Barletta Calcio, il punto dopo il pareggio contro il Taranto
Prestazione in chiaroscuro per gli uomini di Cari
martedì 22 marzo 2011
08.00
La settimana iniziata appena ieri è per il Barletta quella a cavallo tra due derby casalinghi di fondamentale importanza per raggiungere il tanto agognato obiettivo salvezza. Mandato in archivio il primo scontro contro il Taranto gli uomini di Cari da oggi ricominciano le sedute in allenamento in vista del match contro l'Andria. Una partita, quella disputata contro gli jonici, che ha fatto registrare un pareggio a reti inviolate dal sapore interlocutorio, senza troppi spunti di riflessione.
I MENO
Gioco, in casa latita la brillantezza
Di certo i frequenti sbadigli sugli spalti del Puttilli sono stati sinonimo di scarsa spettacolarità nel gioco. Se da un lato un remissivo Taranto - raramente spavaldo fuori dalle mura amiche in questa stagione - ha legittimato la sua prova difensiva ai fini di un pareggio comunque utile per la classifica, dall'altro il Barletta trova poche giustificazioni per motivare un andamento di gara così piatto e sterile sotto porta. Pare abbastanza evidente il fatto che i biancorossi non mostrino certo una condizione fisica invidiabile, cosa che aggrava inevitabilmente la mancanza di brillantezza in fase di costruzione della manovra di gioco e che contribuisce a bloccare ulteriormente i match casalinghi, ancor più di quanto non siano riusciti gli avversari nel corso di questa stagione. Se si eccettua la prova con il Cosenza (ormai risalente a troppi mesi addietro) si può dire che mai il Barletta abbia sciorinato un calcio piacevole davanti al proprio pubblico, vuoi per le condizioni del campo di gioco, vuoi per l'atteggiamento difensivo degli avversari. Un problema atavico che si trascina da un po' troppo tempo a questa parte e che rischia di disaffezionare il pubblico.
Rajcic e Bellomo, momento no
E probabilmente non è un caso che l'involuzione nel gioco coincida con la parabola discendente di due giocatori rivelatisi fondamentali nel girone di andata: Rajcic e Bellomo. Per i due ex Bari il momento non è certo positivo: mancano gli spunti specie in fase offensiva per loro che spesso creavano la superiorità numerica con i loro dribbling. Un gioco di rottura che può tornare molto utile nelle partite in casa ma che si è man mano perso a favore di quello che sembra un gioco testardo e individualista.
I PIU'
Zappacosta giganteggia in mediana
Ma per fortuna non sono solo le tinte fosche a caratterizzare il quadro attuale della squadra biancorossa. Positiva la prova di Zappacosta: gran ruba palloni davanti alla difesa e ottimo anche nell'impostare la manovra in ripartenza. Per il centrocampista centrale giunto nella finestra invernale di calciomercato si tratta di un'ulteriore conferma giunta dopo le altre ottime prestazioni sulla linea mediana. Prestazioni che gli sono valse un posto da titolare fisso nell'undici di Marco Cari e che difatti legittimano quanto di buono di lui si era parlato al Pescara. Sicuramente una pedina di valore su cui puntare anche nell'ottica della prossima stagione.
Lucioni-Ischia, coppia d'acciaio in difesa
Tre gol subiti nelle ultime cinque gare. Sono i numeri a testimoniare in maniera diretta quanto valga la coppia di centrali Lucioni-Ischia in termini di solidità difensiva. Non è peregrino considerarla forse una tra le migliori di tutto il girone. Assolutamente tra i migliori anche domenica scorsa, grazie a una prestazione impeccabile fatta di anticipi sistematici e salvataggi determinanti in piena area di rigore. Nonostante i quasi dieci anni di età di differenza tra i due l'intesa appare ben collaudata, ben lontani appaiono le incertezze difensive di inizio stagione e il deludente rendimento dell'ormai ex Anselmi. Una base solida sulla quale poter fare affidamento in vista delle prossime gare.
Sfruttare il doppio turno casalingo risulta per ora un obiettivo che passa inevitabilmente dalla prossima gara contro l'Andria. Una squadra in evidente crisi di gioco e risultati e che ha solo ieri sollevato mister Papagni dall'incarico. Approfittare delle difficoltà altrui sarà quanto mai opportuno in un momento così delicato della stagione, con buona pace per il grande gemellaggio tra tifoserie, splendido sugli spalti ma recentemente deleterio per il campo di gioco.
Marco Bruno
I MENO
Gioco, in casa latita la brillantezza
Di certo i frequenti sbadigli sugli spalti del Puttilli sono stati sinonimo di scarsa spettacolarità nel gioco. Se da un lato un remissivo Taranto - raramente spavaldo fuori dalle mura amiche in questa stagione - ha legittimato la sua prova difensiva ai fini di un pareggio comunque utile per la classifica, dall'altro il Barletta trova poche giustificazioni per motivare un andamento di gara così piatto e sterile sotto porta. Pare abbastanza evidente il fatto che i biancorossi non mostrino certo una condizione fisica invidiabile, cosa che aggrava inevitabilmente la mancanza di brillantezza in fase di costruzione della manovra di gioco e che contribuisce a bloccare ulteriormente i match casalinghi, ancor più di quanto non siano riusciti gli avversari nel corso di questa stagione. Se si eccettua la prova con il Cosenza (ormai risalente a troppi mesi addietro) si può dire che mai il Barletta abbia sciorinato un calcio piacevole davanti al proprio pubblico, vuoi per le condizioni del campo di gioco, vuoi per l'atteggiamento difensivo degli avversari. Un problema atavico che si trascina da un po' troppo tempo a questa parte e che rischia di disaffezionare il pubblico.
Rajcic e Bellomo, momento no
E probabilmente non è un caso che l'involuzione nel gioco coincida con la parabola discendente di due giocatori rivelatisi fondamentali nel girone di andata: Rajcic e Bellomo. Per i due ex Bari il momento non è certo positivo: mancano gli spunti specie in fase offensiva per loro che spesso creavano la superiorità numerica con i loro dribbling. Un gioco di rottura che può tornare molto utile nelle partite in casa ma che si è man mano perso a favore di quello che sembra un gioco testardo e individualista.
I PIU'
Zappacosta giganteggia in mediana
Ma per fortuna non sono solo le tinte fosche a caratterizzare il quadro attuale della squadra biancorossa. Positiva la prova di Zappacosta: gran ruba palloni davanti alla difesa e ottimo anche nell'impostare la manovra in ripartenza. Per il centrocampista centrale giunto nella finestra invernale di calciomercato si tratta di un'ulteriore conferma giunta dopo le altre ottime prestazioni sulla linea mediana. Prestazioni che gli sono valse un posto da titolare fisso nell'undici di Marco Cari e che difatti legittimano quanto di buono di lui si era parlato al Pescara. Sicuramente una pedina di valore su cui puntare anche nell'ottica della prossima stagione.
Lucioni-Ischia, coppia d'acciaio in difesa
Tre gol subiti nelle ultime cinque gare. Sono i numeri a testimoniare in maniera diretta quanto valga la coppia di centrali Lucioni-Ischia in termini di solidità difensiva. Non è peregrino considerarla forse una tra le migliori di tutto il girone. Assolutamente tra i migliori anche domenica scorsa, grazie a una prestazione impeccabile fatta di anticipi sistematici e salvataggi determinanti in piena area di rigore. Nonostante i quasi dieci anni di età di differenza tra i due l'intesa appare ben collaudata, ben lontani appaiono le incertezze difensive di inizio stagione e il deludente rendimento dell'ormai ex Anselmi. Una base solida sulla quale poter fare affidamento in vista delle prossime gare.
Sfruttare il doppio turno casalingo risulta per ora un obiettivo che passa inevitabilmente dalla prossima gara contro l'Andria. Una squadra in evidente crisi di gioco e risultati e che ha solo ieri sollevato mister Papagni dall'incarico. Approfittare delle difficoltà altrui sarà quanto mai opportuno in un momento così delicato della stagione, con buona pace per il grande gemellaggio tra tifoserie, splendido sugli spalti ma recentemente deleterio per il campo di gioco.
Marco Bruno