Barletta 1922, adesso è durissima

L’inquietante pari di Gravina sgretola le residue certezze di un’annata, comunque vada a finire, da dimenticare

lunedì 25 marzo 2024 13.35
A cura di Cosimo Campanella
Se già in caso di vittoria in quel di Gravina la strada verso la salvezza diretta sarebbe stata, calendario alla mano, particolarmente ardua, dopo lo sciagurato finale di gara del Vicino questa strada assume i connotati di un vero e proprio tappone dolomitico con per altro la nettissima sensazione che a questo Barletta manchino le energie mentali per affrontare questa difficilissima salita finale.

Esauriti i tanti, troppi bonus gettati al vento negli scontri diretti, il Barletta adesso ha cinque punti di svantaggio sul Manfredonia (cioè allo stato attuale la prima squadra ad ottenere la salvezza diretta) e fa parte di un trenino da playout formato dal Gallipoli (che ha un punto in più dei biancorossi), dal Gravina e dall'Angri. Una situazione decisamente poco rassicurante anche in vista dei più che probabili spareggi salvezza dal momento che, oltre ad avere di gran lunga il calendario più difficile rispetto alle concorrenti, ha a sfavore anche il computo degli scontri diretti con Gallipoli e Angri in un rush finale che a questo punto ha come obbiettivo un piazzamento che consentirebbe alla squadra di Ciullo di disputare in casa lo spareggio salvezza.
Ma più che i numeri, già di per sé molto precari, sono le prestazioni come quella di Gravina a destare sconcerto e inquietudine, perchè l'erroraccio di Rizzo (quest'anno si è visto anche di molto peggio) non può e non deve giustificare la totale incapacità di gestione della partita in superiorità numerica, ed ancora meno l'affidarsi nel convulso finale di gara a lanci lunghi dalla tre quarti in undici contro nove, segno inequivocabile di una squadra fatta di gente che non vede l'ora di liberarsi in un colpo solo del pallone e delle responsabilità. Perchè se a fronte di un episodio negativo come il già citato errore di Rizzo si va nel panico più totale con un uomo in più dinanzi agli Stauciuc e i Da Silva, non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere giovedì al Puttilli, in undici contro undici e con una tifoseria barlettana più che mai sul piede di guerra, dinanzi ai vari Strambelli, Giambuzzi, Cecere, Donida, Varsi, Scaringella in occasione del derby contro la Fidelis Andria.

Ai tifosi barlettani non resta quindi che vivere queste restanti sei partite (playout incluso, si spera) come altrettante stazioni di questa vera e propria Via Crucis calcistica che è diventata la stagione agonistica 2023/2024. Una stagione da archiviare e dimenticare al più presto a prescindere dalla categoria nella quale militerà il Barletta nella prossima stagione.