Barletta 1922, tra giostre e fuochi d'artificio
Nei giorni della festa Patronale cresce l'attesa per i primi colpi di mercato
domenica 9 luglio 2023
Più vorticoso di un giro sul tagadà o sul Ranger, dal ritmo più incessante del rodeo o delle macchine da scontro: la giostra del mercato in casa biancorossa è accesa e viaggia a ritmi incessanti tra nomi e rumors più o meno certi, il tutto in attesa dei fuochi d'artificio.
UN BARLETTA TUTTO NUOVO
Già, i fuochi d'artificio. Quelli dedicati alla Madonna dello Sterpeto e a San Ruggero li vedremo (per chi è rimasto a Barletta) questa sera, quelli del mercato li attendiamo per la prossima settimana. Da Burzio e Strambelli, passando per il sogno Vuthaj fino ad arrivare ai fratelli Sorrentino e senza dimenticare Santoro, Dammacco e Palazzo i sette giorni appena trascorsi sono stati caratterizzati da un vero e proprio valzer delle punte che, però, fino a questo momento non ha ancora trovato la sua conclusione. Nel mezzo, è proprio il caso di dirlo, la piazza si è accesa per il possibile arrivo di Domenico Aliperta. L'ex centrocampista della Cavese era stato addirittura avvistato in sede ("je s'cour, cit.) salvo poi scoprirlo in vancaza in Giappone. Galeotta è stata la sua indicazione sul profilo personale di Facebook dove è testualmente riportato "vive a Barletta". Indizio più che concreto, ma non ancora sufficiente per indicare in Aliperta il primo colpo del mercato biancorosso. Bisognerà attendere ancora qualche giorno e avremo le risposte tanto attese.
ADDII AMARI E DISCUSSI
In attesa delle novità, di sicuro, al momento, ci sono solo gli addii di Nicola Loiodice, Riccardo Lattanzio e Carlo Vicedomini. Dell'approdo ad Altamura del numero 10 si è scritto e detto di tutto. Tra chi lo rimpiange e chi lo ritiene una perdita incolmabile resta un dato: non sarà facile sostituire un calciatore che ha messo a disposizione della squadra 11 reti e 8 assist tra campionato e coppa, servirà un giocatore di grosso calibro e crediamo che di questo Mario Dimiccoli, Luigi Pavarese e Ciro Ginestra siano perfettamente consapevoli. Stesso discorso va fatto per Riccardo Lattanzio, anche lui approdato ad Altamura. A volte discusso, il numero 11 andriese ha avuto un rendimento importante con reti spesso bellissime (citofonare Nardò) e ancor più spesso decisive. Capitolo a parte, infine, merita Carlo Vicedomini. Per due anni è stato un punto di riferimento per tutti, con la sua esperienza e vitalità ha trascinato la squadra al triplete prima e al quarto posto in D poi. Partito con attorno a sè grande scetticismo ha saputo rispondere con prestazioni maiuscole. Forse doveva andare così, ma possiamo dirlo, Carlo ha dato tutto e ci mancherà.
LE RISPOSTE CHE SERVONO
La prossima, oltre che quella dei fuochi d'artificio di calciomercato sarà anche la settimana della tanto sospirata conferenza stampa. La società lo ha annunciato con una nota sul proprio profilo Facebook senza però indicare giorno, ora e luogo. Attendiamo le coordinate di quello che sarà il primo incontro con Luigi Pavarese e Ciro Ginestra oltre che la prima occasione per ascoltare il presidente dopo i tanti scossoni che hanno accompagnato l'ultimo mese. L'auspicio è che sia l'inizio di un percorso tutto nuovo fatto di apertura, sorrisi, collaborazione e unidirezionalità. «Vogliamo costruire un Barletta in grado di lottare per tornare in serie C», così affermava Mario Dimiccoli in uno dei suoi comunicati di inizio giugno: da qui si deve ripartire con convinzione.
UN BARLETTA TUTTO NUOVO
Già, i fuochi d'artificio. Quelli dedicati alla Madonna dello Sterpeto e a San Ruggero li vedremo (per chi è rimasto a Barletta) questa sera, quelli del mercato li attendiamo per la prossima settimana. Da Burzio e Strambelli, passando per il sogno Vuthaj fino ad arrivare ai fratelli Sorrentino e senza dimenticare Santoro, Dammacco e Palazzo i sette giorni appena trascorsi sono stati caratterizzati da un vero e proprio valzer delle punte che, però, fino a questo momento non ha ancora trovato la sua conclusione. Nel mezzo, è proprio il caso di dirlo, la piazza si è accesa per il possibile arrivo di Domenico Aliperta. L'ex centrocampista della Cavese era stato addirittura avvistato in sede ("je s'cour, cit.) salvo poi scoprirlo in vancaza in Giappone. Galeotta è stata la sua indicazione sul profilo personale di Facebook dove è testualmente riportato "vive a Barletta". Indizio più che concreto, ma non ancora sufficiente per indicare in Aliperta il primo colpo del mercato biancorosso. Bisognerà attendere ancora qualche giorno e avremo le risposte tanto attese.
ADDII AMARI E DISCUSSI
In attesa delle novità, di sicuro, al momento, ci sono solo gli addii di Nicola Loiodice, Riccardo Lattanzio e Carlo Vicedomini. Dell'approdo ad Altamura del numero 10 si è scritto e detto di tutto. Tra chi lo rimpiange e chi lo ritiene una perdita incolmabile resta un dato: non sarà facile sostituire un calciatore che ha messo a disposizione della squadra 11 reti e 8 assist tra campionato e coppa, servirà un giocatore di grosso calibro e crediamo che di questo Mario Dimiccoli, Luigi Pavarese e Ciro Ginestra siano perfettamente consapevoli. Stesso discorso va fatto per Riccardo Lattanzio, anche lui approdato ad Altamura. A volte discusso, il numero 11 andriese ha avuto un rendimento importante con reti spesso bellissime (citofonare Nardò) e ancor più spesso decisive. Capitolo a parte, infine, merita Carlo Vicedomini. Per due anni è stato un punto di riferimento per tutti, con la sua esperienza e vitalità ha trascinato la squadra al triplete prima e al quarto posto in D poi. Partito con attorno a sè grande scetticismo ha saputo rispondere con prestazioni maiuscole. Forse doveva andare così, ma possiamo dirlo, Carlo ha dato tutto e ci mancherà.
LE RISPOSTE CHE SERVONO
La prossima, oltre che quella dei fuochi d'artificio di calciomercato sarà anche la settimana della tanto sospirata conferenza stampa. La società lo ha annunciato con una nota sul proprio profilo Facebook senza però indicare giorno, ora e luogo. Attendiamo le coordinate di quello che sarà il primo incontro con Luigi Pavarese e Ciro Ginestra oltre che la prima occasione per ascoltare il presidente dopo i tanti scossoni che hanno accompagnato l'ultimo mese. L'auspicio è che sia l'inizio di un percorso tutto nuovo fatto di apertura, sorrisi, collaborazione e unidirezionalità. «Vogliamo costruire un Barletta in grado di lottare per tornare in serie C», così affermava Mario Dimiccoli in uno dei suoi comunicati di inizio giugno: da qui si deve ripartire con convinzione.