Barletta all’ultimo respiro in un infuocato derby dell’Ofanto
I biancorossi di Farina soffrono ma battono per 2-1 l’Audace che contesta l’arbitraggio
domenica 25 aprile 2021
21.48
Che Barletta 1922-Audace sarebbe stata una gara tesa era ampiamente prevedibile visti tanti spunti di interesse che trascinava con se quest'atteso confronto: dal trasferimento in quel di Trinitapoli dell'ex compagine di Beppe Iannone, alle rinnovate ambizioni del neo presidente Dibenedetto, dal voler vendicare il pesante 0-4 nel derby di Coppa Italia (anche se con nuovi protagonisti), fino alla presenza in panchina dell'ex mister Franco Cinque, che a Barletta ha lasciato ricordi tutt'altro che indimenticabili.
Tutte queste premesse rendono la soffertissima, ma meritata vittoria per 2-1 del Barletta 1922 nel "derby dell'Ofanto", un passaggio di vitale importanza per gli uomini di Farina nella corsa verso la Serie D, visto il concomitante successo del Manfredonia sull'Ortanova e il pareggio a reti inviolate fra Corato e Vigor Trani. I tre punti ottenuti contro l'ostica Audace permettono così ai biancorossi (che hanno disputato una partita in meno rispetto ai biancoazzurri sipontini e ai neroverdi federiciani) di restare in scia alla vetta, in attesa dei due scontri diretti programmati proprio per gli ultimi due turni della stagione regolare.
Ma veniamo agli spunti di cronaca. Parte decisamente meglio la squadra di mister Farina che in più di un'occasione mette in serissima difficoltà la retroguardia casalina grazie a un famelico pressing portato avanti dal reparto offensivo. E proprio dalla pressione alta degli avanti biancorossi scaturisce al 12' il gol del vantaggio Barlettano. Morra ruba palla a Pipoli e tocca per Di Rito che non può fare altro che depositare in rete alle spalle dell'incolpevole Tricarico.
Il gol del centravanti rosarino sembra il prologo dell'ennesima festa del gol biancorossa, ed invece è la sberla che sveglia l'Audace che inizia subito a farsi minacciosa dalle parti di Lovecchio. Tanto che al 15', gli uomini di Cinque pervengono al pareggio grazie a Dinielli, che con una grande inzuccata da calcio d'angolo sorprende la retroguardia barlettana e fa secco Lovecchio.
Subito il gol del pari, il Barletta fatica a riorganizzarsi subendo non di rado le insidiose ripartenze ospiti. Tuttavia è dei padroni di casa la più grossa occasione per chiudere in vantaggio il primo tempo. Varsi, dopo l'ennesima fuga sulla destra mette al centro rasoterra per Quarta, che da posizione favorevole cicca una facile conclusione. Si va così alo riposo sul punteggio di 1-1.
La seconda frazione inizia con una grande occasione per il Barletta (che nel frattempo ha sostituito Ianniciello e Gasbarre, con Telera e Marangi): gran sinistro di Bonasìa dal limite, Tricarico respinge corto e Di Rito, da due passi, spara incredibilmente alto. Ma l'Audace non sta certo a guardare e al 70' va vicinissima alla rete del vantaggio, quando lo sgusciante Agodirin vince un contrasto con Bonasìa e dalla linea di fondo mette al centro un pallone che picchia su di un incerto Lovecchio e colpisce la traversa.
Scongiurata la beffa il Barletta si getta in avanti alla ricerca del gol della vittoria che fallisce incredibilmente in tre occasioni: la prima con Varsi, che su imbeccata di Bonasìa sorprende alle spalle Greco ma manda di testa al lato; la seconda con Di Rito, che sempre di testa da centro area manda alto di poco; la terza, e più clamorosa, con Morra che in spaccata anticipa l'uscita di Tricarico ma la palla colpisce la traversa e viene allontanata da un difensore.
La gara si decide al 91': Di Rito in area viene contrastato da terra Fiore, l'arbitro Colella di Rimini vede un fallo di mano del classe 2001 dell'Audace e fischia un calcio di rigore molto contestato dalla compagine casalina. Dal dischetto Morra non sbaglia e regala al Barletta 1922 tre punti tanto sofferti quanto meritati contro un degnissimo avversario.
L'episodio del discusso penalty scatena del finale una mezza rissa che l'arbitro fatica a sedare. Il signor Colella di Rimini riesce alla fine a placare i bollenti spiriti mandando anzi tempo negli spogliatoi Dinielli per l'Audace e il neo entrato Milella del Barletta.
Finisce così tra le polemiche il derby dell'Ofanto.
Tutte queste premesse rendono la soffertissima, ma meritata vittoria per 2-1 del Barletta 1922 nel "derby dell'Ofanto", un passaggio di vitale importanza per gli uomini di Farina nella corsa verso la Serie D, visto il concomitante successo del Manfredonia sull'Ortanova e il pareggio a reti inviolate fra Corato e Vigor Trani. I tre punti ottenuti contro l'ostica Audace permettono così ai biancorossi (che hanno disputato una partita in meno rispetto ai biancoazzurri sipontini e ai neroverdi federiciani) di restare in scia alla vetta, in attesa dei due scontri diretti programmati proprio per gli ultimi due turni della stagione regolare.
Ma veniamo agli spunti di cronaca. Parte decisamente meglio la squadra di mister Farina che in più di un'occasione mette in serissima difficoltà la retroguardia casalina grazie a un famelico pressing portato avanti dal reparto offensivo. E proprio dalla pressione alta degli avanti biancorossi scaturisce al 12' il gol del vantaggio Barlettano. Morra ruba palla a Pipoli e tocca per Di Rito che non può fare altro che depositare in rete alle spalle dell'incolpevole Tricarico.
Il gol del centravanti rosarino sembra il prologo dell'ennesima festa del gol biancorossa, ed invece è la sberla che sveglia l'Audace che inizia subito a farsi minacciosa dalle parti di Lovecchio. Tanto che al 15', gli uomini di Cinque pervengono al pareggio grazie a Dinielli, che con una grande inzuccata da calcio d'angolo sorprende la retroguardia barlettana e fa secco Lovecchio.
Subito il gol del pari, il Barletta fatica a riorganizzarsi subendo non di rado le insidiose ripartenze ospiti. Tuttavia è dei padroni di casa la più grossa occasione per chiudere in vantaggio il primo tempo. Varsi, dopo l'ennesima fuga sulla destra mette al centro rasoterra per Quarta, che da posizione favorevole cicca una facile conclusione. Si va così alo riposo sul punteggio di 1-1.
La seconda frazione inizia con una grande occasione per il Barletta (che nel frattempo ha sostituito Ianniciello e Gasbarre, con Telera e Marangi): gran sinistro di Bonasìa dal limite, Tricarico respinge corto e Di Rito, da due passi, spara incredibilmente alto. Ma l'Audace non sta certo a guardare e al 70' va vicinissima alla rete del vantaggio, quando lo sgusciante Agodirin vince un contrasto con Bonasìa e dalla linea di fondo mette al centro un pallone che picchia su di un incerto Lovecchio e colpisce la traversa.
Scongiurata la beffa il Barletta si getta in avanti alla ricerca del gol della vittoria che fallisce incredibilmente in tre occasioni: la prima con Varsi, che su imbeccata di Bonasìa sorprende alle spalle Greco ma manda di testa al lato; la seconda con Di Rito, che sempre di testa da centro area manda alto di poco; la terza, e più clamorosa, con Morra che in spaccata anticipa l'uscita di Tricarico ma la palla colpisce la traversa e viene allontanata da un difensore.
La gara si decide al 91': Di Rito in area viene contrastato da terra Fiore, l'arbitro Colella di Rimini vede un fallo di mano del classe 2001 dell'Audace e fischia un calcio di rigore molto contestato dalla compagine casalina. Dal dischetto Morra non sbaglia e regala al Barletta 1922 tre punti tanto sofferti quanto meritati contro un degnissimo avversario.
L'episodio del discusso penalty scatena del finale una mezza rissa che l'arbitro fatica a sedare. Il signor Colella di Rimini riesce alla fine a placare i bollenti spiriti mandando anzi tempo negli spogliatoi Dinielli per l'Audace e il neo entrato Milella del Barletta.
Finisce così tra le polemiche il derby dell'Ofanto.