vera e propria diaspora che ne è seguita. Un fuggi fuggi generale che ha portato al Barletta made in Pavarese le cui prime vistosissime crepe iniziano a manifestarsi, guarda caso, nel match di andata di questa stagione contro il Nardò che i salentini chiudono con un comodissimo 3-0 che rende ancor più ardua la Via Crucis alla quale sarà sottoposto mister Ciro Ginestra, il quale getterà la spugna in una surreale domenica di dicembre dopo aver ottenuto venti degli attuali ventidue punti in classifica del Barletta.
Ventidue, come i minuti di durata della protesta dei gruppi del tifo organizzato che occuperà gli spalti della Curva Nord solo a partire dal minuto 23 di Barletta-Nardò, una partita che per entrambe potrebbe essere quasi decisiva.
Vincendo a Barletta, i Granata salentini resterebbero in scia alla capolista Team Altamura, impegnata al "Tonino D'Angelo" contro un Rotonda capace nelle ultime cinque partite di ottenere soli tre punti (peggio ha fatto solo il Barletta).
Per il Barletta, invece, la partita contro il Nardò costituisce un autentico bivio: perdere ancora una volta e iniziare a scavare dopo aver toccato il fondo; oppure, in caso di risultato positivo, più che risorgere iniziare a prendere finalmente consapevolezza del reale potenziale di una squadra che, se da un lato non è nemmeno lontanissima parente del Barletta di Farina, dall'altro ci sembra tutt'altro che inferiore a squadre come Rotonda, Angri, Manfredonia, Gallipoli, Palmese, Bitonto, Santa Maria Cilento e Gravina.
Un risultato positivo contro il Nardò, oltre che per il morale, sarebbe un vero e proprio toccasana per la classifica, dal momento che il calendario della ventunesima giornata del girone H della Serie D, oltre allo scontro diretto tra Angri e Manfredonia, vede le squadre impegnate nella zona salvezza tutte (o quasi) alle prese con impegni sulla carta proibitivi col Bitonto di scena a Fasano, il Gallipoli in casa della Paganese, la Palmese a Casarano, il Rotonda ad Altamura e il Santa Maria Cilento (che non vince in casa dalla nona giornata) ospitare il Matera, e il Gravina impegnato al "Vicino" nel derby contro la Fidelis Andria.
Il quadro della giornata è completato infine da Martina-Gelbison, con Palermo e compagni alla ricerca di un successo per restare in scia a Team Altamura e Nardò.
Fu appena dopo Barletta-Nardò 3-2 che l'allora mister Francesco Farina – appena reduce, tra l'altro, dallo scazzo con Matteo Di Piazza causato dall'aver affidato in pieno recupero a Nicola Loiodice il rigore decisivo - si lasciò andare a quell'ormai celeberrimo ed esiziale "rimango a Barletta solo se mi fanno una squadra per vincere".
Fu quella, tra l'altro, l'ultima partita (causa solita squalifica) dell'ancora amatissimo mister casertano sulla panchina di un Barletta che di lì a poco, sempre contro il Nardò, ma questa volta nella gara di playoff in terra salentina, si rese protagonista della peggiore partita del fantastico biennio 2022-2023 consegnandosi senza condizioni all'avversario per uno 0-2 che rispecchiava solo parzialmente la superiorità in campo degli uomini di mister Ragno su di un Barletta mentalmente già in fase di smobilitazione.
Al di là del risultato finale, tanto si è discusso negli ultimi mesi a proposito di quella ingloriosa sconfitta e soprattutto della vera e propria diaspora che ne è seguita. Un fuggi fuggi generale che ha portato al Barletta made in Pavarese le cui prime vistosissime crepe iniziano a manifestarsi, guarda caso, nel match di andata di questa stagione contro il Nardò che i salentini chiudono con un comodissimo 3-0 che rende ancor più ardua la Via Crucis alla quale sarà sottoposto mister Ciro Ginestra, il quale getterà la spugna in una surreale domenica di dicembre dopo aver ottenuto venti degli attuali ventidue punti in classifica del Barletta.
Ventidue, come i minuti di durata della protesta dei gruppi del tifo organizzato che occuperà gli spalti della Curva Nord solo a partire dal minuto 23 di Barletta-Nardò, una partita che per entrambe potrebbe essere quasi decisiva.
Vincendo a Barletta, i Granata salentini resterebbero in scia alla capolista Team Altamura, impegnata al "Tonino D'Angelo" contro un Rotonda capace nelle ultime cinque partite di ottenere soli tre punti (peggio ha fatto solo il Barletta).
Per il Barletta, invece, la partita contro il Nardò costituisce un autentico bivio: perdere ancora una volta e iniziare a scavare dopo aver toccato il fondo; oppure, in caso di risultato positivo, più che risorgere iniziare a prendere finalmente consapevolezza del reale potenziale di una squadra che, se da un lato non è nemmeno lontanissima parente del Barletta di Farina, dall'altro ci sembra tutt'altro che inferiore a squadre come Rotonda, Angri, Manfredonia, Gallipoli, Palmese, Bitonto, Santa Maria Cilento e Gravina.
Un risultato positivo contro il Nardò, oltre che per il morale, sarebbe un vero e proprio toccasana per la classifica, dal momento che il calendario della ventunesima giornata del girone H della Serie D, oltre allo scontro diretto tra Angri e Manfredonia, vede le squadre impegnate nella zona salvezza tutte (o quasi) alle prese con impegni sulla carta proibitivi col Bitonto di scena a Fasano, il Gallipoli in casa della Paganese, la Palmese a Casarano, il Rotonda ad Altamura e il Santa Maria Cilento (che non vince in casa dalla nona giornata) ospitare il Matera, e il Gravina impegnato al "Vicino" nel derby contro la Fidelis Andria.
Il quadro della giornata è completato infine da Martina-Gelbison, con Palermo e compagni alla ricerca di un successo per restare in scia a Team Altamura e Nardò.