Barletta 1922: si può e si deve migliorare, ma la partenza è buona

Bene i primi tre punti, ma la concorrenza c’è, e certi cali di tensione visti a Bisceglie vanno evitati.

lunedì 26 agosto 2024 11.22
A cura di Cosimo Campanella
Prima di entrare in argomento è necessaria una premessa: vista l'indecente e ingiustificabile stagione 2023/24, gli ancora fin troppo parziali cambiamenti in società, e vista soprattutto la sontuosa campagna acquisti con la quale la SSD Barletta 1922 ha allestito una formazione sulla carta almeno da play off di Serie D, (figuriamoci per l'Eccellenza…) quest'anno abbiamo deciso in partenza di definire quest'ennesima avventura del Barletta nella massima categoria regionale nè più nè meno che una fastidiosa parentesi.
Saremo quindi particolarmente esigenti nell'analizzare partita dopo partita quella che sarà la stagione del Barletta edizione 2024/25.

La partenza è stata buona. Al "Di Liddo" di Bisceglie si doveva vincere e si è vinto contro un avversario, l'Unione Calcio, da sempre particolarmente ostico per i biancorossi.

Il successo degli uomini di Pasquale De Candia giunge al termine di un match dove, pur non sempre in modo continuo, fin troppo palese è parsa la differenza di tasso tecnico e di esperienza tra le due squadre in campo. Del resto basta vedere la prestazione di Nicola Strambelli, autore di un gol e di un assist per Turitto, e calciatore di tutt'altra categoria rispetto alla cosiddetta "Premier League" pugliese nonostante i 35 anni. Così come molto positiva è stata la prestazione di elementi come Rotondo e Mariani.
Ma detto del bicchiere mezzo pieno, bisogna anche tener conto del bicchiere mezzo vuoto rappresentato da un finale di primo tempo fin troppo sofferto, con la traversa di Binetti a Staropoli ampiamente battuto, giunta al culmine di una fase nella quale la retroguardia barlettana ha sofferto fin troppo l'intraprendenza dei trequartisti biscegliesi Zinetti e Ziani e il continuo svariare dell'esperto attaccante Amoruso. Tentennamenti che si sono ripresentati a fasi alterne anche nel secondo tempo, con una rete dell'UC Bisceglie annullata per fuorigioco tra le proteste dei ragazzi di mister Monopoli.

Certo si tratta di singoli episodi che possono sempre accadere, ma che una squadra condannata a vincere come il Barletta di quest'anno deve ridurre al minimo, visto il livello della concorrenza sulla carta certamente inferiore, ma tutt'altro che battuto in partenza, come stanno a dimostrare i risultati dagli altri campi che, tanto per cominciare, oltre a quello del Barletta, hanno visto gli esordi brillanti e vittoriosi anche delle altre due retrocesse dalla Serie D: il Bitonto (2-1) a Ginosa; e il Gallipoli che ne ha dati quattro al Brilla Campi.
E poi c'è da tenere in seria considerazione alcuni probabili outsider di questo campionato: il Canosa del DS barlettano Gianco Francavilla che al "San Sabino" ha prevalso per 2-1 (splendido il gol di Solano); la Polimnia dell'ex meteora biancorossa Gennaro Manzari che ha espugnato Molfetta con un pirotecnico 3-2; l'ambizioso Atletico Racale, vittorioso per 2-1 sul campo del Corato.

E a proposito di outsider, la più grossa sorpresa del primo turno del campionato di Eccellenza pugliese è senza dubbio la spettacolare sconfitta per 2-4 del Bisceglie (altra grande favorita del torneo) sul campo del poco citato Manduria, una formazione che, ricordiamo, nella stagione 2022/23 contese la Coppa Italia regionale al Manfredonia di mister De Candia e che per due stagioni ha lottato quasi fino alla fine con Gallipoli e Ugento (poi entrambe promosse in D) per un posto nella finale regionale playoff.
Vittoriosi anche Atletico Acquaviva (1-0 alla Nuova Spinazzola) e Massafra (3-2 all'Arboris Belli).
Unico pari, infine, nel derby salentino tra Novoli e Galatina.