Barletta-Bisceglie, nessuna conseguenza per i tifosi aggrediti

Il diesse neroazzurro De Santis «Basta violenza»

mercoledì 2 settembre 2015 6.16
A cura di Enrico Gorgoglione
«È naturale la rivalità tra due tifoserie ma queste non deve mai sfociare nella violenza. Riportare alla luce astio e rancore del passato non serve a niente, a maggior ragione quando si colpiscono ragazzi che all'epoca di questi episodi erano appena nati. Per fortuna i ragazzi aggrediti stanno bene ed è la cosa che più ci interessa». Parole ed opere del direttore sportivo del Bisceglie Vincenzo De Santis, che stigmatizza l'episodio verificatosi ormai quattro giorni orsono presso lo stadio "Manzi-Chiapulin" a pochi istanti dall'inizio del match amichevole tra il Barletta e i neroazzurri.

La presenza di alcuni tifosi ospiti aveva suscitato il desiderio di vendicare alcune vecchie scaramucce, come sottolinea lo stesso De Santis, ma è indubbio che tali episodi fanno male al calcio, e certamente non aiutano in un momento particolarmente delicato in cui il Barletta è già diventata nobile professionista "decaduta", in cui il sodalizio biancorosso, prossimo a celebrare il centenario, ha lasciato l'olimpo del professionismo ma vuole tornarci il prima possibile. Non sono certo episodi di tensione a spianare la strada al club biancorosso: né è consapevole proprio il diesse De Santis, che torna sull'episodio per condannare il gesto degli aggressori: «Per qualche facinoroso che rovina l'ambiente non può e non deve pagare l'intera tifoseria barlettana. Questi episodi non aiutano la neonata società a costruire un progetto che vuole riportare il club biancorosso nelle categorie di competenza». È ora di dire basta, dunque, alla violenza associata al calcio, e di cancellare con un colpo netto di spugna un episodio che macchia inutilmente la tifoseria di Barletta.