Barletta 1922: è finita. I biancorossi dicono addio alla serie D
Una squadra appannata e confusa che cede 1-2 al Corato
domenica 13 giugno 2021
22.08
Prima di narrare gli spunti di cronaca di questo sportivamente nefasto pomeriggio biancorosso, una premessa è d'obbligo: il Corato non ha assolutamente rubato nulla. La squadra di mister Scaringella ha disputato una gara gagliarda e concreta, punendo nella ripresa un Barletta con tanto cuore ma con poca lucidità e ancor meno ispirazione. Gli uomini di mister Farina sono clamorosamente mancati proprio in fase offensiva dove, al netto di un palo colpito di testa da Morra nei primi minuti e del gol della bandiera a tempo scaduto di Di Rito, non hanno mai dato l'impressione di poter riuscire a scardinare l'arcigna difesa coratina. Lo stesso Varsi ci è parso lontano parente del funambolo ingiocabile visto domenica scorsa contro il Manfredonia.
Agli ordini del signor Valentini di Brindisi la gara ha inizio con Di Rito che al 3' da sinistra pennella un traversone per Vito Morra che di testa colpisce il palo alla destra del portiere coratino Addario. Sembra l'inizio della solita cavalcata trionfale, ed invece in Corato che intorno al 15' , prima con Quaquarelli che viene fermato da Lovecchio in uscita disperata, e poi con Montaldi, la cui conclusione viene provvidenzialmente deviata da un difensore barlettano.
Passato il pericolo, il Barletta tutto il primo tempo il Barletta eserciterà una costante, ma sterile supremazia fatta di tanti corner in stile Italia-Svezia 2017 che non impensieriscono più di tanto Addario. Un canovaccio che non cambia all'inizio della ripresa, fino al 52', quando Caputo finalizza un contropiede nero verde con un destro da poco dentro l'area di rigore.
La reazione biancorossa al vantaggio coratino si concretizza al 65' con una punizione dalla destra di Bonasia che colpisce la parte alta della traversa. E' la migliore occasione del secondo tempo prima del crollo definitivo che si manifesta prima con l'uscita per infortunio di Morra (il migliore dell'attacco barlettano) e poi con Cotello che al 90' trasforma il rigore della qualificazione e a nulla vale il sollecito gol di un Di Rito sin li piuttosto spento. Lo steso Di Rito che al minuto 94' va vicinissimo al pareggio con una deviazione in piena area che viene bloccata a terra da Addario. Pochi secondi dopo l'arbitro fischia la fine dell'incontro tra i coratini festanti per l'insperata qualificazione e i biancorossi accasciati a terra in preda a lacrime e disperazione.
Finisce qui per il Barletta 1922 il campionato di Eccellenza pugliese edizione 2020/2021. Un campionato (il secondo di fila) pesantemente condizionato dall'emergenza Covid . Un campionato già umiliato in principio da un format che abbiamo già avuto modo di definire ridicolo in tempi non sospetti. Un campionato che in condizioni normali, vista la media punti ottenuta nella cosiddetta regular season, il Barletta di mister Francesco Farina avrebbe vinto in carrozza.
Non è un accampare alibi il nostro, ma una semplice presa d'atto di una realtà forse unica nella storia del calcio dilettantistico made in Italy.
Agli ordini del signor Valentini di Brindisi la gara ha inizio con Di Rito che al 3' da sinistra pennella un traversone per Vito Morra che di testa colpisce il palo alla destra del portiere coratino Addario. Sembra l'inizio della solita cavalcata trionfale, ed invece in Corato che intorno al 15' , prima con Quaquarelli che viene fermato da Lovecchio in uscita disperata, e poi con Montaldi, la cui conclusione viene provvidenzialmente deviata da un difensore barlettano.
Passato il pericolo, il Barletta tutto il primo tempo il Barletta eserciterà una costante, ma sterile supremazia fatta di tanti corner in stile Italia-Svezia 2017 che non impensieriscono più di tanto Addario. Un canovaccio che non cambia all'inizio della ripresa, fino al 52', quando Caputo finalizza un contropiede nero verde con un destro da poco dentro l'area di rigore.
La reazione biancorossa al vantaggio coratino si concretizza al 65' con una punizione dalla destra di Bonasia che colpisce la parte alta della traversa. E' la migliore occasione del secondo tempo prima del crollo definitivo che si manifesta prima con l'uscita per infortunio di Morra (il migliore dell'attacco barlettano) e poi con Cotello che al 90' trasforma il rigore della qualificazione e a nulla vale il sollecito gol di un Di Rito sin li piuttosto spento. Lo steso Di Rito che al minuto 94' va vicinissimo al pareggio con una deviazione in piena area che viene bloccata a terra da Addario. Pochi secondi dopo l'arbitro fischia la fine dell'incontro tra i coratini festanti per l'insperata qualificazione e i biancorossi accasciati a terra in preda a lacrime e disperazione.
Finisce qui per il Barletta 1922 il campionato di Eccellenza pugliese edizione 2020/2021. Un campionato (il secondo di fila) pesantemente condizionato dall'emergenza Covid . Un campionato già umiliato in principio da un format che abbiamo già avuto modo di definire ridicolo in tempi non sospetti. Un campionato che in condizioni normali, vista la media punti ottenuta nella cosiddetta regular season, il Barletta di mister Francesco Farina avrebbe vinto in carrozza.
Non è un accampare alibi il nostro, ma una semplice presa d'atto di una realtà forse unica nella storia del calcio dilettantistico made in Italy.