Barletta Calcio, il punto dopo la sconfitta con la Virtus Lanciano

Un piccolo passo indietro dopo la serie utile

lunedì 6 dicembre 2010 20.36
A cura di Luca Guerra
Ripartire subito. Questo il diktat del Barletta Calcio che contro la Virtus Lanciano ha visto interrompersi la marcia positiva che durava da sette turni. Il day-after non ha placato gli animi in casa biancorossa, per lo 0-2 subito per mano dei frentani che non rende giustizia ai ragazzi di Sciannimanico, che hanno tenuto il campo pagando dazio a due disattenzioni difensive; sul primo gol degli abruzzesi resta inoltre il dubbio per la presunta carica del centravanti Di Gennaro su Di Masi, anche se le immagini televisive sembrano scagionare l'arbitro Manganiello colpevole comunque di diversi errori nell'arco della gara.

Un passo indietro sul piano del risultato ma non del gioco per i biancorossi, attesi ora dalla complicata trasferta sul terreno dell'Atletico Roma. E' necessario tornare a fare punti per allontanare lo spettro dell'ultima posizione, tornato prepotentemente in auge dopo il successo della Cavese contro l'Andria, che ha portato i campani a quota 14. Della prestazione di ieri si possono comunque trarre considerazioni positive, in particolare per l'intensità di gioco messa in mostra nella prima frazione; note di merito alle quali fanno da contraltare alcune pecche evidenziate dai biancorossi, in particolare in fase offensiva:

I PIU':

Grinta e intensità contro una "grande"
Partenza a ritmi altissimi quella proposta dai barlettani, che hanno provato ad attaccare le fasce avversarie con le avanzate di un eccellente Galeoto e un buon Frezza, abili a dare manforte a Bellomo e Simoncelli, compensando la minore forza fisica in possesso rispetto ai frentani. Intensità di gioco che non è diminuita neppure dopo la "mazzata" psicologica della prima rete della Virtus Lanciano.

I ragazzi hanno personalità
In assenza di Rajcic e con un D'Allocco appannato, è toccato ai "giovani vecchi" Bellomo, Menicozzo e Simoncelli prendere in mano la squadra. Nella ripresa tantissimi palloni giocati dal baby di Bari Vecchia, spesso male sfruttati dai suoi compagni di squadra, e da Daniele Simoncelli, tanto reattivo e volenteroso quanto (ahinoi…) impreciso sottoporta. Gran carattere quello dimostrato per l'ennesima volta da Michele Menicozzo, che ha cercato sino all'ultimo secondo di non dare respiro all'esperto D'Aversa in mezzo al campo.

I MENO:

Il fattore "M"
"M" come Manganiello e Margiotta, i maggiori indiziati per la sconfitta di ieri. L'arbitro di Pinerolo ha mostrato in diverse occasioni un occhio di riguardo nei confronti degli ospiti, tra i quali vi erano diversi giocatori di provata esperienza e notevole caratura, il che ha forse condizionato la direzione di gara. Già detto della presunta irregolarità sul vantaggio della Virtus Lanciano, in particolare il Barletta ha contestato l'iniqua distribuzione dei cartellini durante la gara.

Parleremmo di un'altra partita se Massimo Margiotta avesse realizzato almeno una delle occasioni capitate sui suoi piedi nell'arco della gara: oltre alla scarsa vena sottoporta, il "puntero" ha proposto l'ennesima prestazione insufficiente in stagione, dimostrando di essere in difficoltà dal punto di vista tecnico-tattico e psicologico. A conferma dell'insofferenza del pubblico nei confronti dell'abulico centravanti biancorosso, i copiosi fischi e cori di tutto lo stadio al suo indirizzo al momento della sostituzione con Caccavallo, giunta quasi su richiesta del pubblico. Meglio Henri Shiba: nella mezzora scarsa in cui è stato impiegato, l'attaccante albanese ha messo in mostra voglia di giocare e reattività. Forse è matura l'idea di avvicendare i due, in attesa del rientro di Saveriano Infantino. Come il mister biancorosso Sciannimanico ben saprà, "perseverare è umano, errare è diabolico…"

Qualche buco di troppo in difesa
Dopo i tanti encomi giunti nelle ultime settimane, con una sola rete al passivo nelle ultime cinque partite, la difesa biancorossa ha mostrato un chiaro passo indietro nella partita di ieri: ha pesato l'assenza di Michele Ischia, una sicurezza nell'ultimo mese, e capitan Anselmi non ha sciorinato la consueta prestazione di valore. In difficoltà contro il gioco fisico di Di Gennaro e i tagli rapidi di Turchi e Zeytulaev, la retroguardia del Barletta non ha dato quella sensazione di invalicabilità delle ultime settimane.

Senza Rajcic va via la luce
L'assenza del croato per squalifica si è fatta sentire. In rosa non esiste un suo sostituto naturale, D'Allocco è più mobile ma dotato di minore fisico e qualità, Cristian Agnelli ha dimostrato di patire la pressione del pubblico nelle partite casalinghe. Ne deriva che senza Rajcic la manovra biancorossa perde fluidità, costringendo Bellomo e Simoncelli a un lavoro supplementare che ne ha penalizzato la lucidità in zona-gol.

La sconfitta di ieri potrebbe essere una battuta d'arresto estemporanea; domani è fissata la ripresa degli allenamenti in casa biancorossa. Sabato si torna in campo sul terreno del "Flaminio" contro il quotato Atletico Roma.