Pietro Mennea, il cordoglio delle Società Sportive per la Freccia del Sud
L’Italia scenderà in campo a Ginevra con il lutto al braccio
giovedì 21 marzo 2013
14.02
Si è spento oggi un grande campione italiano. Pietro Mennea, la freccia del Sud, l'uomo del record del mondo più longevo, ha perso la battaglia più importante, quella contro un male incurabile. Pietro Mennea si è spento oggi in una clinica di Roma a 60 anni. Il suo addio ha lasciato un senso di profondo dolore nel cuore di tutta l'Italia, sportiva e non. Diverse Società Sportive si sono unite, attraverso comunicati sui rispettivi siti internet, al dolore della famiglia Mennea e di tutta la città di Barletta, scossa in mattinata dall'addio al suo più celebre concittadino. Dopo aver riportato doverosamente l'infausta notizia, ne riportiamo i messaggi di cordoglio di diverse società sportive:
Molto sentito il dolore della Salernitana, visti i trascorsi di Pietro Mennea quale direttore generale del club campano nella stagione 1998/1999, l'ultima giocata in serie A: «Un male incurabile ha ucciso Pietro Mennea, uno dei personaggi storicamente più importanti dello sport italiano. Detiene tuttora il primato europeo dei 200 metri piani (19,72: tempo fatto registrare nel 1979 a Città del Messico che ha costituito il primato mondiale per quasi vent'anni, fino al 1996) ed è stato campione olimpico e tre volte campione europeo della specialità. Mennea, nato a Barletta nel 1952, è stato direttore generale della Salernitana nella stagione 1998/1999, l'ultima giocata in Serie A dai granata».
Questo il messaggio con cui la Società Sportiva Barletta Calcio saluta Pietro Mennea: «E' venuto a mancare, all'età di 60 anni, il più grande velocista della storia dell'atletica italiana: Pietro Mennea. Primatista mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 con il tempo di 19"72, realizzato alle Universiadi di Città del Messico, era nativo di Barletta e da tempo lottava contro un male incurabile. Mennea, nella sua straordinaria carriera, è stato il primo atleta al mondo a riuscire nell'impresa di arrivare in finale ai Giochi olimpici in quattro edizioni consecutive (da Monaco '72 a Los Angeles '84). Ha conquistato un oro e due bronzi olimpici, un argento e un bronzo ai Mondiali, tre medaglie d'oro, due d'argento e una di bronzo ai campionati europei. Il suo 19"72 sui 200, battuto solo da Michael Johnson ai Trials per Atlanta '96, è ancora record europeo e naturalmente italiano. A tutt'oggi, resiste ancora il suo primato nazionale di 10"01 sui 100 metri, stabilito sempre nel 1979. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha disposto la camera ardente per giovedì pomeriggio, nella sede del Coni, a Roma. La Società Sportiva Barletta Calcio, il presidente, la dirigenza, lo staff tecnico, i calciatori e tutti i collaboratori, si uniscono al cordoglio della famiglia Mennea e della Città di Barletta».
L'A.S. Roma si è unita al dolore per la scomparsa di Mennea attraverso il proprio profilo Twitter ufficiale: «Oggi è venuto a mancare un pilastro dell'atletica italiana e mondiale, Pietro #Mennea: l'AS Roma si unisce al cordoglio per la sua scomparsa».
Questo il cordoglio dell'A.C. Milan: «Si è spento questa mattina, dopo aver lottato contro una grave malattia, Pietro Mennea all'età di 60 anni. Nato a Barletta il 28 giugno 1952, Mennea è stato uno dei più grandi sportivi italiani ed ha detenuto per 17 anni il record del Mondo sui 200 metri piani con il tempo di 19''72. L'A.C. Milan esprime il suo più sentito cordoglio e si unisce al dolore della famiglia».
Anche la Juventus F.C., squadra campione d'Italia nella stagione 2011-2012 piange Pietro Mennea: «Lo sport italiano è in lutto, per la scomparsa di uno dei suoi atleti più grandi, la "Freccia del sud", Pietro Mennea - recita il comunicato pubblicato sul sito ufficiale bianconero -. L'ex velocista azzurro, olimpionico e primatista mondiale dei 200 metri dal 1979 al 1996, si è spento questa mattina a Roma all'età di 60 anni. La Juventus piange la scomparsa di Mennea e si unisce al cordoglio di tutto il paese»
Il ricordo più toccante è quello dell'Inter. Il nero e l'azzurro erano i colori del cuore di Pietro Mennea, e il club di Massimo Moratti ha voluto ricordare in questo modo il celebre campione: «Le strade di Pietro Mennea e dell'Inter si erano incontrate per l'ultima volta in quel maggio del 2010, allo stadio Flaminio di Roma, e raccontavano di una storia di sport vero, di successi, di campioni. Di Mennea, oro olimpico a Mosca nel 1980 e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996, e di quella squadra che da li a poco sarebbe tornata assoluta protagonista del calcio e della quale lui era un grande tifoso».
Anche il CONI si associa al dolore del mondo dello sport. Il Comitato Olimpico ha invitato tutte le Federazioni Sportive Nazionali, comprese le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva ad osservare un minuto di raccoglimento in occasione di tutte le manifestazioni sportive che avranno luogo fino al termine di questa settimana. Scenderà in campo con il lutto al braccio anche la Nazionale Italiana di calcio, che questa sera affronterà a Ginevra il Brasile, Per l'occasione, le squadre in campo osserveranno un minuto di raccoglimento.
Anche la redazione di Barlettalife si unisce al dolore per la perdita di un grande campione, di un uomo capace di mascherare per anni il proprio dolore, di soffrire in silenzio, proprio come era abituato a fare durante i suoi allenamenti. Vogliamo ricordare Pietro Mennea attraverso una sua frase, una delle più toccanti:
Molto sentito il dolore della Salernitana, visti i trascorsi di Pietro Mennea quale direttore generale del club campano nella stagione 1998/1999, l'ultima giocata in serie A: «Un male incurabile ha ucciso Pietro Mennea, uno dei personaggi storicamente più importanti dello sport italiano. Detiene tuttora il primato europeo dei 200 metri piani (19,72: tempo fatto registrare nel 1979 a Città del Messico che ha costituito il primato mondiale per quasi vent'anni, fino al 1996) ed è stato campione olimpico e tre volte campione europeo della specialità. Mennea, nato a Barletta nel 1952, è stato direttore generale della Salernitana nella stagione 1998/1999, l'ultima giocata in Serie A dai granata».
Questo il messaggio con cui la Società Sportiva Barletta Calcio saluta Pietro Mennea: «E' venuto a mancare, all'età di 60 anni, il più grande velocista della storia dell'atletica italiana: Pietro Mennea. Primatista mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 con il tempo di 19"72, realizzato alle Universiadi di Città del Messico, era nativo di Barletta e da tempo lottava contro un male incurabile. Mennea, nella sua straordinaria carriera, è stato il primo atleta al mondo a riuscire nell'impresa di arrivare in finale ai Giochi olimpici in quattro edizioni consecutive (da Monaco '72 a Los Angeles '84). Ha conquistato un oro e due bronzi olimpici, un argento e un bronzo ai Mondiali, tre medaglie d'oro, due d'argento e una di bronzo ai campionati europei. Il suo 19"72 sui 200, battuto solo da Michael Johnson ai Trials per Atlanta '96, è ancora record europeo e naturalmente italiano. A tutt'oggi, resiste ancora il suo primato nazionale di 10"01 sui 100 metri, stabilito sempre nel 1979. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha disposto la camera ardente per giovedì pomeriggio, nella sede del Coni, a Roma. La Società Sportiva Barletta Calcio, il presidente, la dirigenza, lo staff tecnico, i calciatori e tutti i collaboratori, si uniscono al cordoglio della famiglia Mennea e della Città di Barletta».
L'A.S. Roma si è unita al dolore per la scomparsa di Mennea attraverso il proprio profilo Twitter ufficiale: «Oggi è venuto a mancare un pilastro dell'atletica italiana e mondiale, Pietro #Mennea: l'AS Roma si unisce al cordoglio per la sua scomparsa».
Questo il cordoglio dell'A.C. Milan: «Si è spento questa mattina, dopo aver lottato contro una grave malattia, Pietro Mennea all'età di 60 anni. Nato a Barletta il 28 giugno 1952, Mennea è stato uno dei più grandi sportivi italiani ed ha detenuto per 17 anni il record del Mondo sui 200 metri piani con il tempo di 19''72. L'A.C. Milan esprime il suo più sentito cordoglio e si unisce al dolore della famiglia».
Anche la Juventus F.C., squadra campione d'Italia nella stagione 2011-2012 piange Pietro Mennea: «Lo sport italiano è in lutto, per la scomparsa di uno dei suoi atleti più grandi, la "Freccia del sud", Pietro Mennea - recita il comunicato pubblicato sul sito ufficiale bianconero -. L'ex velocista azzurro, olimpionico e primatista mondiale dei 200 metri dal 1979 al 1996, si è spento questa mattina a Roma all'età di 60 anni. La Juventus piange la scomparsa di Mennea e si unisce al cordoglio di tutto il paese»
Il ricordo più toccante è quello dell'Inter. Il nero e l'azzurro erano i colori del cuore di Pietro Mennea, e il club di Massimo Moratti ha voluto ricordare in questo modo il celebre campione: «Le strade di Pietro Mennea e dell'Inter si erano incontrate per l'ultima volta in quel maggio del 2010, allo stadio Flaminio di Roma, e raccontavano di una storia di sport vero, di successi, di campioni. Di Mennea, oro olimpico a Mosca nel 1980 e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996, e di quella squadra che da li a poco sarebbe tornata assoluta protagonista del calcio e della quale lui era un grande tifoso».
Anche il CONI si associa al dolore del mondo dello sport. Il Comitato Olimpico ha invitato tutte le Federazioni Sportive Nazionali, comprese le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva ad osservare un minuto di raccoglimento in occasione di tutte le manifestazioni sportive che avranno luogo fino al termine di questa settimana. Scenderà in campo con il lutto al braccio anche la Nazionale Italiana di calcio, che questa sera affronterà a Ginevra il Brasile, Per l'occasione, le squadre in campo osserveranno un minuto di raccoglimento.
Anche la redazione di Barlettalife si unisce al dolore per la perdita di un grande campione, di un uomo capace di mascherare per anni il proprio dolore, di soffrire in silenzio, proprio come era abituato a fare durante i suoi allenamenti. Vogliamo ricordare Pietro Mennea attraverso una sua frase, una delle più toccanti:
Il nostro carattere e' come un diamante, e' una pietra durissima ma ha un punto di rottura!