Violenza di genere: 375 casi nel 2012 nella Bat, il 94% su donne
Dati presentati dalla Provincia durante il convegno "Neanche con un fiore"
martedì 13 maggio 2014
Una ricerca sul fenomeno della violenza di genere nella BAT con i casi del 2012 realizzata dall'Agenzia per l'Inclusione Sociale del Patto Territoriale, ha fornito i drammatici dati di un anno solare: si tratta di un caso al giorno di violenza conclamata con 375 episodi di cui il 94% nei confronti di donne (il 9% delle quali straniere) ed il restante 6% nei confronti di soggetti di sesso maschile, quasi sempre minorenni. Il titolo del convegno, nel quale sono stati presentati i dati nei giorni scorsi a Trani, è stato "Neanche con un fiore" che è divenuto anche il motto della Provincia di Barletta - Andria - Trani per dire no al fenomeno della violenza di genere. La ricerca, fortemente voluta dall'Amministrazione provinciale (ente delegato a coordinare e programmare gli interventi di contrasto alla violenza su donne e bambini nel proprio territorio), è stata realizzata grazie all'indispensabile lavoro degli Uffici dei Servizi Sociali dei Comuni, dei Consultori Familiari della Asl Bt, nonché dei Comandi dei Carabinieri, che hanno fornito il loro preziosissimo contributo nel rilevamento dei dati.
Con il Piano di Interventi Locale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere, è stata garantita un'offerta di servizi qualificata. Essa ha consentito la nascita di due Centri Antiviolenza (Futura) ad Andria e Barletta, che offrono servizi di accoglienza, ascolto, orientamento e sostengo alle vittime di violenza del territorio, di una Casa Rifugio convenzionata con la Provincia, che garantisce accoglienza in emergenza delle donne vittime di violenza residenti nella Bat, e di équipe integrate per la presa in carico e la supervisione dei progetti individualizzati di emancipazione dalla situazione di abuso.
«Era dunque ormai divenuta fondamentale un'attività di monitoraggio del fenomeno, che consentisse di conoscerne modalità di espressione e rilevazione, sia dal punto di vista quantitativo che di una percezione socio-culturale - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Ventola -. Solo grazie a questi dati, ora in nostro possesso, gli enti locali possono promuovere interventi mirati per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno della violenza su donne e minori, grazie anche a strumenti quali i Centri Antiviolenza, la Casa Rifugio e le équipe specializzate, messe a disposizione dalla Provincia».
«Partendo dal monitoraggio, si può capire il perché del fenomeno e lo si può combattere, attuando politiche di prevenzione e di contrasto, nonché di accompagnamento delle donne dall'uscita da questa situazione - ha aggiunto il Prefetto della Bat Clara Minerva -. In questo senso è fondamentale la collaborazione tra le istituzioni ed una sensibilizzazione nella società civile e nelle scuole».
Con il Piano di Interventi Locale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere, è stata garantita un'offerta di servizi qualificata. Essa ha consentito la nascita di due Centri Antiviolenza (Futura) ad Andria e Barletta, che offrono servizi di accoglienza, ascolto, orientamento e sostengo alle vittime di violenza del territorio, di una Casa Rifugio convenzionata con la Provincia, che garantisce accoglienza in emergenza delle donne vittime di violenza residenti nella Bat, e di équipe integrate per la presa in carico e la supervisione dei progetti individualizzati di emancipazione dalla situazione di abuso.
«Era dunque ormai divenuta fondamentale un'attività di monitoraggio del fenomeno, che consentisse di conoscerne modalità di espressione e rilevazione, sia dal punto di vista quantitativo che di una percezione socio-culturale - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Ventola -. Solo grazie a questi dati, ora in nostro possesso, gli enti locali possono promuovere interventi mirati per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno della violenza su donne e minori, grazie anche a strumenti quali i Centri Antiviolenza, la Casa Rifugio e le équipe specializzate, messe a disposizione dalla Provincia».
«Partendo dal monitoraggio, si può capire il perché del fenomeno e lo si può combattere, attuando politiche di prevenzione e di contrasto, nonché di accompagnamento delle donne dall'uscita da questa situazione - ha aggiunto il Prefetto della Bat Clara Minerva -. In questo senso è fondamentale la collaborazione tra le istituzioni ed una sensibilizzazione nella società civile e nelle scuole».