Vinella: «Necessaria ed urgente una "messa a punto" della macchina cultura nel Comune di Barletta»

La nota del giornalista

giovedì 19 settembre 2024 12.35
"Che l'intera macchina della Cultura barlettana a trazione comunale necessiti di una energica (quanto profonda) "messa a punto" - in ogni suo meccanismo politico di maggioranza - viene ulteriormente ribadito dalle vicende dell'ultimo Consiglio. Dove, pur nelle concitate sequenze documentate (ma solo in parte...) da una compiacente regia in diretta tv, nessuno (evidentemente preso dalla drammaticità del copione) ha fatto cenno alla Fondazione quando si è acceso il dibattito fra l'assessore (competente...) e le forze politiche di opposizione a proposito di quella che è stata definita come "rappresentazione" della Disfida e giammai come (presunta) rievocazione..."

Così il giornalista Nino Vinella nella sua nota stampa di commento diffusa anche a nome degli appartenenti alle realtà associative presiedute, Comitato italiano pro Canne della Battaglia ODV ed Archeoclub d'Italia APS Canne della Battaglia Barletta. E che prosegue.

"Ciò premesso, punto sul quale tornereremo nei giorni a venire, abbiamo tutti ascoltato dal medesimo assessore che, avendo affidato l'organizzazione tutta di questa edizione 2024 al Teatro Pubblico Pugliese, emanazione di Regione Puglia pilotata da Bari, occorre aspettare che sia il TPP a rendicontare chissà quando...

È certo improponibile il paragone - per i mutati assetti amministrativi ed istituzionali - di "cosa accadeva ai miei tempi" ma quando la Disfida era concepita dalla A alla Z "made in Barletta" dall'Azienda autonoma di soggiorno e turismo, competente anche su Canne della Battaglia, le scelte, tutte le scelte erano condivise su scala cittadina e non in remoto da enti o soggetti alieni..."

Conclude Vinella: "Anche per gli accenni e gli annunci su Canne della Battaglia e suo Territorio, nella schermaglia maggioranza/opposizioni, la situazione è preoccupante e necessita di un grado anche maggiore di attenzione in quanto coinvolge soggetti pubblici altri come il Ministero della Cultura sposato al Comune dal Protocollo d'intesa spesso e volentieri, specie negli ultimi tempi, proprio dal Comune".