«Volete andarvene anche voi?»

Il Vangelo e le parole di don Vito Carpentiere

domenica 23 agosto 2015
Dal Vangelo secondo Giovanni: "In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»".

È la quinta domenica consecutiva, ed anche l'ultima, che ascoltiamo un brano tratto dal capitolo sesto del vangelo di Giovanni, dove Gesù prendendo le mosse dalla moltiplicazione dei pani e dei pesci intavola con le folle e i discepoli una vera e propria catechesi sul dono dell'Eucarestia. Presentando se stesso come cibo che dona la vita eterna e chiedendo di nutrirsi del suo corpo e del suo sangue, suscita nell'uditorio un certo scandalo, perché questo tipo di linguaggio intaccava le norme veterotestamentarie per portarle a pieno compimento. Il sangue infatti era per il pio israelita la sede dell'anima. Ma proprio questo Gesù vuole indicare: siamo chiamati a comunicare alla sua vita divina.

Molti abbandonano, i discepoli e gli stessi apostoli sono in crisi e dicono che questo tipo di discorso è duro. Allora Gesù usa parole forti: "Volete andarvene anche voi?". Ed è lì che Pietro, prendendo la parola, gli risponde con quelle bellissime parole che possono essere la nostra professione di fede quest'oggi: "Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto che Tu sei il Santo di Dio!". Tutte le volte che diciamo a Gesù chi è Lui per noi, in realtà scopriamo chi siamo noi in relazione a Lui. I momenti difficili non ci spaventino, perché Lui usa parole forti per farci prendere coraggio e acquisire una mentalità di fede. Impariamo ogni giorno a risceglierlo, sostenuti dal dono dello Spirito perché, come dice San Paolo, "nessuno può dire: Gesù è Signore se non sotto l'azione dello Spirito Santo!". Buona domenica!

[don Vito]