«Vi scrivo dopo quindici giorni di combattimento»

Salvatore Prascina, il tenente barlettano nella battaglia di Berat

lunedì 19 gennaio 2015
A cura di Tommaso Francavilla
Salvatore Prascina nasce a Barletta il 15 gennaio 1915. Figlio unico, dopo il diploma di ragioneria, entra nella Accademia Militare di Modena. Promosso sotto tenente, entra alla scuola di perfezionamento di Parma.Nel 1940 allo scoppio della seconda guerra mondiale, il sottotenente è destinato col 140 esimo Battaglione, a Berat, in Grecia. Nel giugno del 1940 scriveva ai genitori dal fronte: "Sono contento di ricevere il battesimo del fuoco. Gioite anche voi per questa nostra patria, che sarà sempre più grande".

Berat (fronte greco - albanese) 25 novembre 1940:

"Vi scrivo dopo 15 giorni di combattimento in prima linea: aver conservato la vita è una vera fortuna contro gente che per ora è maggiore in forza. La situazione cambierà quanto prima. Sento di essere sotto la protezione divina. Sono angosciato di non potervi raccontare gli atti di valore compiuti dai fanti del 140 Rtg: sono stati sfortunati, perché , per ora, la nostra situazione è inferiore nei confronti del nemico numeroso e agguerrito".

La lapide sulla casa di Salvatore Prascina © Tommaso Francavilla
Il 21 novembre, il tenente Prascina, al comando di un plotone di mitraglieri, incaricato di difendere col proprio reparto un tratto della prima linea, resiste a ripetuti attacchi avversari. Questa azione gli valse la Croce di guerra. Il 12 dicembre, al comando di un plotone, riconquista una posizione avversaria strategica, che gli vale la Medaglia d'Argento. Durante il combattimento viene ferito ad una gamba. Il 24 dicembre scrive da un ospedale da campo, dove è ricoverato. "Sto bene, state tranquilli, fuori pioggia a dirotto, in montagna nevica e c'è una tormenta. Mentre si attende la nascita del Bambino, giunge l'autoambulanza, altri nostri fratelli reduci dalla battaglia…Natale di guerra! Dura e triste realtà ".

Il 27 dicembre, il tenente Prascina è dimesso dall'ospedale. Alla fine di gennaio 1941 una controffensiva italiana dalla zona di Tepeleni verso Klisura, riuscì a sbarrare la strada di Berat alle divisioni elleniche. Il 22 gennaio, viene affidata al tenente Prascina la missione di stabilire i collegamenti fra i vari reparti. Al comando di un plotone privo di ufficiale, si porta al contrattacco, ma è crivellato da una scarica di mitragliatrice. Salvatore Prascina aveva 26 anni e fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valore militare alla Memoria.

Per onorare la memoria, la sezione locale della Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti in guerra, fece murare una lapide sulla casa natale di Salvatore Prascina, in via Geremia di Scanno 74. Il comune di Barletta gli ha dedicato l'omonima via.

A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani decorati al valore militare e gli elenchi dei soldati barlettani caduti, dispersi e deceduti per malattia durante la seconda guerra mondiale.
Soldati barlettani caduti nella seconda guerra mondialeTratto da "Barletta nella sua storia militare"Soldati barlettani deceduti per malattia nella seconda guerra mondialeTratto da "Barletta nella sua storia militare"Soldati barlettani dispersi nella seconda guerra mondialeTratto da "Barletta nella sua storia militare"Soldati barlettani decorati al valore militare - seconda guerra mondialeTratto da "Barletta nella sua Storia militare"
Si ringrazia per la collaborazione Ruggiero Graziano, presidente dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra) - sezione Barletta (via Capua, 28). La redazione di BarlettaViva invita i discendenti di Salvatore Prascina, a contattare la redazione per approfondire la conoscenza del loro illustre parente, inviando una mail al nostro indirizzo di riferimento.

La campagna italiana di Grecia fu una campagna militare della seconda guerra mondiale condotta dal Regio Esercito italiano dopo l'attacco al regno di Grecia. Ebbe inizio il 28 ottobre 1940, quando le truppe del Regio Esercito italiano, partendo dalle proprie basi albanesi, entrarono in territorio ellenico. Le forze greche riuscirono a contenere l'offensiva iniziale italiana e successivamente anche a contrattaccare. La guerra di posizione in montagna si trascinò fino all'aprile 1941, quando i tedeschi, con una blitzkrieg, invasero la Jugoslavia e la Grecia, costringendole in poco tempo alla capitolazione.
Fonte Wikipedia