Visite gratuite per la tiroide, ma non a Barletta
Iniziativa meritevole purtroppo non recepita
lunedì 15 marzo 2010
È stata indetta la terza Settimana nazionale della tiroide, promossa dal Club delle Uec (Unità di endocrinochirurgia) in collaborazione con l'Associazione italiana tiroide (Ait), con il patrocinio del Ministero della Salute, della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) e di Cittadinanzattiva. Dal 15 al 19 marzo dunque è possibile sottoporsi a una visita specialistica gratuita per verificare l'eventuale presenza di alterazioni della tiroide.
All'iniziativa aderiscono oltre 159 centri medici, tra cui alcune strutture di riferimento a livello nazionale, a partire dal Policlinico Gemelli di Roma. Le visite gratuite sono prenotabili telefonando al numero verde 800 199 894 e senza la necessità dell'impegnativa del medico di famiglia. Dalle oltre 5.000 visite effettuate nella precedente Campagna di sensibilizzazione e prevenzione (2008) è emerso che sul 30% dei pazienti visitati, quasi 2.000 persone, presentava alterazioni della ghiandola tiroidea che non sapeva di avere.
In Puglia sono 8 le strutture che aderiscono:
• Bari, Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico
• Bari, Casa di Cura Santa Rita
• Brindisi, Ospedale Perrino
• Taranto, Ospedale Moscati
• Foggia, Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti
• Monopoli, Ospedale San Giacomo
• San Giovanni Rotondo (FG), Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza
• Tricase, Azienda Ospedaliera Cardinale Panico.
Tra cui, ovviamente, non compare l'ospedale Mons. A. Raffaele Dimiccoli di Barletta. Ma questa non è altro che una delle tante mancanze di cui può andar fiera la Città di Barletta. Un'iniziativa tanto lodevole avrebbe meritato maggior interesse da parte dell'istituzione ospedaliera, non vogliamo e non possiamo credere che ci possa solo essere stato un problema organizzativo o peggio ancora burocratico. Abbiamo grande fiducia nelle opportunità di una città che vuole chiamarsi provincia, e questa mancanza non è sicuramente marginale. Attendiamoci di meglio, la speranza è sempre l'ultima a morire.
All'iniziativa aderiscono oltre 159 centri medici, tra cui alcune strutture di riferimento a livello nazionale, a partire dal Policlinico Gemelli di Roma. Le visite gratuite sono prenotabili telefonando al numero verde 800 199 894 e senza la necessità dell'impegnativa del medico di famiglia. Dalle oltre 5.000 visite effettuate nella precedente Campagna di sensibilizzazione e prevenzione (2008) è emerso che sul 30% dei pazienti visitati, quasi 2.000 persone, presentava alterazioni della ghiandola tiroidea che non sapeva di avere.
In Puglia sono 8 le strutture che aderiscono:
• Bari, Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico
• Bari, Casa di Cura Santa Rita
• Brindisi, Ospedale Perrino
• Taranto, Ospedale Moscati
• Foggia, Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti
• Monopoli, Ospedale San Giacomo
• San Giovanni Rotondo (FG), Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza
• Tricase, Azienda Ospedaliera Cardinale Panico.
Tra cui, ovviamente, non compare l'ospedale Mons. A. Raffaele Dimiccoli di Barletta. Ma questa non è altro che una delle tante mancanze di cui può andar fiera la Città di Barletta. Un'iniziativa tanto lodevole avrebbe meritato maggior interesse da parte dell'istituzione ospedaliera, non vogliamo e non possiamo credere che ci possa solo essere stato un problema organizzativo o peggio ancora burocratico. Abbiamo grande fiducia nelle opportunità di una città che vuole chiamarsi provincia, e questa mancanza non è sicuramente marginale. Attendiamoci di meglio, la speranza è sempre l'ultima a morire.