Barletta Calcio, la conferenza stampa di mister Novelli in diretta
Barlettalife.it segue l'incontro presso il "Cosimo Puttilli"
giovedì 18 ottobre 2012
17.46
Campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, fermo nel prossimo weekend, ma microfoni aperti in casa-Barletta Calcio: questo pomeriggio mister Raffaele Novelli terrà la consueta conferenza stampa infra-settimanale, a cavallo tra il pari a reti bianche di Gubbio. le riflessioni su una classifica che vede i biancorossi giocare bene ma oggi ultimi in coabitazione con la Carrarese, e l'impegno di venerdì prossimo, nell'anticipo dell'ottavo turno al "Matusa" di Frosinone, contro l'attuale capolista della competizione. Alle 18 la nostra redazione sarà presente presso la Sala Stampa del "Cosimo Puttilli" per riportare in diretta sui vostri schermi le dichiarazioni più importanti dell'allenatore salernitano:
Ore 18.13
Ha il via la conferenza stampa.
Sulla sfida di Gubbio e sulle parole di Sottil
Sottil dice che il pareggio era il risultato più giusto? "Io ho detto che noi potevamo fare qualcosa di diverso e dare qualcosa in più. Non ho visto il Barletta avere difficoltà, tranne in una sola situazione, ma era comprensibile in casa di una squadra che sin qui aveva sempre vinto. Non sto dicendo che il Gubbio non arriverà fino in fondo, anzi: hanno una squadra forte, versatile. Non ho visto un'altra partita rispetto a Sottil: abbiamo avuto diverse occasioni, dalla traversa di Barbuti alle ripartenze non sfruttate, al contropiede avuto da Piccinni. La squadra tra i primi 30 minuti e l'ultima mezzora si è espressa con ripartenze importanti, che andavano finalizzate. Siamo arrivati a importanti situazioni di gioco anche su palla inattiva, quelle che testiamo durante la settimana. A Gubbio non abbiamo fatto barricate, abbiamo giocato a viso aperto, e di questo sono contento. Abbiamo reagito al ko contro il Latina, e questo è importante: su Gubbio ero molto fiducioso, abbiamo lavorato bene in settimana".
Manca una prima punta di peso?
Novelli: "Abbiamo deciso con la società di perseguire una politica che ha pregi e difetti. Con il tempo i primi prevarranno. Per quanto riguarda il centravanti, l'anno scorso c'era Di Gennaro, dal grande curriculum, che però ha fatto due gol nonostante si impegnasse, sicuramente. Quest'anno tutta la squadra si impegna: La Mantia, è vero, non ha un grande curriculum, ma è già a quota 2 in avvio di stagione, senza aver fatto la preparazione. Non è però l'unico attaccante che abbiamo a disposizione. Penso a Barbuti, Ferreira, Castellani, elementi che ci permetteranno di ampliare le soluzioni".
Sulla "stitichezza" in zona offensiva
Gli esterni attaccano poco la profondità? "Negli spazi che abbiamo dobbiamo cercare degli spazi per liberarci dalle marcature avversarie. Togliendo la partita con il Benevento, poi in stagione non siamo mai andati in vantaggio. Quando vai in vantaggio e trovi gli spazi puoi far male dopo. Ogni avversario ti concede la situazione e una partita differente. Ci sono squadre predisposte in modo diverso, e come tali le affrontiamo. Devi fare entrambe le fasi, questo è certo, se vogliamo proporre un certo tipo di calcio".
Sulla posizione in classifica e la possibilità di recuperare gli infortunati
"Oggi non siamo felici di essere ultimi, certo. Oggi pomeriggio prima dell'amichevole abbiamo parlato con i tifosi, è stato un confronto costruttivo. Quando vivi giornate come quella contro il Latina, è logico che uno per tutto l'amore che ha per la squadra prova paura, timore per le sorti in classifica. I fischi possono anche essere costruttivi, ci fanno ulteriormente rendere conto delle nostre responsabilità. Facciamo questa professione e sappiamo quali sono le situazioni che possiamo affrontare. Per quanto riguarda la condizione fisica, Di Bella, Mazzarani e Dall'Oglio vanno recuperati, vedremo le loro condizioni col tempo".
C'è il rischio che la piazza si disaffezioni al calcio?
"Per avere l'ambiente giusto sono tanti i fattori. Quello che più ti aiuta a coprire certe situazioni è il campo ad aiutare il rapporto con la tifoseria e l'ambiente. Bisogna avere voglia di migliorare da parte di tutti, il rischio di disaffezionarsi dal calcio è diffuso, ci sono tante cose che non vanno in Italia, dagli stadi alla violenza negli stessi, alla crisi che coinvolge tante società. Manca anche la cultura della formazione nei settori giovanili, che devono diventare una risorsa preziosa per le società. Credo che la situazione a livello italiano sia peggiorata tantissimo: ti puoi iscrivere ai campionati, poi hai un sacco di spese da sostenere. Queste difficoltà rischiano di provocare distacco nei tifosi, è normale".
Si è mai trovato in situazioni simili a quella che sta vivendo a Barletta?
"E' già capitato, eravamo sotto in classifica ma producevamo molto poco, ad esempio a Sorrento: quest'anno non mi preoccupo, giochiamo bene e produciamo tanto, abbiamo messo in difficoltà tante formazioni. A noi serve solo trovare la continuità e l'attenzione mentale massimali: credo che questa squadra possa crescere ancora tantissimo. E' logico che nel calcio devi essere bravo a non concedere, devi esserlo a finalizzare".
Su Angeletti
Perchè non è stato convocato contro il Latina e perchè oggi in amichevole ha giocato solo gli ultimi 10 minuti? "Angeletti è nel gruppo, si allena. Cerco giocatori con determinati requisiti. Si sta allenando con noi anche un terzino destro della "Berretti", Lorito, classe 1995. Per me tutti possono farcela, ma devono avere requisiti giusti. Quando si gioca in una piazza bisogna anche essere determinati, avere fame. A me non interessa quel che è successo l'anno scorso, io devo dare a tutti la stessa possibilità di esprimersi sotto l'aspetto umano e anche sotto l'aspetto professionale".
Sui tanti cambi a centrocampo
Non abbiamo ancora dei titolari? "Meduri sta giocando più degli altri, la linea mediana la scelgo in base agli avversari che mi trovo di fronte e alle caratteristiche di cui ho bisogno. A Gubbio ho proposto Piccinni e Meucci perchè loro giocavano con un 4-3-1-2 e bisognava sostenere Ferreira e Barbuti, nel futuro sceglierò in base alla condizione".
Sui tanti legni colpiti
Un palo e due traverse nelle ultime 4 partite? "Non siamo certo fortunati, però ogni squadra la fortuna deve trovarsela".
Come si spiega il calo di Dezi e Ferreira?
"Credo che il loro calo sia più mentale che fisico. Dezi ha enormi qualità, ma deve essere sempre supportato da un grande entusiasmo, e questo dopo Giulianova è il suo primo vero campionato. E' diversa la Lega Pro dalla "Primavera"; per quanto riguarda Ferreira, ha avuto un problema al ginocchio e lo stiamo riportando alla condizione fisica ottimale, alla pari di altri come Barbuti e De Leidi".
Sulla trasferta di Frosinone
"Stiamo preparando con grande tranquillità, la prepareremo a partire da domenica pomeriggio, ma siamo positivi. Siamo mentalmente allenati ad affrontare queste partite. Mazzarani recupera e sarà sicuramente a disposizione. Castellani ha avuto difficoltà iniziali nella preparazione, nei tempi e anche nel modo di giocare. Ora sta crescendo tantissimo, e domenica a Gubbio era uno dei candidati ad entrare negli ultimi 30 minuti, poi abbiamo avuto difficoltà sia con Ferreira che con Calapai".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ore 18.13
Ha il via la conferenza stampa.
Sulla sfida di Gubbio e sulle parole di Sottil
Sottil dice che il pareggio era il risultato più giusto? "Io ho detto che noi potevamo fare qualcosa di diverso e dare qualcosa in più. Non ho visto il Barletta avere difficoltà, tranne in una sola situazione, ma era comprensibile in casa di una squadra che sin qui aveva sempre vinto. Non sto dicendo che il Gubbio non arriverà fino in fondo, anzi: hanno una squadra forte, versatile. Non ho visto un'altra partita rispetto a Sottil: abbiamo avuto diverse occasioni, dalla traversa di Barbuti alle ripartenze non sfruttate, al contropiede avuto da Piccinni. La squadra tra i primi 30 minuti e l'ultima mezzora si è espressa con ripartenze importanti, che andavano finalizzate. Siamo arrivati a importanti situazioni di gioco anche su palla inattiva, quelle che testiamo durante la settimana. A Gubbio non abbiamo fatto barricate, abbiamo giocato a viso aperto, e di questo sono contento. Abbiamo reagito al ko contro il Latina, e questo è importante: su Gubbio ero molto fiducioso, abbiamo lavorato bene in settimana".
Manca una prima punta di peso?
Novelli: "Abbiamo deciso con la società di perseguire una politica che ha pregi e difetti. Con il tempo i primi prevarranno. Per quanto riguarda il centravanti, l'anno scorso c'era Di Gennaro, dal grande curriculum, che però ha fatto due gol nonostante si impegnasse, sicuramente. Quest'anno tutta la squadra si impegna: La Mantia, è vero, non ha un grande curriculum, ma è già a quota 2 in avvio di stagione, senza aver fatto la preparazione. Non è però l'unico attaccante che abbiamo a disposizione. Penso a Barbuti, Ferreira, Castellani, elementi che ci permetteranno di ampliare le soluzioni".
Sulla "stitichezza" in zona offensiva
Gli esterni attaccano poco la profondità? "Negli spazi che abbiamo dobbiamo cercare degli spazi per liberarci dalle marcature avversarie. Togliendo la partita con il Benevento, poi in stagione non siamo mai andati in vantaggio. Quando vai in vantaggio e trovi gli spazi puoi far male dopo. Ogni avversario ti concede la situazione e una partita differente. Ci sono squadre predisposte in modo diverso, e come tali le affrontiamo. Devi fare entrambe le fasi, questo è certo, se vogliamo proporre un certo tipo di calcio".
Sulla posizione in classifica e la possibilità di recuperare gli infortunati
"Oggi non siamo felici di essere ultimi, certo. Oggi pomeriggio prima dell'amichevole abbiamo parlato con i tifosi, è stato un confronto costruttivo. Quando vivi giornate come quella contro il Latina, è logico che uno per tutto l'amore che ha per la squadra prova paura, timore per le sorti in classifica. I fischi possono anche essere costruttivi, ci fanno ulteriormente rendere conto delle nostre responsabilità. Facciamo questa professione e sappiamo quali sono le situazioni che possiamo affrontare. Per quanto riguarda la condizione fisica, Di Bella, Mazzarani e Dall'Oglio vanno recuperati, vedremo le loro condizioni col tempo".
C'è il rischio che la piazza si disaffezioni al calcio?
"Per avere l'ambiente giusto sono tanti i fattori. Quello che più ti aiuta a coprire certe situazioni è il campo ad aiutare il rapporto con la tifoseria e l'ambiente. Bisogna avere voglia di migliorare da parte di tutti, il rischio di disaffezionarsi dal calcio è diffuso, ci sono tante cose che non vanno in Italia, dagli stadi alla violenza negli stessi, alla crisi che coinvolge tante società. Manca anche la cultura della formazione nei settori giovanili, che devono diventare una risorsa preziosa per le società. Credo che la situazione a livello italiano sia peggiorata tantissimo: ti puoi iscrivere ai campionati, poi hai un sacco di spese da sostenere. Queste difficoltà rischiano di provocare distacco nei tifosi, è normale".
Si è mai trovato in situazioni simili a quella che sta vivendo a Barletta?
"E' già capitato, eravamo sotto in classifica ma producevamo molto poco, ad esempio a Sorrento: quest'anno non mi preoccupo, giochiamo bene e produciamo tanto, abbiamo messo in difficoltà tante formazioni. A noi serve solo trovare la continuità e l'attenzione mentale massimali: credo che questa squadra possa crescere ancora tantissimo. E' logico che nel calcio devi essere bravo a non concedere, devi esserlo a finalizzare".
Su Angeletti
Perchè non è stato convocato contro il Latina e perchè oggi in amichevole ha giocato solo gli ultimi 10 minuti? "Angeletti è nel gruppo, si allena. Cerco giocatori con determinati requisiti. Si sta allenando con noi anche un terzino destro della "Berretti", Lorito, classe 1995. Per me tutti possono farcela, ma devono avere requisiti giusti. Quando si gioca in una piazza bisogna anche essere determinati, avere fame. A me non interessa quel che è successo l'anno scorso, io devo dare a tutti la stessa possibilità di esprimersi sotto l'aspetto umano e anche sotto l'aspetto professionale".
Sui tanti cambi a centrocampo
Non abbiamo ancora dei titolari? "Meduri sta giocando più degli altri, la linea mediana la scelgo in base agli avversari che mi trovo di fronte e alle caratteristiche di cui ho bisogno. A Gubbio ho proposto Piccinni e Meucci perchè loro giocavano con un 4-3-1-2 e bisognava sostenere Ferreira e Barbuti, nel futuro sceglierò in base alla condizione".
Sui tanti legni colpiti
Un palo e due traverse nelle ultime 4 partite? "Non siamo certo fortunati, però ogni squadra la fortuna deve trovarsela".
Come si spiega il calo di Dezi e Ferreira?
"Credo che il loro calo sia più mentale che fisico. Dezi ha enormi qualità, ma deve essere sempre supportato da un grande entusiasmo, e questo dopo Giulianova è il suo primo vero campionato. E' diversa la Lega Pro dalla "Primavera"; per quanto riguarda Ferreira, ha avuto un problema al ginocchio e lo stiamo riportando alla condizione fisica ottimale, alla pari di altri come Barbuti e De Leidi".
Sulla trasferta di Frosinone
"Stiamo preparando con grande tranquillità, la prepareremo a partire da domenica pomeriggio, ma siamo positivi. Siamo mentalmente allenati ad affrontare queste partite. Mazzarani recupera e sarà sicuramente a disposizione. Castellani ha avuto difficoltà iniziali nella preparazione, nei tempi e anche nel modo di giocare. Ora sta crescendo tantissimo, e domenica a Gubbio era uno dei candidati ad entrare negli ultimi 30 minuti, poi abbiamo avuto difficoltà sia con Ferreira che con Calapai".
(Twitter: @GuerraLuca88)