Barletta, è Di Gennaro la punta di diamante dell'attacco biancorosso

Sembra fatta per l'attaccante ex-Virtus Lanciano

martedì 19 luglio 2011
A cura di Luca Guerra
Barletta, il poker d'assi è ora servito. Non sarà Mimmo Girardi la ciliegina sulla torta dell'avanti barlettano, ma il centravanti Francesco Di Gennaro (nell'immagine con la maglia del Gallipoli 2008/2009), che rescinde il contratto che lo legava all'Hellas Verona e firma con i biancorossi; la notizia è stata rilanciata qualche minuto fa dal sito Datasport. Manca solo l'ufficialità ma sarà l'ex bomber della Virtus Lanciano la bocca da fuoco dell'attacco biancorosso nuovo di zecca, armato da 3 mezzepunte di assoluto valore come i neo-arrivati Schetter, Mazzeo e Franchini. Il nome di Di Gennaro era accostato periodicamente ai colori biancorossi dall'avvio del mercato, e già a gennaio 2011 vi era stato un abboccamento tra il calciatore nato a Napoli e il Barletta, poi sfumato perchè le richieste del calciatore erano troppo alte, con il club presieduto da Roberto Tatò che virò su Riccardo Innocenti come numero 9.

Si attende ora l'annuncio ufficiale della società di via Vittorio Veneto: le voci di corridoio parlano di un accordo biennale con il giocatore, che percepirà un ingaggio alquanto elevato per la categoria. Di Gennaro, 28 anni, era stato affiancato anche al Taranto, con il quale sembrava vicino l'accordo ma un coup de thèatre del ds Castagnini avrebbe convinto il giocatore a preferire l'aria dell'Adriatico al Mar Ionio. Nella scorsa stagione Di Gennaro ha militato a Lanciano, dove con la Virtus ha giocato 29 partite realizzando 6 gol, in ribasso rispetto alle ultime annate in Prima Divisione (allora C1) quando era andato in doppia cifra per 2 anni di fila con la maglia del Gallipoli, con cui raggiunse la serie B nel 2008/2009. Nelle ultime due stagioni annate mediocri con Gallipoli in B e da gennaio 2010 all'Hellas Verona, e nella scorsa stagione in Abruzzo. Il valore del giocatore però non è in discussione: la speranza dei supporters biancorossi è che l'aria della Puglia lo faccia tornare ai livelli di quando entusiasmava il pubblico dell' "Antonio Bianco" in Salento.