Barletta 1922, l'inizio di una nuova era
Pavarese e Ginestra al lavoro per costruire la squadra del 2023-2024
domenica 2 luglio 2023
Era l'estate 2019 quando con la sua hit "L'inizio di una nuova era" Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, faceva ballare Barletta nella prima edizione del Jova Beach Party: quattro anni dopo è la Barletta calcistica a vivere l'inizio della sua nuova era.
DAL REGNO DI NAPOLI CON FURORE, LUIGI PAVARESE
I suoi presidenti di riferimento sono don Antonio Sibilia e Corrado Ferlaino, i due uomini che hanno fatto la storia del calcio campano. Ad ispirarlo sono Luciano Moggi e Pierpaolo Marino, ed anche loro due a Napoli hanno lasciato un segno. Il nuovo responsabile dell'area tecnica del Barletta Luigi Pavarese è un uomo che ne ha viste tante ed arriva in biancorosso con la voglia di dimostrare che la gloria non è soltanto nel suo passato. Dal Regno di Napoli porta sul suo bagaglio di cripticità, non lascia indizi e si definisce «un bugiardo (in senso buono) che quando dice la verità non viene creduto». In questi primi giorni a Barletta sta sondando il terreno per comprenderne vizi e virtù e, con il passare delle ore, sta prendendo coscienza del peso della responsabilità di dover raccogliere un'eredità pesante e salvaguardare un entusiasmo che non va sciupato, ma coltivato.
LOIODICE SI LOIODICE NO, SI È ACCESA LA GIOSTRA DEL MERCATO
Per salvaguardare l'entusiasmo serve allestire una squadra all'altezza, magari partendo dalla riconferma dei big e, manco a dirlo, l'uomo più discusso in queste ore è Nicola Loiodice. Il numero 10 di Bari Vecchia è innamorato della piazza biancorossa, con 10 reti è stato il miglior realizzatore dello scorso anno ed è amatissimo dai tifosi. Una buona base per la permanenza? Senza dubbio sì, ma non basta. Le trattative sono aperte e come da calciomercato che si rispetti si viaggia sulle montagne russe. Un minuto prima c''è chi dice "ha firmato, Nicola resta", quello dopo lo stesso Loiodice smentisce tutti su Facebook con un post dove dice che "nulla è stato fatto e comune vada tiferò per voi". Chi ci capisce è bravo. Sullo sfondo di tutto questo ci sono Andrea Petta, Massimo Pollidori, Antonio Cafagna, Riccardo Lattanzio e tutti gli altri: resteranno? Lo scopriremo solo vivendo, ma la sensazione è che anche per i calciatori si stia andando incontro a una rivoluzione simile a quella avvenuta per i quadri dirigenziali e tecnici.
UN DURO DI NOME CIRO GINESTRA
A proposito di quadri tecnici, benvenuto a Ciro Ginestra. Lo aspettavamo per il primo di luglio ed il tecnico di Pozzuli è sbarcato a Barletta dopo la scadenza del contratto che lo legava al Team Altamura: già, i murgiani. Proprio lì ad Altamura lo avevamo incrociato nello scorso dicembre, ne venne fuori uno 0-0 tostissimo al termine del quale espresse tutta la sua grinta e il suo sano "rosicamento" per una vittoria sfumata. Quella reazione è un po' il manifesto del suo carattere grintoso, quello di un uomo che non ci sta a perdere. Amante del 3-5-2 ha fatto giocar bene i suoi fino a febbraio quando il giocattolo si è rotto e la sua avventura è terminata. Ad Andria, Caserta e Bisceglie hanno di lui ricordi contrastanti, ora è qui e vorrà tornare vincente e letale come lo era da giocatore in area di rigore.
ORA NON È PIÙ SOLO
L'abbiamo definito più volte l'uomo solo al comando, ora non lo è più. Con l'arrivo di Luigi Pavarese e Ciro Ginestra, Mario Dimiccoli ha iniziato la ricostruzione del Barletta 1922 dopo i dolorosi addii dei protagonisti delle scorse stagioni. Insieme a loro adesso dovrà allestire una rosa in grado di competere al vertice e, nel mentre, aprirsi alla piazza. Attendiamo di conoscere i volti e le voci dei nuovi protagonisti, la composizione dell'organigramma e cosa si ha in mente per coinvolgere i tifosi, vero cuore pulsante di quello splendido fenomeno sociale che è diventato il Barletta 1922.
DAL REGNO DI NAPOLI CON FURORE, LUIGI PAVARESE
I suoi presidenti di riferimento sono don Antonio Sibilia e Corrado Ferlaino, i due uomini che hanno fatto la storia del calcio campano. Ad ispirarlo sono Luciano Moggi e Pierpaolo Marino, ed anche loro due a Napoli hanno lasciato un segno. Il nuovo responsabile dell'area tecnica del Barletta Luigi Pavarese è un uomo che ne ha viste tante ed arriva in biancorosso con la voglia di dimostrare che la gloria non è soltanto nel suo passato. Dal Regno di Napoli porta sul suo bagaglio di cripticità, non lascia indizi e si definisce «un bugiardo (in senso buono) che quando dice la verità non viene creduto». In questi primi giorni a Barletta sta sondando il terreno per comprenderne vizi e virtù e, con il passare delle ore, sta prendendo coscienza del peso della responsabilità di dover raccogliere un'eredità pesante e salvaguardare un entusiasmo che non va sciupato, ma coltivato.
LOIODICE SI LOIODICE NO, SI È ACCESA LA GIOSTRA DEL MERCATO
Per salvaguardare l'entusiasmo serve allestire una squadra all'altezza, magari partendo dalla riconferma dei big e, manco a dirlo, l'uomo più discusso in queste ore è Nicola Loiodice. Il numero 10 di Bari Vecchia è innamorato della piazza biancorossa, con 10 reti è stato il miglior realizzatore dello scorso anno ed è amatissimo dai tifosi. Una buona base per la permanenza? Senza dubbio sì, ma non basta. Le trattative sono aperte e come da calciomercato che si rispetti si viaggia sulle montagne russe. Un minuto prima c''è chi dice "ha firmato, Nicola resta", quello dopo lo stesso Loiodice smentisce tutti su Facebook con un post dove dice che "nulla è stato fatto e comune vada tiferò per voi". Chi ci capisce è bravo. Sullo sfondo di tutto questo ci sono Andrea Petta, Massimo Pollidori, Antonio Cafagna, Riccardo Lattanzio e tutti gli altri: resteranno? Lo scopriremo solo vivendo, ma la sensazione è che anche per i calciatori si stia andando incontro a una rivoluzione simile a quella avvenuta per i quadri dirigenziali e tecnici.
UN DURO DI NOME CIRO GINESTRA
A proposito di quadri tecnici, benvenuto a Ciro Ginestra. Lo aspettavamo per il primo di luglio ed il tecnico di Pozzuli è sbarcato a Barletta dopo la scadenza del contratto che lo legava al Team Altamura: già, i murgiani. Proprio lì ad Altamura lo avevamo incrociato nello scorso dicembre, ne venne fuori uno 0-0 tostissimo al termine del quale espresse tutta la sua grinta e il suo sano "rosicamento" per una vittoria sfumata. Quella reazione è un po' il manifesto del suo carattere grintoso, quello di un uomo che non ci sta a perdere. Amante del 3-5-2 ha fatto giocar bene i suoi fino a febbraio quando il giocattolo si è rotto e la sua avventura è terminata. Ad Andria, Caserta e Bisceglie hanno di lui ricordi contrastanti, ora è qui e vorrà tornare vincente e letale come lo era da giocatore in area di rigore.
ORA NON È PIÙ SOLO
L'abbiamo definito più volte l'uomo solo al comando, ora non lo è più. Con l'arrivo di Luigi Pavarese e Ciro Ginestra, Mario Dimiccoli ha iniziato la ricostruzione del Barletta 1922 dopo i dolorosi addii dei protagonisti delle scorse stagioni. Insieme a loro adesso dovrà allestire una rosa in grado di competere al vertice e, nel mentre, aprirsi alla piazza. Attendiamo di conoscere i volti e le voci dei nuovi protagonisti, la composizione dell'organigramma e cosa si ha in mente per coinvolgere i tifosi, vero cuore pulsante di quello splendido fenomeno sociale che è diventato il Barletta 1922.