Villa Bonelli, cosa ne pensano i cittadini? Le risposte al sondaggio di BarlettaViva
C'è chi spera in un polo culturale o musicale, chi vedrebbe un ristorante privato o un centro congressi
mercoledì 13 settembre 2023
Al termine del sondaggio che aveva come tema la valorizzazione di Villa Bonelli, lanciato negli scorsi giorni sui canali social di BarlettaViva, proponiamo un riepilogo delle risposte dei lettori, i quali hanno partecipato numerosi all'iniziativa social con entusiasmo e spirito critico.
La sfida emersa si può sintetizzare in due punti di vista diversi e contrapposti di concepire questo luogo: c'è chi ne immagina la trasformazione in un polo culturale e turistico pubblico e chi ne auspica, invece, la gestione privata per crearne un ristorante o un centro per eventi.
Secondo i cittadini si potrebbe creare: "Un museo nella casa abbandonata dedicato a Pietro Mennea", "una sede di un importante presidio culturale recuperando l'immobile abbandonato e recuperando, di conseguenza, la fruizione della villa, dato che in passato si è pensato di farne sede di una Sezione staccata del Conservatorio", "un luogo destinato a fare eventi di tipo storico e rievocazioni", "con l'inserimento di arredamento dell'epoca potrebbe essere un museo di natura storica".
E ancora: "un luogo di aggregazione per ragazzi" oppure "un centro per l'autismo, che darebbe anche opportunità di lavoro", "un gran museo dove organizzare importanti eventi ma soprattutto creare un vero spazio verde".
"Mi piange il cuore vederla così abbandonata - questo il commento di un lettore - sarebbe un polmone verde in una zona ad alta densità abitativa e molto trafficata e un contenitore culturale di rara bellezza".
Dietro queste riflessioni c'è una consapevolezza: "Villa Bonelli con il suo palazzo e soprattutto il suo giardino d'inverno è un posto spettacolare che chiunque ci invidierebbe, se solo sapessimo averne cura".
Altro tema al centro dell'attenzione cittadina è il recupero della voliera: "Non tutti sanno che dietro la villa c'è una bellissima e grandissima voliera in ferro dove è possibile l'inserimento di volatili".
Non mancano le osservazioni con un taglio politico e progettuale: "Un patrimonio così in Romagna sarebbe super valorizzato, ma siamo a Barletta, dove se non si tratta di costruire palazzi, una struttura come questa rimane abbandonata", "a Barletta, oltre alle competenze in sede politica e amministrativa, mancano la visione del futuro e la cultura del bello".
Altro aspetto importante riguarda il rifacimento dei vialetti: la proposta dei lettori è quella di realizzarlo sulla falsa riga dei lavori che hanno fatto a Ponente.
Si potrebbero introdurre delle migliorie anche dal punto di vista dell'illuminazione, grazie alla possibilità di inserire lampioni d'epoca.
Ecco alcuni commenti che rappresentano questa posizione: "È una bellissima villa, bisognerebbe darle nuova vita. Privatizziamola o restauriamola e facciamone spazio per eventi privati a pagamento, mostre, eventi musicali, vederla così piange il cuore. É una villa meravigliosa con un bellissimo giardino attualmente non curato", "bisognerebbe privatizzarla per trasformarla in un museo e creare un giardino botanico fruibile", "è necessario risistemare il giardino, ripulirlo, attrezzarlo di giostre per bambini, oltre a creare eventi e a inserire un bar elegante con terrazza", "sarebbe bello creare un parco giochi attrezzato, una piccola arena per eventi, un bar e una pizzeria".
"Sarebbe opportuno abbattere quel muro grigio e triste su via Canosa": questa la volontà espressa da alcuni lettori.
Secondo altri, invece, si tratterebbe di un muro da salvaguardare: "Il muro di cinta riesce a mantenere quel microclima importante per la salute del patrimonio arboreo e degli insetti presenti nella villa, piuttosto dovremmo preoccuparci della manutenzione del verde e della villa", "per chi chiede di eliminare il muro di cinta non c'è niente di più sbagliato, bisognerebbe anzi ripristinarlo".
La sfida emersa si può sintetizzare in due punti di vista diversi e contrapposti di concepire questo luogo: c'è chi ne immagina la trasformazione in un polo culturale e turistico pubblico e chi ne auspica, invece, la gestione privata per crearne un ristorante o un centro per eventi.
Villa Bonelli come un polo culturale pubblico
Sono variegate le idee di chi vorrebbe che Villa Bonelli rimanga uno spazio pubblico.Secondo i cittadini si potrebbe creare: "Un museo nella casa abbandonata dedicato a Pietro Mennea", "una sede di un importante presidio culturale recuperando l'immobile abbandonato e recuperando, di conseguenza, la fruizione della villa, dato che in passato si è pensato di farne sede di una Sezione staccata del Conservatorio", "un luogo destinato a fare eventi di tipo storico e rievocazioni", "con l'inserimento di arredamento dell'epoca potrebbe essere un museo di natura storica".
E ancora: "un luogo di aggregazione per ragazzi" oppure "un centro per l'autismo, che darebbe anche opportunità di lavoro", "un gran museo dove organizzare importanti eventi ma soprattutto creare un vero spazio verde".
"Mi piange il cuore vederla così abbandonata - questo il commento di un lettore - sarebbe un polmone verde in una zona ad alta densità abitativa e molto trafficata e un contenitore culturale di rara bellezza".
Dietro queste riflessioni c'è una consapevolezza: "Villa Bonelli con il suo palazzo e soprattutto il suo giardino d'inverno è un posto spettacolare che chiunque ci invidierebbe, se solo sapessimo averne cura".
Altro tema al centro dell'attenzione cittadina è il recupero della voliera: "Non tutti sanno che dietro la villa c'è una bellissima e grandissima voliera in ferro dove è possibile l'inserimento di volatili".
Non mancano le osservazioni con un taglio politico e progettuale: "Un patrimonio così in Romagna sarebbe super valorizzato, ma siamo a Barletta, dove se non si tratta di costruire palazzi, una struttura come questa rimane abbandonata", "a Barletta, oltre alle competenze in sede politica e amministrativa, mancano la visione del futuro e la cultura del bello".
Altro aspetto importante riguarda il rifacimento dei vialetti: la proposta dei lettori è quella di realizzarlo sulla falsa riga dei lavori che hanno fatto a Ponente.
Si potrebbero introdurre delle migliorie anche dal punto di vista dell'illuminazione, grazie alla possibilità di inserire lampioni d'epoca.
La strada della privatizzazione
L'altra via percorribile secondo un cospicuo numero di cittadino è quella della privatizzazione.Ecco alcuni commenti che rappresentano questa posizione: "È una bellissima villa, bisognerebbe darle nuova vita. Privatizziamola o restauriamola e facciamone spazio per eventi privati a pagamento, mostre, eventi musicali, vederla così piange il cuore. É una villa meravigliosa con un bellissimo giardino attualmente non curato", "bisognerebbe privatizzarla per trasformarla in un museo e creare un giardino botanico fruibile", "è necessario risistemare il giardino, ripulirlo, attrezzarlo di giostre per bambini, oltre a creare eventi e a inserire un bar elegante con terrazza", "sarebbe bello creare un parco giochi attrezzato, una piccola arena per eventi, un bar e una pizzeria".
Muro di cinta, mantenerlo o abbatterlo?
Altro aspetto dibattuto è il muro di cinta che circonda Villa Bonelli e che non potrebbe essere abbattuto per vincoli storici ed architettonici."Sarebbe opportuno abbattere quel muro grigio e triste su via Canosa": questa la volontà espressa da alcuni lettori.
Secondo altri, invece, si tratterebbe di un muro da salvaguardare: "Il muro di cinta riesce a mantenere quel microclima importante per la salute del patrimonio arboreo e degli insetti presenti nella villa, piuttosto dovremmo preoccuparci della manutenzione del verde e della villa", "per chi chiede di eliminare il muro di cinta non c'è niente di più sbagliato, bisognerebbe anzi ripristinarlo".