Barletta Calcio, il bilancio di fine stagione con mister Gaetano De Florio

L'allenatore della "Berretti" ai nostri microfoni

venerdì 4 maggio 2012
A cura di Luca Guerra
E' andato in cantiere un anno di lenta crescita, non tanto in quanto a risultati quanto a progetto che va avanti, con ragazzi delle fasce d'età minori in campo contro avversari maggiormente rodati, l'anno sportivo 2011/2012 del settore giovanile biancorosso, che ha visto in campo i ragazzi della formazione "Berretti", quelli degli "Allievi nazionali" e i rappresentanti dei "Giovanissimi Nazionali". I più grandi tra i giovani virgulti in casacca biancorossa, i calciatori della formazione "Berretti" allenata da mister Gaetano De Florio, hanno chiuso il proprio cammino nel girone E della competizione in ottava posizione, con 35 punti all'attivo, frutto di 9 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte in 26 partite, raccogliendo diversi apprezzamenti da parte degli addetti ai lavori, per una formazione che ha ben figurato sul campo pur senza raccogliere risultati favorevoli in tutte le occasioni: del lavoro con i ragazzi classe 1993 e 1994, della crescita del ruolo dell'educatore sportivo e degli obiettivi tecnici e societari per il futuro abbiamo parlato con mister De Florio.

Mister De Florio, a pochi giorni dal termine del campionato nazionale "Dante Berretti" che bilancio tracciamo?
«Diciamo che abbiamo compiuto passi importanti. Avevamo già cominciato nella scorsa stagione a impostare un discorso di prospettiva nel Settore Giovanile, e posso dire con certezza che abbiamo fatto progressi di rilievo concertati con la società. Siamo a un buon punto, se ci sarà l'opportunità nella prossima stagione con le nostre tre formazioni giovanili (Berretti, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali, ndr) potremo toglierci diverse soddisfazioni».

Siete stati sul punto di guardare anche alle piazze valide per le fasi finali: i cali che avete accusato sono stati dovuti alla mancanza di esperienza o sono stati semplicemente fisiologici?
«Abbiamo sicuramente pagato lo scotto per la categoria: abbiamo impostato d'altronde un discorso sulla prima fascia d'età, però nel corso del campionato ci siamo presi tante rivincite, anche contro società importanti».

Diversi ragazzi si sono allenati anche con la Prima Squadra: già Palmitessa e Ferrara esordirono con Cari in Coppa Italia Lega Pro, se la situazione di classifica oggi fosse stata ben definita avremmo visto altri "lanci"?
«Sicuramente sì. Già il fatto che qualcuno però sia stato convocato in Prima Squadra, è il frutto di un lavoro compiuto già dall'anno scorso con il direttore Pistillo. Credo che l'anno prossimo qualcuno entrerà nell'orbita dei "pro"».

Qual è la partita che le è piaciuta maggiormente nel torneo?
«Strano ma vero, una di quelle che non abbiamo vinto: penso alla sconfitta con l'Avellino, o al pari di Latina, o ancora al ko di Frosinone, dove abbiamo perso 2-1 pur dominando sul piano del gioco. Penso che le 8 partite che abbiamo perso non ci hanno mai visto ko sul piano del risultato, e questo ci basta: abbiamo sempre offerto un calcio di buon livello, perciò ritengo che questo sia più importante di un fattore numerico fine a sé stesso».

Luca Guerra intervista Gaetano De Florio © Enrico Gorgoglione
Il match che vorrebbe rigiocare?
«Senza ombra di dubbio l'esordio interno contro il Frosinone, quando uscimmo sconfitti dal "Manzi-Chiapulin" per 8-2, e finimmo la partita con tre espulsi. La partita fu condizionata anche dalle espulsioni e in particolare dall'esordio in categoria, tanto che nella gara di ritorno lo stesso allenatore ciociaro Stellone e il loro responsabile del settore giovanile si congratularono con noi per il modo in cui li avevamo affrontati».

Da allenatore ed educatore di giovani, che idea si è fatto del caso Rossi-Ljajic ? Secondo lei, una reazione così forte può essere comprensibile?
« A volte capita che un allenatore dalla panchina possa perdere la pazienza; da qui ad alzare le mani ne passa. Può succedere in uno spogliatoio, dove le cose restano lì, però farlo davanti a migliaia di persone allo stadio e milioni di persone in tv lo reputo davvero diseducativo».

Torniamo alla "Berretti": state proseguendo gli allenamenti. Sono previsti altri stages di selezione?
«Adesso stiamo lavorando colmi di speranze per la Prima Squadra; se arrivassero i playoff, i ragazzi devono essere pronti per una eventuale chiamata. Mercoledì prossimo, 9 maggio, al "Cosimo Puttilli" saremo protagonisti di un'amichevole contro la squadra Nuove Frontiere, un test importante contro una squadra che ha i crismi del professionismo. Ci alleneremo fino a fine maggio, e appena il direttore Pistillo sarà libero, spero il più tardi possibile (ride, ndr) organizzeremo altri incontri con ragazzi per delle selezioni per il settore giovanile».

Ultima domanda su un futuro più lontano: la società ha già manifestatamente dichiarato l'intenzione di promuovere qualche ragazzo in Prima Squadra nella prossima stagione?
«Con la società e il direttore ci confrontiamo quasi quotidianamente; riteniamo che in rosa ci siano almeno un paio di elementi di pieno interesse, in odore di Prima Squadra. Potrebbero partire in ritiro, ma per concretizzare il tutto servirà un po' di tempo. Speriamo possa accadere».
(Twitter: @GuerraLuca88)