Villa Bonelli e Largo Ariosto, il progetto di tre studenti di Architettura
La presentazione al pubblico, attraverso una mostra, del lavoro di Michele Lacavalla, Nicola Girardi e Marco Pastore
martedì 28 novembre 2023
Scoprire e valorizzare il territorio. Questo l'obiettivo del lavoro sul rilievo di Villa Bonelli e sulla riqualifica di Largo Ariosto, condotto da Marco Pastore, Nicola Girardi e Michele Lacavalla, tre studenti di Architettura del Politecnico di Bari. Il progetto, realizzato nell'ambito del Corso di Architettura del Paesaggio, è stato presentato lo scorso giovedì all'interno del Dipartimento.
L'intero lavoro si è focalizzato su due aree all'interno del quartiere Borgovilla, che ha subito importanti trasformazioni nel corso degli anni '50 e '60, con la costruzione di nuove aree residenziali. Ciò ha cambiato i rapporti spaziali con la villa creando una condizione di criticità.
Obiettivo
Assieme a Largo Ariosto, che settimanalmente ospita un mercato, la villa rappresenta oggi dei punti di riferimento importanti per l'intero quartiere. Dall'osservazione diretta dei luoghi, gli studenti hanno notato che la piazza assume un ruolo di centralità solo un giorno alla settimana, ma per gli altri sei giorni rimane attualmente un polo dove i ragazzi, su loro iniziativa, riescono a trasformarlo in uno spazio di svago. Da queste considerazioni che è nata l'idea del progetto dal titolo "Rivincita verde per Borgovilla", che prevede la risistemazione dell'area con l'obiettivo di dotare il quartiere di uno spazio collettivo, senza però rinunciare alla funzione conosciuta della piazza, ossia quella di mercato.
Infatti, i giardini della pioggia, e in generale tutte le infrastrutture verdi, diminuiscono la portata delle acque di deflusso, andando ad alleggerire i sistemi di canalizzazione che in caso di forte precipitazioni causano allagamenti. I giardini infatti trattengono l'acqua e la lasciano filtrare gradualmente nel suolo.
L'accesso alla nuova piazza con la principale via Canosa, avviene attraverso via Francesco Saverio Nitti dove gli studenti hanno immaginato la presenza di una pavimentazione in basole e l'inserimento di alberature, sedute e rain garden ai lati della strada, che riprendono l'idea dei "boulevards".
Inoltre, il nuovo asse culmina con una fontana posta come centralità della nuova piazza.
Ecco alcune immagini che mostrano il progetto.
Sulla stessa lunghezza d'onda gli interventi degli studenti.
«Si vuole ridare dignità allo spazio forse più importante del quartiere con un progetto che vuole essere attento alla salvaguardia delle reti ecologiche con l'inserimento di specie arboree autoctone – spiega Marco Pastore - attento alla corretta chiusura del ciclo delle acque in risposta al sempre più attuale problema della siccità nelle nostre città».
Sull'importanza del verde si concentra la considerazione successiva.
«Al giorno d'oggi è importante dotare di aree verdi gli insediamenti urbani, i quali possono assumere determinate funzioni da offrire alla cittadinanza – precisa Nicola Girardi - ad esempio un parco verde, un'area mercatale verde e diverse altre attività».
Pensare in maniera innovativa: su questo aspetto si è invece soffermato Lacavalla, giovane barlettano.
«Sono stato coinvolto dal lavoro effettuato, soprattutto su Largo Ariosto, dove è stato realizzato qualcosa anche dal punto di vista tecnico, che è molto lontano dal nostro modo di pensare aree e piazze – sottolinea Michele Lacavalla - abbiamo voluto realizzare qualcosa di unico e innovativo senza snaturare troppo le abitudini e l'uso che la gente del quartiere fa di quei luoghi rendendoli attuali e funzionali alle esigenze moderne».
L'intero lavoro si è focalizzato su due aree all'interno del quartiere Borgovilla, che ha subito importanti trasformazioni nel corso degli anni '50 e '60, con la costruzione di nuove aree residenziali. Ciò ha cambiato i rapporti spaziali con la villa creando una condizione di criticità.
Obiettivo
Assieme a Largo Ariosto, che settimanalmente ospita un mercato, la villa rappresenta oggi dei punti di riferimento importanti per l'intero quartiere. Dall'osservazione diretta dei luoghi, gli studenti hanno notato che la piazza assume un ruolo di centralità solo un giorno alla settimana, ma per gli altri sei giorni rimane attualmente un polo dove i ragazzi, su loro iniziativa, riescono a trasformarlo in uno spazio di svago. Da queste considerazioni che è nata l'idea del progetto dal titolo "Rivincita verde per Borgovilla", che prevede la risistemazione dell'area con l'obiettivo di dotare il quartiere di uno spazio collettivo, senza però rinunciare alla funzione conosciuta della piazza, ossia quella di mercato.
Il progetto
Il progetto prevede due interventi: da una parte la realizzazione di nuovi stalli per il mercato settimanale, dall'altra la realizzazione di strutture destinate allo svago.Primo intervento
Gli stalli per il mercato saranno disposti in maniera più ordinata rispetto a quella attuale e intervallati spesso da alberature di media altezza, con lo scopo di ombreggiare parte degli stalli di cui l'albero è circondato. La disposizione degli stalli è stata realizzata in modo tale da garantire la giusta permeabilità dei suoli, per una corretta pulizia una volta conclusa la funzione di mercato, ma anche per convogliare le acque meteoriche nei rain garden, ossia giardini della pioggia usati per controllare il processo di infiltrazione dell'acqua piovana.Infatti, i giardini della pioggia, e in generale tutte le infrastrutture verdi, diminuiscono la portata delle acque di deflusso, andando ad alleggerire i sistemi di canalizzazione che in caso di forte precipitazioni causano allagamenti. I giardini infatti trattengono l'acqua e la lasciano filtrare gradualmente nel suolo.
Secondo intervento
La seconda parte del progetto prevede la realizzazione di un "labirinto" di siepi di cipressi sagomati, che accoglie al suo interno molteplici funzioni quali un campo da calcetto, un campo da basket, un parco giochi per i più piccoli, un chiosco circolare, fontane per giochi d'acqua ed un dog park.L'accesso alla nuova piazza con la principale via Canosa, avviene attraverso via Francesco Saverio Nitti dove gli studenti hanno immaginato la presenza di una pavimentazione in basole e l'inserimento di alberature, sedute e rain garden ai lati della strada, che riprendono l'idea dei "boulevards".
Inoltre, il nuovo asse culmina con una fontana posta come centralità della nuova piazza.
Ecco alcune immagini che mostrano il progetto.
Le idee degli studenti e della docente coordinatrice del progetto
«Il progetto prospetta un interessante scenario per il recupero di un'area periferica che oggi si presenta come un grande vuoto poco utilizzato – dichiara la professoressa Annalinda Neglia, che ha coordinato il team – la proposta progettuale sviluppata è tesa a trasformare l'area, oggi utilizzata informalmente come playground o mercato, in una piazza-giardino plurifunzionale, attenta nelle tecniche e nelle forme a rispondere alle necessità degli abitanti e ai cambiamenti climatici, diventando così il fulcro della riqualificazione del quartiere circostante».Sulla stessa lunghezza d'onda gli interventi degli studenti.
«Si vuole ridare dignità allo spazio forse più importante del quartiere con un progetto che vuole essere attento alla salvaguardia delle reti ecologiche con l'inserimento di specie arboree autoctone – spiega Marco Pastore - attento alla corretta chiusura del ciclo delle acque in risposta al sempre più attuale problema della siccità nelle nostre città».
Sull'importanza del verde si concentra la considerazione successiva.
«Al giorno d'oggi è importante dotare di aree verdi gli insediamenti urbani, i quali possono assumere determinate funzioni da offrire alla cittadinanza – precisa Nicola Girardi - ad esempio un parco verde, un'area mercatale verde e diverse altre attività».
Pensare in maniera innovativa: su questo aspetto si è invece soffermato Lacavalla, giovane barlettano.
«Sono stato coinvolto dal lavoro effettuato, soprattutto su Largo Ariosto, dove è stato realizzato qualcosa anche dal punto di vista tecnico, che è molto lontano dal nostro modo di pensare aree e piazze – sottolinea Michele Lacavalla - abbiamo voluto realizzare qualcosa di unico e innovativo senza snaturare troppo le abitudini e l'uso che la gente del quartiere fa di quei luoghi rendendoli attuali e funzionali alle esigenze moderne».