ASD Barletta 1922: il progetto continua. Segnali di speranza anche sulla questione stadio
Presto gli aggiornamenti sulla stagione 2021/2022
venerdì 16 luglio 2021
12.19
"In attesa di certezze sulla questione 'Puttilli', l'ASD Barletta 1922 comunica la volontà di proseguire con il proprio progetto. Nei prossimi giorni saranno resi noti i programmi per la stagione 2021/2022".
Questo lo scarno ma importante comunicato diffuso nella giornata di mercoledì dalla società ASD Barletta 1922. Quali saranno le ambizioni biancorosse in vista della stagione calcistica 2021/2022 al momento non è dato saperlo. L'unica cosa che, pur con la dovuta prudenza, da cronisti proviamo ad ipotizzare è il fatto che paiono al momento abbastanza remote le speranze di un eventuale ripescaggio in Serie D, vuoi per gli inevitabili ritardi nella programmazione conseguenti alla stucchevole questione stadio, vuoi, non da ultimo, per la corsia preferenziale in sede di ripescaggi stabilita dalla Lega Nazionale Dilettanti e prevista per le squadre retrocesse dalla quarta serie nazionale (vedi Brindisi, che ha già inoltrato domanda).
Che dire? Alla luce di tutti questi accadimenti, e a prescindere da quello che sarà il risultato sportivo, c'è solo da ringraziare i membri della società che stoicamente (dal punto di vista prettamente economico) continuano a credere e ad investire nella causa biancorossa.
Sulla questione stadio sembrano invece iniziare lentamente a diradarsi quelle fastidiosissime nubi che nell'ormai famigerata riunione dello scorso 24 giugno avevano fatto saltare il tappo delle polemiche. Il sindaco Cosimo Cannito, dopo la sfuriata degli scorsi giorni, pare abbia finalmente ottenuto dalla Terralavoro Costruzioni Srl la rassicurazione scritta della ripresa dei lavori al Puttilli per il prossimo 26 luglio. Tutto questo mentre sarebbero, a quanto pare, già all'opera i tecnici addetti all'installazione delle telecamere di sorveglianza all'esterno dell'impianto.
A tutto questo si aggiunga l'ipotesi (non la certezza) di una possibile apertura parziale del Puttilli per l'inizio della stagione. Certo una soluzione che in ogni caso comporterebbe parecchie incognite (quanti spettatori, e di riflesso, quanti abbonamenti sarebbero consentiti?), ma vista la mortificante Via Crucis tra lo stadio di Canosa e il non certo monumentale Manzi Chiapulin alla quale tifosi e addetti ai lavori sono stati costretti negli ultimi anni sarebbe già qualcosa.
Tuttavia una cosa è certa, e cioè che oltre alla società, anche tifosi e addetti ai lavori comincino finalmente a pretendere dalla politica e dagli organi preposti la fine in tempi brevi di quella che abbiamo ribattezzato 'Odissea Puttilli' . Una pretesa che dovrebbe interessare la cittadinanza barlettana nella sua interezza, anche perché una volta terminato il calvario dello stadio di Via Vittorio Veneto, ci sarebbe da riconsegnare alla città il vecchio e glorioso Velodromo "Simeone" oltre che da restituire dignità a impianti non certo vecchissimi quali il PalaBorgia e il già citato Manzi-Chiapulin.
Questo lo scarno ma importante comunicato diffuso nella giornata di mercoledì dalla società ASD Barletta 1922. Quali saranno le ambizioni biancorosse in vista della stagione calcistica 2021/2022 al momento non è dato saperlo. L'unica cosa che, pur con la dovuta prudenza, da cronisti proviamo ad ipotizzare è il fatto che paiono al momento abbastanza remote le speranze di un eventuale ripescaggio in Serie D, vuoi per gli inevitabili ritardi nella programmazione conseguenti alla stucchevole questione stadio, vuoi, non da ultimo, per la corsia preferenziale in sede di ripescaggi stabilita dalla Lega Nazionale Dilettanti e prevista per le squadre retrocesse dalla quarta serie nazionale (vedi Brindisi, che ha già inoltrato domanda).
Che dire? Alla luce di tutti questi accadimenti, e a prescindere da quello che sarà il risultato sportivo, c'è solo da ringraziare i membri della società che stoicamente (dal punto di vista prettamente economico) continuano a credere e ad investire nella causa biancorossa.
Sulla questione stadio sembrano invece iniziare lentamente a diradarsi quelle fastidiosissime nubi che nell'ormai famigerata riunione dello scorso 24 giugno avevano fatto saltare il tappo delle polemiche. Il sindaco Cosimo Cannito, dopo la sfuriata degli scorsi giorni, pare abbia finalmente ottenuto dalla Terralavoro Costruzioni Srl la rassicurazione scritta della ripresa dei lavori al Puttilli per il prossimo 26 luglio. Tutto questo mentre sarebbero, a quanto pare, già all'opera i tecnici addetti all'installazione delle telecamere di sorveglianza all'esterno dell'impianto.
A tutto questo si aggiunga l'ipotesi (non la certezza) di una possibile apertura parziale del Puttilli per l'inizio della stagione. Certo una soluzione che in ogni caso comporterebbe parecchie incognite (quanti spettatori, e di riflesso, quanti abbonamenti sarebbero consentiti?), ma vista la mortificante Via Crucis tra lo stadio di Canosa e il non certo monumentale Manzi Chiapulin alla quale tifosi e addetti ai lavori sono stati costretti negli ultimi anni sarebbe già qualcosa.
Tuttavia una cosa è certa, e cioè che oltre alla società, anche tifosi e addetti ai lavori comincino finalmente a pretendere dalla politica e dagli organi preposti la fine in tempi brevi di quella che abbiamo ribattezzato 'Odissea Puttilli' . Una pretesa che dovrebbe interessare la cittadinanza barlettana nella sua interezza, anche perché una volta terminato il calvario dello stadio di Via Vittorio Veneto, ci sarebbe da riconsegnare alla città il vecchio e glorioso Velodromo "Simeone" oltre che da restituire dignità a impianti non certo vecchissimi quali il PalaBorgia e il già citato Manzi-Chiapulin.