Atletica, domenica Barletta ricorda Pietro Mennea a un mese dalla morte
"Sulla strada di Pietro", gare su Corso Vittorio Emanuele
martedì 16 aprile 2013
11.07
A un mese dalla sua scomparsa, la città di Barletta omaggia la memoria del suo campionissimo Pietro Mennea. Il C.P. Fidal Bari, il C.R. Fidal Puglia e il Coni Delegazione Bat , con il patrocinio del Comune di Barletta, organizzeranno domenica 21 aprile la manifestazione denominata "Sulla strada di Pietro", una serie gare di corsa veloce per le categorie Esordienti A-B-C, Ragazzi e Cadetti: l'evento si terrà alla presenza dei familiari del Campione Olimpico di Mosca 1980 sui 200 metri. L'appuntamento è alle 8,30 in Corso Vittorio Emanuele, per far rivivere l'emozione dei momenti in cui il giovane Mennea (correvano gli anni '60) sfidava i mostri a 4 ruote che sfrecciavano veloci lungo viale Giannone. Il ritrovo di giuria e concorrenti è fissato alle ore 8,30 in Corso Vittorio Emanuele presso il Teatro Curci. Seguirà alle ore 12.00 presso la Basilica del S. Sepolcro la S. Messa di trigesimo.
Nato in una modesta famiglia di Barletta, da padre sarto e mamma casalinga, nel palmares di Mennea le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Un oro e due bronzi olimpici. A soli quindici anni sfidava Porsche ed Alfa Romeo, in viale Giannone a Barletta, Pietro Paolo Mennea; i giovani dell'epoca si intrattenevano a vederlo correre sino alle tre di notte, perché era un piacere assistere alla folle corsa di questo giovinetto, che con le 500lire vinte da queste piccole scommesse, si pagava la merenda per la scuola. Tante "seconde vite" professionali: avvocato, insegnante, commercialista, deputato europeo, anche candidato sindaco nel 2002, con esiti però da dimenticare. Si è laureato a Bari una prima volta in scienze politiche, allora ministro degli Esteri. Uomo poliedrico, Mennea aveva anche conseguito anche le lauree in giurisprudenza, scienze dell'educazione motoria e lettere. Per Mennea, nel 2012, era arrivato anche un prezioso riconoscimento di statura internazionale. A 32 anni dall'oro olimpico di Mosca il velocista barlettano era stato scelto per una particolare "onorificenza": a lui è stata infatti dedicata, in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012, una delle 361 fermate della metropolitana londinese, più precisamente Kensington High. Il nome del veloce primatista nato e cresciuto nell'attuale capoluogo della sesta provincia pugliese figurava tra i 361 sportivi di tutti i tempi che hanno prestato il proprio nome ad una delle stazioni della metropolitana di Londra.
L'evento è organizzato- si legge nel comunicato- "al fine non solo di commemorare il grande campione e uomo che è stato Pietro Mennea (nel trigesimo della sua scomparsa) ma anche per essere di buon auspicio ai nostri giovani velocisti, nella speranza che ripercorrano (e non soltanto in maniera letterale) la sua strada e la sua carriera". La manifestazione di domenica sarà la prima di una serie di iniziative in ricordo di Mennea a Barletta: a maggio infatti altre manifestazioni sono in programma, destinati agli alunni delle scuole barlettane, nel solco di una tradizione sempre viva nella nostra città.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Nato in una modesta famiglia di Barletta, da padre sarto e mamma casalinga, nel palmares di Mennea le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Un oro e due bronzi olimpici. A soli quindici anni sfidava Porsche ed Alfa Romeo, in viale Giannone a Barletta, Pietro Paolo Mennea; i giovani dell'epoca si intrattenevano a vederlo correre sino alle tre di notte, perché era un piacere assistere alla folle corsa di questo giovinetto, che con le 500lire vinte da queste piccole scommesse, si pagava la merenda per la scuola. Tante "seconde vite" professionali: avvocato, insegnante, commercialista, deputato europeo, anche candidato sindaco nel 2002, con esiti però da dimenticare. Si è laureato a Bari una prima volta in scienze politiche, allora ministro degli Esteri. Uomo poliedrico, Mennea aveva anche conseguito anche le lauree in giurisprudenza, scienze dell'educazione motoria e lettere. Per Mennea, nel 2012, era arrivato anche un prezioso riconoscimento di statura internazionale. A 32 anni dall'oro olimpico di Mosca il velocista barlettano era stato scelto per una particolare "onorificenza": a lui è stata infatti dedicata, in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012, una delle 361 fermate della metropolitana londinese, più precisamente Kensington High. Il nome del veloce primatista nato e cresciuto nell'attuale capoluogo della sesta provincia pugliese figurava tra i 361 sportivi di tutti i tempi che hanno prestato il proprio nome ad una delle stazioni della metropolitana di Londra.
L'evento è organizzato- si legge nel comunicato- "al fine non solo di commemorare il grande campione e uomo che è stato Pietro Mennea (nel trigesimo della sua scomparsa) ma anche per essere di buon auspicio ai nostri giovani velocisti, nella speranza che ripercorrano (e non soltanto in maniera letterale) la sua strada e la sua carriera". La manifestazione di domenica sarà la prima di una serie di iniziative in ricordo di Mennea a Barletta: a maggio infatti altre manifestazioni sono in programma, destinati agli alunni delle scuole barlettane, nel solco di una tradizione sempre viva nella nostra città.
(Twitter: @GuerraLuca88)