Verso due anni dal cantiere di via Andria, i residenti sono esasperati
La protesta di alcuni cittadini dopo l'ulteriore stop ai lavori
lunedì 25 gennaio 2021
8.02
E il cantiere di via Andria si fermò. La storia del lungo percorso verso la rimozione dei passaggi a livello in città è accidentata, e nel caso del progetto più importante, con la costruzione di ben due sottopassaggi, la strada verso la parola "fine" sembra ancora lunga e tortuosa.
È notizia dei giorni scorsi lo stop dei lavori nel cantiere che si estende tra via Andria, via Callano e via Vittorio Veneto a causa di un problema legato alle condutture idriche che viaggiano sotto l'asfalto cittadino.
Nel frattempo l'esasperazione dei cittadini è di nuovo alta. Mentre si avvicina il secondo compleanno del cantiere di via Andria, il comitato che riunisce residenti e aziende della zona ha espresso la propria rabbia per le incertezze e le interminabili attese per la fine dei lavori in una lettera a firma di Antonio Dazzaro.
«Stiamo vivendo in maniera paradossale quest'ulteriore stop. Il 16 febbraio la cantierizzazione compirà due anni. Periodo che noi residenti e aziende con grossi sacrifici abbiamo trascorso tra promesse varie di aiuti economici, di interventi strutturali mirati a rendere più vivibile la vita quotidiana, promesse di velocizzazione dei tempi di realizzazione dell'opera. Siamo stanchi di essere presi in giro dai vari protagonisti di questo squallido teatrino. Veniamo palleggiati a destra e manca ed il tempo passa inesorabilmente fregandosene di chi soffre per colpa loro. Per dirne una, non abbiamo una data certa di consegna. Tutti sono vaghi, ognuno scarica ad altri. È una pena vedere aziende che oltre ai problemi della pandemia rischiano la chiusura a causa di questo gravissimo problema legato alla logistica, mettendo sulla strada centinaia di lavoratori; come è una pena vedere residenti che in preda alla depressione, esausti lasciano le loro case per trasferirsi in città, sobbarcandosi ulteriori spese.
Poi ci chiediamo come sia possibile che un'opera che tutti ritengono di importanza vitale per l'intera città venga gestita in maniera scellerata? Abbiamo avuto la fortuna di appaltare i lavori ad una ditta di Barletta che avrebbe dovuto metterci il cuore nel portare a termine nei tempi più brevi possibili questa grande opera importantissima per l'intera città. Ma a quanto pare così non è. Non ci resta che sperare il buon senso prevalga su altri interessi materiali e che Dio ci aiuti.
Nel frattempo il comitato di protesta dei residenti e delle aziende di via Andria e via Callano si sta organizzando per scendere in piazza per protestare e cercare delle soluzioni alle varie problematiche che attanagliano la loro vita e per avere risposte concrete dai vari protagonisti su tempi e durata dei lavori».
È notizia dei giorni scorsi lo stop dei lavori nel cantiere che si estende tra via Andria, via Callano e via Vittorio Veneto a causa di un problema legato alle condutture idriche che viaggiano sotto l'asfalto cittadino.
Nel frattempo l'esasperazione dei cittadini è di nuovo alta. Mentre si avvicina il secondo compleanno del cantiere di via Andria, il comitato che riunisce residenti e aziende della zona ha espresso la propria rabbia per le incertezze e le interminabili attese per la fine dei lavori in una lettera a firma di Antonio Dazzaro.
«Stiamo vivendo in maniera paradossale quest'ulteriore stop. Il 16 febbraio la cantierizzazione compirà due anni. Periodo che noi residenti e aziende con grossi sacrifici abbiamo trascorso tra promesse varie di aiuti economici, di interventi strutturali mirati a rendere più vivibile la vita quotidiana, promesse di velocizzazione dei tempi di realizzazione dell'opera. Siamo stanchi di essere presi in giro dai vari protagonisti di questo squallido teatrino. Veniamo palleggiati a destra e manca ed il tempo passa inesorabilmente fregandosene di chi soffre per colpa loro. Per dirne una, non abbiamo una data certa di consegna. Tutti sono vaghi, ognuno scarica ad altri. È una pena vedere aziende che oltre ai problemi della pandemia rischiano la chiusura a causa di questo gravissimo problema legato alla logistica, mettendo sulla strada centinaia di lavoratori; come è una pena vedere residenti che in preda alla depressione, esausti lasciano le loro case per trasferirsi in città, sobbarcandosi ulteriori spese.
Poi ci chiediamo come sia possibile che un'opera che tutti ritengono di importanza vitale per l'intera città venga gestita in maniera scellerata? Abbiamo avuto la fortuna di appaltare i lavori ad una ditta di Barletta che avrebbe dovuto metterci il cuore nel portare a termine nei tempi più brevi possibili questa grande opera importantissima per l'intera città. Ma a quanto pare così non è. Non ci resta che sperare il buon senso prevalga su altri interessi materiali e che Dio ci aiuti.
Nel frattempo il comitato di protesta dei residenti e delle aziende di via Andria e via Callano si sta organizzando per scendere in piazza per protestare e cercare delle soluzioni alle varie problematiche che attanagliano la loro vita e per avere risposte concrete dai vari protagonisti su tempi e durata dei lavori».