La Pride Week nella Bat: parola a Vincenzo Antonio Gallo

«Nessuno può essere categorizzato, non si può inquadrare la complessità umana»

giovedì 26 giugno 2014 13.17
A cura di Viviana Damore
Anche Barletta ha partecipato alla Pride Week, settimana di sensibilizzazione pugliese che si concluderà il 28 giugno con la parata finale a Lecce. Durante il Pride Party della scorsa sera che si è svolto presso il circolo Arci "Carlo Cafiero" in via Nazareth a Barletta, abbiamo intervistato presidente di Arcigay BAT Vincenzo Antonio Gallo, per comprendere quali siano stati gli umori e i feedback raccolti al termine di questo "queer week".

Com'è andata questa settimana di sensibilizzazione?
«Non possiamo lamentarci di questo nostro Pride Week, è andato tutto molto bene. A partire dall'incontro "Queer e ora, declinazioni d'amore", in cui abbiamo parlato dell'identità queer, un'identità che va completamente a scardinare quelle che sono le suddivisioni e le categorizzazioni secondo le quali si è o solo omosessuale o solo eterosessuale o solo bisessuale. L'identità queer invece, secondo questo nuovo orizzonte delle scienze umane, concretizza un continuum ai cui estremi ci sono l'eterosessualità e l'omosessualità, di conseguenza tutto ciò che si trova nel mezzo è queer. Nessuno può essere rinchiuso in una categoria, concetto molto stringente rispetto invece a quella che è la complessità umana, la sessualità non può essere inquadrata».

Nel pomeriggio avete svolto delle attività di lettura, cosa ti è rimasto più impresso?
«Durante il pomeriggio sono state presentate alcune letture, tra cui una che ricordo con più piacere forse, perché è quella che magari si avvicina più al mio vissuto: narra l'esperienza di un ragazzo che ha vissuto sempre esperienze con donne, poi ha conosciuto un ragazzo con cui ha scoperto cosa fosse realmente l'amore; successivamente questo ragazzo è morto per una malattia e il protagonista di questa storia ha poi riscoperto l'amore con una donna. Sostanzialmente il queer se volessimo concretizzarlo in un concetto sarebbe proprio questo: l'amore è l'amore e basta "omnia vincit amor et nos cedamus amori"».

L'amministrazione Cascella vi è molto vicina, lei in qualità di presidente di Arcigay BAT che ne pensa?
«Sicuramente non possiamo che essere contentissimi di una cosa del genere, avere tre assessori alla nostra conferenza stampa , l'assessore Francabandiera, l'assessore Caroppo e l'assessore Divincenzo, poi i presidenti delle commissioni Affari generali e istituzionali, Cosimo Bruno, e Istruzione e cultura, Carmine Doronzo è sicuramente un segno di stima e di apprezzamento rispetto a quello che stiamo facendo, cercando sempre di essere all'insegna della correttezza sia formale che sostanziale. Noi non vogliamo togliere diritti a nessuno, non siamo i distruttori della famiglia come qualcuno ci ritrae, crediamo fortemente nella centralità della famiglia tanto che vorremmo un giorno poterla costruire anche noi».

Cosa avete in programma per il futuro di Arcigay BAT?
«I progetti per il futuro sono davvero tanti: il 2 agosto parteciperemo alla rassegna "Pomeriggi all'ombra di un libro"; dal 19 agosto e fino al 9 settembre parteciperemo alla rassegna cinematografica estiva a Bisceglie con la proiezione di ben quattro pellicole; a settembre verrà presentato il progetto "Scuole arcobaleno 2014". Sono poi in programmazione due incontri: uno sulle forme di tutela per le coppie di fatto sia eterosessuali che omosessuali e l'altro sui diritti delle persone LGBT e QUEER sul luogo di lavoro».
Arci Gay Bat © Tommaso Francavilla
Arci Gay Bat © Tommaso Francavilla
Arci Gay Bat © Tommaso Francavilla