Via dei Muratori, l'appello dei 108 imprenditori alla vigilia del voto
«Come e quando contano di ripristinare trasparenza e la legalità?». Nei giorni scorsi il confronto tra i candidati sindaco
sabato 8 giugno 2013
12.30
Siamo alla vigilia del ballottaggio, ed uno dei temi, legato alle questioni della legalità e della trasparenza amministrativa, di cui Barlettalife si è ampiamente occupata, è certamente l'annosa ed incredibile vicenda di Via dei Muratori. Proprio nei giorni scorsi, presso l'Arpex di Aldo Musti, si è svolto il confronto tra i candidati sindaco, su questi temi. Oggi, alla vigilia del voto, che stavolta è quello decisivo, tornano a far sentire la propria voce i 108 imprenditori della zona artigianale di via Foggia, interessati dalla problematica.
«Via dei Muratori, come è ormai noto ai cittadini di Barletta, è divenuta un simbolo dell'opacità e dell'illegalità della pubblica Amministrazione - scrivono gli imprenditori - Strade che non ci sarebbero eppure si vedono; tavole grafiche che non si vedono eppure dovrebbero esserci; il Comune che perde carte, altre se le dimentica; centinaia di imprenditori che attendono da troppi anni che si completi la strada principale della zona merceologica. E nessuno che si chiede "Cui prodest?", a chi giova?».
«Ognuno dei candidati alla carica di Sindaco ha improntato la propria campagna elettorale all'insegna della discontinuità, rimarcando la voglia e la necessità di "voltare pagina". Questa volontà di rinnovamento impone anche la necessità di riflettere sul rapporto fra la politica e la burocrazia, che pur rappresentando la continuità dell'azione amministrativa, in senso buono, a volte legata a quelli che potremmo chiamare i "poteri forti locali", diventa un ostacolo al rinnovamento ed al ritorno alla trasparenza».
«Cosa pensano di fare al riguardo - concludono - e, soprattutto, come e quando contano di ripristinare, in concreto, la trasparenza e la legalità?»
«Via dei Muratori, come è ormai noto ai cittadini di Barletta, è divenuta un simbolo dell'opacità e dell'illegalità della pubblica Amministrazione - scrivono gli imprenditori - Strade che non ci sarebbero eppure si vedono; tavole grafiche che non si vedono eppure dovrebbero esserci; il Comune che perde carte, altre se le dimentica; centinaia di imprenditori che attendono da troppi anni che si completi la strada principale della zona merceologica. E nessuno che si chiede "Cui prodest?", a chi giova?».
«Ognuno dei candidati alla carica di Sindaco ha improntato la propria campagna elettorale all'insegna della discontinuità, rimarcando la voglia e la necessità di "voltare pagina". Questa volontà di rinnovamento impone anche la necessità di riflettere sul rapporto fra la politica e la burocrazia, che pur rappresentando la continuità dell'azione amministrativa, in senso buono, a volte legata a quelli che potremmo chiamare i "poteri forti locali", diventa un ostacolo al rinnovamento ed al ritorno alla trasparenza».
«Cosa pensano di fare al riguardo - concludono - e, soprattutto, come e quando contano di ripristinare, in concreto, la trasparenza e la legalità?»