Barletta Calcio, il ritorno dell’ex Fabio Lucioni

«A Barletta ho passato un anno stupendo, ma domenica vinciamo noi»

venerdì 13 aprile 2012 11.29
A cura di Enrico Gorgoglione
Roccioso e umile sul rettangolo da gioco, simpatico e mai banale fuori. Il roccioso centrale Fabio Lucioni, 25enne con un passato in biancorosso, attualmente milita nello Spezia, che occupa il secondo posto in classifica. Leader dentro e fuori dallo spogliatoio tanto da meritare la fascia di capitano e la fiducia di compagni e dirigenti, Lucioni in Puglia ha lasciato tanti bei ricordi, e anche un pezzo di cuore. In biancorosso, il "Lucio" ha trascorso una stagione importante, tra alti e bassi, che ha portato in dote una salvezza tanto meritata quanto sudata. Raggiunto telefonicamente dalla redazione di Barlettalife nell'immediata vigilia del big match della trentunesima giornata tra Barletta e Spezia, Lucioni si confessa ai nostri microfoni tra presente e passato, lasciando spazio anche ai ricordi e ad un'analisi lucida di un campionato quanto mai difficile ed equilibrato.

Lucioni, tra 3 giorni tornerai al "Puttilli" per la prima volta da avversario. Come vivrai il ritorno nella Città della Disfida?
«Sarà sicuramente una bella emozione. Ho passato un anno stupendo tra alti e bassi calcistici, però non posso che avere un bellissimo ricordo di quello stadio, di quella città, di quei colori…»

Molti ad inizio stagione ritenevano il match Barletta-Spezia decisiva per la testa della classifica. Ora voi e biancorossi lottate per le posizioni alte. Cosa non è andato bene?
«Abbiamo trovato entrambe delle difficoltà nell'affrontare un campionato difficile e molto equilibrato. Perché comunque anche noi e la Cremonese con le squadre che abbiamo, abbiamo raccolto molto meno di quanto ci aspettavamo. Però domenica si affronteranno due squadre sulla carta importanti per questa categoria che forse va stretta ad entrambe le squadre».

Che ricordi hai del tuo periodo in biancorosso?
«A livello calcistico ci sono stati periodi buoni e meno buoni. Siamo stati anche ultimi in classifica, poi però siamo stati bravi a rilanciarci. Poi abbiamo raggiunto una salvezza importante e siamo stati bravi a centrarla anche con qualche giornata d'anticipo».

Chi temi maggiormente dei tuoi avversari di domenica?
«La squadra di domenica è tutto un complesso di giocatori: hanno delle individualità importanti che scenderanno in campo per metterci in difficoltà. C'è da temere la squadra nel suo complesso».

Per te un campionato di vertice, sempre tra gli undici titolari nonostante l'avvicendamento in panchina. Poi negli ultimi match non hai giocato tantissimo. Scelta tecnica oppure hai affrontato qualche problema di natura fisica?
«È stata una scelta del mister che mi ha fatto sempre giocare tra campionato e coppa. Poi magari nell'ultimo periodo il mister mi ha visto un po' più stanco e ha pensato di farmi riposare. Comunque penso che, avendo un organico importante di 28 giocatori, tutti accettiamo, ed io in particolar modo, le scelte che si fanno domenica dopo domenica».

Pensi che i biancorossi abbiano risalito la china con l'arrivo di Di Costanzo? Cosa pensi dell'avvicendamento in panchina tra Cari e l'ex tecnico di Messina?
«Di Costanzo non lo conosco personalmente e di conseguenza non posso giudicare il suo operato. Però, l'anno scorso con l'arrivo di mister Cari abbiamo fatto molto bene. Quest'anno ha avuto delle difficoltà come tutti, però purtroppo nel calcio quando la squadra non vince il primo a pagare è l'allenatore. È stato lui a pagare, però penso che Cari sia un allenatore preparato che può stare in una squadra importante»

Volendo fare un pronostico, come finirà secondo te Barletta-Spezia? E dove vi troverete a fine stagione?
«Il campionato volge quasi al termine, mancano 4 partite. Io mi auguro che loro raggiungano il traguardo playoff e che noi riusciamo a scalzare il Trapani dalla testa della classifica. In ogni caso, i pronostici preferirei lasciarli ad altri. Spero di giocare domenica e spero, purtroppo per voi, che riusciamo a portare a casa i 3 punti, magari tornando al gol visto che quest'anno ne ho fatto soltanto uno (sorride ndr). In ogni caso, l'esultanza per il risultato (o per l'eventuale gol) rimarrà dentro di me».

A prescindere dall'esito della partita, quanto credi possa influire il pubblico del "Puttilli", che non più tardi di mercoledì scorso ha dato una mano enorme alla squadra a risalire dallo 0-2 pervenendo ad una vittoria che abbiamo definito "pazza".
«L'abbiamo sempre detto, anche l'anno scorso. Il pubblico di Barletta è importante e non molla mai. È stato sempre considerato il dodicesimo uomo in campo e darà loro una grande spinta. D'altro canto, lo Spezia è una squadra di giocatori esperti e non ci faremo condizionare dal tifo sugli spalti. Siamo abituati a giocare con un grande pubblico sugli spalti. Qui al "Picco" siamo sempre molto seguiti, lo stadio è sempre stato pieno. Siamo ben felici di avere questo pubblico e attendo di riabbracciare il tifo biancorosso».

Ti chiedo un saluto per i lettori di Barlettalife e per la tifoseria biancorossa.
«Saluto tutti, ci vediamo domenica allo stadio!»