Wannà festival, il commento di Savio Rociola

La nota del responsabile regionale delle politiche giovanili di Italia Viva

domenica 3 marzo 2024
«"Politica, una parola così lontana, ma spesso e volentieri così vicina… Bella soprattutto quando la "P" è maiuscola, simbolo di passione, competenza, serietà, rispetto e coerenza…" Una frase che continua a guidarmi giornalmente e farmi pensare costantemente e incessantemente a "Cosa è la Politica", cosa che a molti non è chiara, questo non per il mio attuale incarico, ma perché talvolta bisogna prendere in mano la situazione se si vuole cambiare qualcosa. Mi piace riprenderla anche in questa occasione, per poter rimarcare, come è stato fatto in questi giorni nella Nostra Città, che la Politica non è e non deve assolutamente essere qualcosa a noi lontana». Così il responsabile regionale delle politiche giovanili di Italia Viva, Savio Rociola sul Wanna Festival appena concluso a Barletta.

«"Città in comune. Il dovere di esserci" è stato il titolo di un festival, il Wanna, che per la terza volta ha portato una marea di ragazzi a confrontarsi attivamente sulla tematica della partecipazione democratica, della cosa pubblica. È stato entusiasmante per me seguire un po' in presenza e online l'iniziativa e vedere tanti ragazzi uniti in dibattiti e incontri, che si sono susseguiti per ben 5 giorni, analizzando parole quali "democrazia", "partiti" e "politica", oppure affrontando il fenomeno dell'intelligenza artificiale, dei social, o della stessa partecipazione attiva alla cosa pubblica. Crescita, innovazione, lavorando verso nuove sfide concrete! La gioventù rappresenta la forza trainante di ogni società e la Puglia non fa eccezione, Barletta non fa eccezione, e infatti grazie all'enorme impegno dall'Istituto superiore "Leontine e Giuseppe De Nittis", ai suoi alunni, al corpo docente e al Dirigente Antonio Diviccaro si è potuto avere in un momento difficile, una ventata di idee e aria fresca per la nostra città.

Mi viene da pensare a quello che aveva detto San Benedetto nella sua regola: "Ogni volta che in monastero bisogna trattare qualche questione importante l'abate convochi tutta la comunità... Spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore". Ecco, non mi resta auspicare che d'ora in avanti possa essere così e partire da questa lodevole iniziativa e dall'impegno che alcuni, tipo il sottoscritto, mettono per questa Città, per cambiare e creare qualcosa di positivo e nuovo per il nostro territorio che ne ha estremo bisogno. Iniziamo a comprendere la politica, a viverla, a respirarla! Il tutto va ben oltre da dei post sui social, specchietti per le allodole o nulla di concreto! "Wannà" Prendiamo in mano il nostro futuro, perché ci appartiene e noi abbiamo "il dovere di esserci"».