Barletta-Fidelis Andria: la festa e l’angoscia
Tra il gemellaggio tra le tifoserie e una classifica che piange, si gioca domani al Puttilli il derby della BAT
mercoledì 27 marzo 2024
E venne il giorno del derby. Barletta e Fidelis Andria tornano a sfidarsi a quattro mesi esatti dal pirotecnico 4-3 della gara di andata del "Degli Ulivi" in favore dei biancazzurri, per quella che, nonostante la sconfitta, fu una delle performance migliori del Barletta targato Ginestra.
Sempre in merito al match di andata, la cosa che più fa impressione, pensando alla classifica attuale, è il fatto che i biancorossi arrivarono a quel confronto davanti ai cugini andriesi che pochi giorni prima avevano dato il benservito a mister Farina.
Purtroppo quel che è accaduto dopo quella onorevolissima sconfitta e fin troppo noto e l'attualità di questi giorni vede la Fidelis stabilmente in lotta per un piazzamento playoff, mentre il Barletta è lì, malinconicamente quintultimo con tendenza al peggioramento visto che dopo la Fidelis Andria gli uomini di Ciullo dovranno vedersela con la Team Altamura, il casarano e il Martina.
Barletta-Fidelis Andria tuttavia non può prescindere da quella che sarà la grande festa di colore e di storica amicizia tra le due tifoserie per quello che, pur nelle alterne fortune dei due club negli ultimi decenni, resta uno dei più bei gemellaggi di Puglia in assoluto.
E poi naturalmente c'è l'evento agonistico che vede un Barletta in grossa difficoltà affrontare una delle corazzate di questo girone H di Serie D e soprattutto, nota tra le più malinconiche, molti di quelli che sono stati gli splendidi protagonisti degli ultimi bellissimi anni di storia biancorossa in campo e in società, prima che tutto precipitasse.
Entrambe le squadre sono reduci da pareggi (quello della Fidelis in casa contro il Gallipoli diretto concorrente del Barletta in zona playout) non certo ricolmi di gloria. Pareggi che hanno visto nel giro di una manciata di minuti il Barletta passare dalla concreta possibilità di poter lottare per la salvezza diretta alla quasi certezza (Bitonto permettendo) di dover disputare gli spareggi per evitare una drammatica e fallimentare retrocessione in Eccellenza.
Il clima intorno alla squadra, inutile sottolinearlo, è a dir poco esplosivo e un'eventuale sconfitta contro la Fidelis potrebbe far deflagrare l'ambiente in maniera pressoché definitiva, condannando probabilmente il Barletta Calcio ad una ridiscesa negli inferi del calcio regionale dalla quale stavolta sarebbe davvero arduo risalire viste le tante, tantissime chiacchiere al vento (e non solo da parte degli attuali padroni del vapore) di questi mesi circa il futuro societario dell'ASD Barletta 1922.
Non ci resta quindi che sperare in un miracolo biancorosso nel derby per ridestare la speranza dalle parti di Via Vittorio Veneto. Del resto l'ultimo precedente da quelle parti, datato 26 maggio 2013, vide il Barletta porre le basi di una salvezza in Serie C che sembrava impossibile fino a qualche mese prima.
Una situazione, allora, molto simile a quella attuale. Mancano solo gli emuli degli Allegretti e dei La Mantia. E allo stato attuale è proprio quello il problema.
Sempre in merito al match di andata, la cosa che più fa impressione, pensando alla classifica attuale, è il fatto che i biancorossi arrivarono a quel confronto davanti ai cugini andriesi che pochi giorni prima avevano dato il benservito a mister Farina.
Purtroppo quel che è accaduto dopo quella onorevolissima sconfitta e fin troppo noto e l'attualità di questi giorni vede la Fidelis stabilmente in lotta per un piazzamento playoff, mentre il Barletta è lì, malinconicamente quintultimo con tendenza al peggioramento visto che dopo la Fidelis Andria gli uomini di Ciullo dovranno vedersela con la Team Altamura, il casarano e il Martina.
Barletta-Fidelis Andria tuttavia non può prescindere da quella che sarà la grande festa di colore e di storica amicizia tra le due tifoserie per quello che, pur nelle alterne fortune dei due club negli ultimi decenni, resta uno dei più bei gemellaggi di Puglia in assoluto.
E poi naturalmente c'è l'evento agonistico che vede un Barletta in grossa difficoltà affrontare una delle corazzate di questo girone H di Serie D e soprattutto, nota tra le più malinconiche, molti di quelli che sono stati gli splendidi protagonisti degli ultimi bellissimi anni di storia biancorossa in campo e in società, prima che tutto precipitasse.
Entrambe le squadre sono reduci da pareggi (quello della Fidelis in casa contro il Gallipoli diretto concorrente del Barletta in zona playout) non certo ricolmi di gloria. Pareggi che hanno visto nel giro di una manciata di minuti il Barletta passare dalla concreta possibilità di poter lottare per la salvezza diretta alla quasi certezza (Bitonto permettendo) di dover disputare gli spareggi per evitare una drammatica e fallimentare retrocessione in Eccellenza.
Il clima intorno alla squadra, inutile sottolinearlo, è a dir poco esplosivo e un'eventuale sconfitta contro la Fidelis potrebbe far deflagrare l'ambiente in maniera pressoché definitiva, condannando probabilmente il Barletta Calcio ad una ridiscesa negli inferi del calcio regionale dalla quale stavolta sarebbe davvero arduo risalire viste le tante, tantissime chiacchiere al vento (e non solo da parte degli attuali padroni del vapore) di questi mesi circa il futuro societario dell'ASD Barletta 1922.
Non ci resta quindi che sperare in un miracolo biancorosso nel derby per ridestare la speranza dalle parti di Via Vittorio Veneto. Del resto l'ultimo precedente da quelle parti, datato 26 maggio 2013, vide il Barletta porre le basi di una salvezza in Serie C che sembrava impossibile fino a qualche mese prima.
Una situazione, allora, molto simile a quella attuale. Mancano solo gli emuli degli Allegretti e dei La Mantia. E allo stato attuale è proprio quello il problema.