Ventura: «È opportuno restare nella sesta provincia?»

«Scippato un diritto sacrosanto», provocazione dell’assessore barlettano. Spostamento dell’Asl, un atto dovuto

martedì 1 giugno 2010 21.40
A cura di Ester Binetti
L'assessore alla Pianificazione Urbana del Comune di Barletta nonché coordinatore regionale di Democrazia Futura interviene con quella che suona come una provocazione.

«Usciamo dalla Provincia e chiediamone l'abolizione. Ci hanno scippato di un diritto sacrosanto – dice Ventura - Proporrò al sindaco Maffei di portare in Consiglio Comunale una discussione sull'opportunità o meno di restare nella sesta provincia».

Per l'assessore di Barletta «non si può far finta che non sia successo nulla. Ora – dice - pensano di risarcire la comunità barlettana con la sede legale della Asl, ma quella è una scelta obbligata: ad Andria viene pagato un fitto, a Barletta potrebbero essere utilizzati gli uffici dell'ospedale mons. Dimiccoli. Spostare la sede della Asl a Barletta è un atto dovuto se si vogliono evitare sprechi, soprattutto in un momento in cui ai cittadini vengono chiesti sacrifici, lacrime e sangue come piace dire a qualcuno».

E ancora: «Dov'erano gli andriesi quando occupavamo i binari? Dov'erano quando lottavamo per ottenere la Provincia? Ma vogliamo ricordare quando alcuni esponenti politici andriesi di primissimo piano suggerivano ai loro concittadini di non entrare nella Provincia? Vogliamo ricordare i tentativi di alcuni esponenti politici del centrodestra per affossare questo progetto? Oggi hanno fatto quadrato fra loro e ci hanno scippato di un diritto sacrosanto».
Considerazioni che portano Ventura ad affermare che «a queste condizioni non si può restare nella Provincia».

«E peraltro – prosegue - in un momento così delicato sarebbe opportuno iniziare a discutere seriamente dell'abolizione di tutte le province. A questo punto, considerando come si sono messe le cose, cominciamo col dare l'esempio e proponiamo l'abolizione della Bat.
D'altronde, in un anno di amministrazione Ventola, - conclude l'assessore - non è stato prodotto alcun atto significativo: a questo punto meglio chiudere tutto e far risparmiare ai cittadini quei soldi che oggi si stanno letteralmente buttando».