Barletta, adesso non fermarti

Biancorossi attesi domani da una partita chiave in casa della Gelbison

sabato 24 febbraio 2024 18.02
A cura di Cosimo Campanella
Finalmente una vigilia di campionato un po' più serena in casa Barletta dopo ben undici sabati consecutivi trascorsi da squadra, società e ambiente più o meno con lo stesso stato d'animo di un condannato a morte.

Guai però ad abbassare la guardia proprio adesso, anche perché i ragazzi di mister Salvatore Ciullo andranno ad affrontare una squadra, la Gelbison, che nonostante quasi metà rosa dello scorso anno si fosse trasferita in massa al Crotone, era pronosticata in estate tra le papabili protagoniste del campionato e che invece, causa rendimento troppo altalenante, è lì a trenta punti, nella zona "né carne né pesce" della classifica.

A dare ulteriore motivazione al Barletta potrebbe esserci inoltre il ricordo del match di andata letteralmente dominato dai biancorossi dell'allora mister Ginestra, ma terminato con un più che bugiardo punteggio di zero a zero.

E poi, come da titolo, sarebbe quasi delittuoso fermarsi adesso che la squadra sembra aver riacceso il motore, come testimoniato dalla più che convincente vittoria contro il Matera che non è stata e non deve essere un episodio isolato.

Del resto anche nei momenti peggiori di questi mesi, quando l'unico motivo di svago per i tifosi biancorossi erano le conferenze stampa e la soap opera in stile "Beautiful" messa in scena da aspiranti venditori e aspiranti compratori dell'ASD Barletta 1922, abbiamo più volte sostenuto che quella ora guidata da Ciullo non è certo una corazzata, ma al contempo siamo più che sicuri che il Barletta edizione 2023/2024 tutto è fuorché una squadra da zona play out.

Certo, in questi mesi, i nefasti e anche un tantino superficiali paragoni con l'Afragolese dello scorso anno (causa "docente di italiano" in comune) si sono sprecati. Tuttavia il Barletta può contare sul costante ed encomiabile appoggio del pubblico, a differenza dei rossoblu campani che lo scorso anno vagavano per l'hinterland napoletano alla ricerca di una qualsivoglia parvenza di stadio dove poter disputare le proprie partite interne. E poi, ripetiamo, a differenza di quella Afragolese, il Barletta attuale può contare su elementi sicuramente di buona caratura per poter quanto prima assicurarsi la permanenza in Serie D.

Poi, si spera, una volta fatto questo, sarebbe anche ora di chiudere una volta per tutte quella ormai stucchevole versione tutta barlettana del "pomeriggio con sentimento" che, Lotito o non Lotito, è diventata la questione societaria.