Via dei Muratori, sono solo promesse?
Oggi è convocata una commissione monotematica
lunedì 3 febbraio 2014
«Il 3 febbraio di 57 anni fa iniziava Carosello, il popolare contenitore di réclame che i meno giovani ricorderanno sicuramente. Cessò definitivamente venti anni dopo, nel 1977, lasciando un vuoto di nostalgia. Oggi, 3 febbraio 2014, sono ormai 43 anni che via dei Muratori, prevista dal P.R.G. del 1971, confermata nel 1979, e nuovamente ribadita nel 2003, attende di essere ultimata». A scrivere è Aldo Musti, in rappresentanza del gruppo di imprenditori che attendono giustizia sulla via in cui sorgono le loro attività, e che oggi presenzierà alla commissione "Lavori Pubblici" convocata per dibattere sul tema.
«Oggi, grazie all'inaspettata e lodevole iniziativa di un consigliere comunale si tornerà a parlare di via dei Muratori. E questo è sicuramente una cosa buona. Ma è anche un fallimento della "Politica" ed un successo della "politica", quella con la "p" rigorosamente minuscola. Quella politica che non sopporta i cittadini che rompono le scatole sui giornali e che sono costretti ad alzare la voce per farsi sentire. Quella politica che non si fa nelle assemblee popolari, a volto scoperto, ma nei corridoi e nelle anticamere, sussurrando, o magari a tavola, ben attovagliati. Quella politica che considera il cittadino come un fastidioso corpo estraneo, che si ostina a non capire come va il mondo.
Tutti ricorderanno le promesse dei candidati Sindaci durante le elezioni: via dei Muratori si farà e subito! Eppure, ancora oggi, passati molti mesi dalle elezioni, occorre ancora interrogarsi su qual è l'attuale situazione di via dei Muratori. Questo perché, mentre il sottoscritto, ed altri 108 fessi, si tenevano liberi per l'imminente taglio del nastro della strada, qualcun altro, invece di correggere gli errori fatti, si trastullava con tavole e retini per commetterne altri di nuovi.
Oggi si tornerà a parlare di via dei Muratori per capire chi ci sta e chi non ci sta e rema contro. Abbiamo un nuovo Sindaco – un barlettano d'esportazione e che ha ancora un'immagine da difendere – un nuovo Dirigente – che non conosciamo ma che dovrà faticare per far rimpiangere i precedenti – ed un consigliere comunale che sembra diverso dagli altri.
Sarà la volta buona? Oppure sarà il giorno degli ignavi e dei pusillanimi? Loro non sono degni neppure dell'Inferno: la misericordia divina li sottrae all'Inferno quanto la giustizia li esclude dal Paradiso».
«Oggi, grazie all'inaspettata e lodevole iniziativa di un consigliere comunale si tornerà a parlare di via dei Muratori. E questo è sicuramente una cosa buona. Ma è anche un fallimento della "Politica" ed un successo della "politica", quella con la "p" rigorosamente minuscola. Quella politica che non sopporta i cittadini che rompono le scatole sui giornali e che sono costretti ad alzare la voce per farsi sentire. Quella politica che non si fa nelle assemblee popolari, a volto scoperto, ma nei corridoi e nelle anticamere, sussurrando, o magari a tavola, ben attovagliati. Quella politica che considera il cittadino come un fastidioso corpo estraneo, che si ostina a non capire come va il mondo.
Tutti ricorderanno le promesse dei candidati Sindaci durante le elezioni: via dei Muratori si farà e subito! Eppure, ancora oggi, passati molti mesi dalle elezioni, occorre ancora interrogarsi su qual è l'attuale situazione di via dei Muratori. Questo perché, mentre il sottoscritto, ed altri 108 fessi, si tenevano liberi per l'imminente taglio del nastro della strada, qualcun altro, invece di correggere gli errori fatti, si trastullava con tavole e retini per commetterne altri di nuovi.
Oggi si tornerà a parlare di via dei Muratori per capire chi ci sta e chi non ci sta e rema contro. Abbiamo un nuovo Sindaco – un barlettano d'esportazione e che ha ancora un'immagine da difendere – un nuovo Dirigente – che non conosciamo ma che dovrà faticare per far rimpiangere i precedenti – ed un consigliere comunale che sembra diverso dagli altri.
Sarà la volta buona? Oppure sarà il giorno degli ignavi e dei pusillanimi? Loro non sono degni neppure dell'Inferno: la misericordia divina li sottrae all'Inferno quanto la giustizia li esclude dal Paradiso».