Via dei Muratori, gli imprenditori replicano ai candidati sindaco
«100 giorni dopo l’elezione del Sindaco, potremo percorrere la via finalmente ultimata?». Nei giorni scorsi erano intervenuti Alfarano, Cannito, Cascella
domenica 19 maggio 2013
13.00
Gli imprenditori di via dei Muratori replicano ai candidati sindaco di Barletta. Aldo Musti, a nome degli imprenditori della zona, ha scritto una lettera per chiedere che, dopo le elezioni, l'annosa questione dell'ultimazione della via principale della zona merceologica della nostra città, venga realmente, ed in tempi certi, risolta. Alfarano, Cannito, Cascella erano intervenuti sul tema nei giorni scorsi.
«Come imprenditori e come cittadini - scrive Aldo Musti - abbiamo apprezzato la disponibilità prontamente mostrata da alcuni candidati sindaci. Ma questo, del resto, era prevedibile, se non scontato: nessuno può dirsi contrario alla trasparenza, alla legalità, alle imprese che lavorano onestamente, e magari favorevole al malaffare ed alle combriccole di speculatori e dipendenti infedeli. Il timore, a questo punto, è un altro. Il timore è che il problema concreto (via dei Muratori) che gli imprenditori hanno posto venga smarrito nelle mille questioni generali, e diluito nel "benaltrismo", per cui è sempre "ben altro" ciò che ci vuole. Questo è un paese in cui ci si accapiglia sulla TAV e si ignorano i pendolari che viaggiano come bestie; si vuole il ponte sullo stretto di Messina e si trascurano le buche nelle strade. Ma, come si sa, il meglio è nemico del bene».
«Noi, come imprenditori, abbiamo posto un problema concreto ed improcrastinabile: la rapida ultimazione della strada pubblica, che serve a tutti. E' assurdo che, ancora oggi, dopo decenni, la principale arteria stradale della zona merceologica di Barletta, parallela alla ferrovia ed a via Foggia, sia spezzata in due strade cieche. Che gli imprenditori debbano operare in condizioni allucinanti. Che sia sufficiente la presenza (inevitabile, siamo in una zona produttiva) di qualche camion che carica o scarica per mandare in tilt la circolazione. E non parliamo di ambulanze e pompieri che avrebbero difficoltà ad arrivare con la tempestività necessaria. Ad una domanda concreta vogliamo una risposta concreta».
«Non possiamo attendere che l'ultimazione della strada venga rinviata all'approvazione del PUG, ai piani strategici, alla realizzazione della smart city, alla 167, al wi-fi free, alla raccolta differenziata al 100%, alla valorizzazione del patrimonio artistico, al rilancio del turismo, e così via. Sia chiaro, tutto questo è importante ed è necessario, forse anche di più (si pensi al diffuso disagio sociale ed al ripristino della legalità). Ed è giusto che chi si candida a guidare la città per i prossimi 5 anni si dia degli orizzonti più ampi e si faccia carico delle diverse esigenze della comunità locale. Ma noi, con le nostre famiglie, i nostri dipendenti, i nostri fornitori, i nostri clienti, domattina saremo costretti a tornare in azienda, con lo stesso problema di oggi, di ieri e di anni a questa parte, e non ci consolerà pensare che state lavorando per noi!».
«Allora - conclude Musti - la nostra domanda è: "cento giorni dopo l'elezione del Sindaco, potremo percorrere tutta via dei Muratori/Artigiani, finalmente ultimata"? La vostra risposta qual è?».
«Come imprenditori e come cittadini - scrive Aldo Musti - abbiamo apprezzato la disponibilità prontamente mostrata da alcuni candidati sindaci. Ma questo, del resto, era prevedibile, se non scontato: nessuno può dirsi contrario alla trasparenza, alla legalità, alle imprese che lavorano onestamente, e magari favorevole al malaffare ed alle combriccole di speculatori e dipendenti infedeli. Il timore, a questo punto, è un altro. Il timore è che il problema concreto (via dei Muratori) che gli imprenditori hanno posto venga smarrito nelle mille questioni generali, e diluito nel "benaltrismo", per cui è sempre "ben altro" ciò che ci vuole. Questo è un paese in cui ci si accapiglia sulla TAV e si ignorano i pendolari che viaggiano come bestie; si vuole il ponte sullo stretto di Messina e si trascurano le buche nelle strade. Ma, come si sa, il meglio è nemico del bene».
«Noi, come imprenditori, abbiamo posto un problema concreto ed improcrastinabile: la rapida ultimazione della strada pubblica, che serve a tutti. E' assurdo che, ancora oggi, dopo decenni, la principale arteria stradale della zona merceologica di Barletta, parallela alla ferrovia ed a via Foggia, sia spezzata in due strade cieche. Che gli imprenditori debbano operare in condizioni allucinanti. Che sia sufficiente la presenza (inevitabile, siamo in una zona produttiva) di qualche camion che carica o scarica per mandare in tilt la circolazione. E non parliamo di ambulanze e pompieri che avrebbero difficoltà ad arrivare con la tempestività necessaria. Ad una domanda concreta vogliamo una risposta concreta».
«Non possiamo attendere che l'ultimazione della strada venga rinviata all'approvazione del PUG, ai piani strategici, alla realizzazione della smart city, alla 167, al wi-fi free, alla raccolta differenziata al 100%, alla valorizzazione del patrimonio artistico, al rilancio del turismo, e così via. Sia chiaro, tutto questo è importante ed è necessario, forse anche di più (si pensi al diffuso disagio sociale ed al ripristino della legalità). Ed è giusto che chi si candida a guidare la città per i prossimi 5 anni si dia degli orizzonti più ampi e si faccia carico delle diverse esigenze della comunità locale. Ma noi, con le nostre famiglie, i nostri dipendenti, i nostri fornitori, i nostri clienti, domattina saremo costretti a tornare in azienda, con lo stesso problema di oggi, di ieri e di anni a questa parte, e non ci consolerà pensare che state lavorando per noi!».
«Allora - conclude Musti - la nostra domanda è: "cento giorni dopo l'elezione del Sindaco, potremo percorrere tutta via dei Muratori/Artigiani, finalmente ultimata"? La vostra risposta qual è?».