Barletta- Foggia 1-2: arriva la quarta sconfitta in campionato

I biancorossi deludono. Prima rete per Margiotta, tutte le foto

domenica 19 settembre 2010 18.41
A cura di Luca Guerra

No Barletta, cosi' proprio non va. Nel derby del "Puttilli", valevole per il quinto turno di andata del campionato di Prima Divisione, il Foggia di Zeman sconfigge i biancorossi per due a uno, nonostante un tempo intero (!) giocato in inferiorità numerica. La squadra di Sciannimanico è apparsa a tratti disordinata, frenetica, priva di riferimenti sui quali imbastire manovre offensive e grazie ai quali gestire il gioco. Di contro, i satanelli capitalizzano gli errori avversari (ahiahi, Masiero…) e a tratti deliziano con rapide manovre offensive.

LE FORMAZIONI- Sciannimanico, ancora privo di Simoncelli e Baraldo, decide di far esordire dal primo minuto il "puntero" Margiotta, comprensibilmente in ritardo di condizione. Infantino va in panchina come il recuperato D'Allocco. I biancorossi si dispongono in campo con un 4-3-3. Bellomo agisce largo a sinistra nel tridente, Caccavallo è il suo omologo sul lato destro, con Margiotta centrale. Nella linea mediana Agnelli (pessimo oggi) è il playmaker, i suoi scudieri sono Menicozzo e Rajcic. La difesa è la stessa di Nocera, con l'inversione di fascia tra i terzini Masiero e Perico, con il primo a destra e il secondo a sinistra; i due centrali Anselmi e Lucioni difendono la porta di Tesoniero.

Zeman non recupera Tomi e tiene per precauzione Kone in panchina. Il modulo è il classico 4-3-3, con Santarelli preferito ancora a Ivanov tra i pali. La linea difensiva vede Caccetta e Regini sulle fasce, nel mezzo Romagnoli e Rigione, sostituto dello squalificato Iozzia. Nel mezzo Salomon giostra davanti alla difesa, Burrai copre il centrodestra e Laribi si muove sull'altro versante. Il trio d'attacco è composto da Varga a destra, Sau al centro e il "folletto" Insigne a sinistra.

LA PARTITA- Dopo il minuto di silenzio per commemorare l'ex sindaco di Barletta, Francesco Salerno e il tenente Alessandro Romani, morto 3 giorni fa in Afghanistan, la partita ha inizio.
Insigne è molto vivace già in avvio; Salomon e Burrai lo cercano con lanci a tagliare il campo, sui quali Masiero ha difficoltà a leggere l'azione. Il Barletta parte contratto, quasi intimidito dal tanto pubblico presente sugli spalti, al quale fa da contraltare il cuore della curva nord, che sciopera per i primi 5 minuti del match. La prima occasione degna di nota arriva al 9': lancio di Margiotta da destra, i centrali del Foggia sono anticipati da Caccavallo che addomestica la sfera e calcia di sinistro a incrociare. Fuori di poco. Ancora Caccavallo all'11': assiste Bellomo a sinistra, il cross dell'ex-barese non trova pronti Margiotta e Rajcic. Il Foggia di Zeman cerca di alzare il baricentro della squadra, i terzini giocano in linea con il centrocampo e la tattica del fuorigioco resta il "marchio di fabbrica" delle squadre del boemo (ben 12 off-sides applicati). Al 17' occasione per i satanelli: filtrante di Burrai, liscio di Masiero, Insigne entra in area da sinistra, calcia e Tesoniero blocca sicuro a terra.
Nel cuore del primo tempo sale in cattedra Caccavallo: Regini non lo tiene, e l'esterno scuola Lecce mette in mezzo due ottimi palloni. Sul primo Rigione anticipa Margiotta quasi sulla linea, sul secondo Santarelli respinge in uscita. Ma a centrocampo il Barletta soffre: Agnelli è ancora in ritardo di condizione, perde diversi palloni in uscita dalla difesa. Burrai in due occasioni serve Insigne alle spalle di Masiero. Nella prima l'attaccante ex-Napoli tira forte e Tesoniero è pronto, sulla seconda il portiere barlettano si supera volando e togliendo il pallone dall'incrocio dei pali. Il finale di tempo vede il Foggia salire in cattedra con gli esterni: Varga mette in difficoltà Perico, Sau e Insigne cambiano spesso posizione. Ma proprio nel momento migliore dei rossoneri ecco l'episodio che potrebbe cambiare il match: 43mo minuto, lancio di Agnelli, Bellomo scatta sul filo del fuorigioco, Santarelli esce sulla trequarti, ma interviene fuori tempo e blocca il pallone con le mani. Indiscutibile il cartellino rosso per il portiere foggiano: Zeman toglie Varga e inserisce il secondo portiere Ivanov (subito ammonito per perdita di tempo), passando al 4-3-2. Sulla punizione successiva tira Caccavallo, Ivanov non trattiene, tap-in vincente di Margiotta, ma Colasanti annulla per fuorigioco dell'attaccante venezuelano su segnalazione dell'assistente Masuccio. Il Barletta insiste e da una triangolazione Bellomo-Rajcic-Bellomo il numero 10 spara alto dal limite dell'area. La bilancia sembra propendere per il Barletta, ma al 47' arriva un regalo di Natale in anticipo per il Foggia: Masiero in azione di alleggerimento appoggia verso Tesoniero. Il passaggio è troppo corto, si inserisce Sau che salta il portiere barlettano e infila. E' 1-0 : si va al riposo con i supporters barlettani sbigottiti.

LA RIPRESA- Sciannimanico alimenta la batteria offensiva con Carbonaro in luogo di Agnelli: Bellomo arretra a centrocampo per disegnare un 4-2-3-1 in cui Caccavallo e Carbonaro sono gli altri trequartisti a supporto di Margiotta. Ma il Foggia appare quasi galvanizzato dall'inferiorità numerica: Laribi è il più attivo. Al 50' calcia alto dal limite, al 53' serve Sau che ci prova da fuori sfiorando l'incrocio. Il Barletta cambia ancora: dentro D'Allocco per uno spaesato Masiero, Perico passa a destra. Ma al 56' il Foggia raddoppia: lancio di Salomon per il taglio di Insigne, che sul filo del fuorigioco si infila tra Perico e Anselmi, controlla di petto e calcia al volo da 30 metri. Tesoniero è sorpreso, e può solo osservare la sfera infilarsi all'incrocio dei pali. 2-0 per i ragazzi terribili di Zeman. Il Barletta accusa il colpo, e un minuto dopo Insigne, assistito da Laribi, converge in area da sinistra e cerca il secondo palo. Tesoniero salva in uscita bassa. Al 59' l'azione che riapre la partita: combinazione Carbonaro-Bellomo-Carbonaro: la punta barlettana entra in area e Ivanov rovina su di lui. Colasanti indica il dischetto, ma non ammonisce per la seconda volta il portiere bulgaro. Dal dischetto va Margiotta, che realizza. Il pubblico di casa prende vigore e crede nella rimonta. Sciannimanico esaurisce i cambi, inserendo Guerri per Perico, mentre Zeman rinforza la mediana con l'ingresso di Kone. Va fuori Sau e Insigne diventa terminale unico del 4-4-1. Caccavallo e Carbonaro sono spine nel fianco della difesa del Foggia, che cerca ossessivamente la tattica del fuorigioco. Carbonaro fallisce un controllo davanti al portiere, Lucioni ci prova di testa su calcio d'angolo. Palla alta di poco. La tensione cresce e ne soffre anche Zeman: il tecnico boemo al 70' protesta eccessivamente per il giallo rifilato a Caccetta e viene espulso. Al 73' l'occasione più ghiotta. Carbonaro supera Caccetta, il suo cross è smanacciato da Ivanov, palla sui piedi di Caccavallo che di destro riesce a non segnare a due metri dalla porta vuota. Il numero 7 barlettano non demorde e ci prova ancora: al 75' il suo diagonale non trova l'intervento dei compagni sottoporta, all'80' scambia con Bellomo, si inserisce in area e spara alto da posizione defilata. Il Foggia si difende e riparte in contropiede con l'imprendibile Insigne, che sarà negli incubi di Anselmi e Lucioni stanotte. Al 77' contatto tra il numero 11 foggiano e Lucioni, Colasanti lascia correre, restano diversi dubbi. L'ultimo lampo è del Barletta: all'86' Rajcic pesca Carbonaro sul filo del fuorigioco, palla bassa in mezzo, Margiotta colpisce a botta sicura, ma Romagnoli è prodigioso nel salvataggio in scivolata. E' l'ultimo attacco degno di nota: nel finale ci provano con conclusioni da fuori Rajcic, Bellomo, Margiotta e Caccavallo, ma il fortino di Zeman resiste. Finisce 2 a 1 per i rossoneri, che raggiungono quota 7 in graduatoria. Il Barletta resta penultimo in classifica con 1 punto, vista la sconfitta del fanalino di coda Siracusa a Benevento.

Al termine della partita accesa contestazione della tifoseria barlettana, che chiede ai propri beniamini un maggiore impegno. Un solo punto in cinque partite rappresenta molto più di un campanello d'allarme. La squadra continua a presentare evidenti limiti, anche a livello fisico. Il Foggia torna a casa con tre punti in più e una grossa iniezione di fiducia.
1 Div, Barletta - Foggia © Luca Basile
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1 Div, Barletta - Foggia © Nicola Ricchitelli
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Barletta: Tesoniero; Perico (62' Guerri), Anselmi, Lucioni, Masiero (54' D'Allocco); Menicozzo, Agnelli (46' Carbonaro),Rajcic; Caccavallo, Margiotta, Bellomo. A disposizione: Dossena, Lanotte, Lorusso, Infantino. All: Sciannimanico.

Foggia: Santarelli Caccetta, Rigione, Romagnoli, Regini; Burrai, Salamon, Laribi ( 80' Agodirin); Varga (44' Ivanov), Sau (60' Kone), Insigne. A disp.: Torta, Candrina, Agostinone, Cortese. All: Zeman.

Marcatori: 47' pt Sau (F), 56' Insigne (F), 59' Margiotta (B) su rig.

Arbitro: Colasanti, sezione di Siena. Assistenti: Amati- Masuccio.

Note: Ammoniti Menicozzo, Anselmi, Caccetta, Rigione, Ivanov. Espulso:Santarelli al 43' per fallo di mano fuori dall'area di rigore su chiara azione da gol.
Recupero: 3', 4'. Angoli 9-4. Spettatori 3960 Incasso: 30.907 Euro. Presenti circa 200 tifosi foggiani. Osservato un minuto di silenzio in memoria dell'ex sindaco di Barletta Francesco Salerno e del tenente Romani, deceduto tre giorni fa in Afghanistan. Campo in buone condizioni. Giornata calda.