Ventola: «Non escludo deroghe ai parametri sulle province»
Patroni Griffi: «A fine mese un decreto, poi nomina di commissari, ed elezioni». Il Tar respinge il ricorso di quattro province, con la soddisfazione del ministro
domenica 14 ottobre 2012
«Un incontro soddisfacente che non preclude affatto ogni possibilità di sopravvivenza dell'autonomia del nostro territorio - così il presidente della Bat, Francesco Ventola, ha definito l'esito dell'incontro, tenutosi a Roma mercoledì scorso, con il ministro per la Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, che ha visto anche la partecipazione del presidente Anci Puglia, nonché sindaco di Corato, Luigi Perrone ed il sindaco di Andria Nicola Giorgino - Rispetto ad una posizione iniziale apparentemente ferma sulle proprie posizioni, il Governo, per il tramite del Ministro Patroni Griffi, si è mostrato decisamente aperto al dialogo e pronto ad ascoltare quelle che saranno le istanze formulate dai vari comuni. Entro il prossimo 24 ottobre, infatti, le Regioni dovranno comunicare al Governo la propria proposta di riordino delle proprie Province ed a quanto pare non si può escludere la concessione di alcune deroghe rispetto ai parametri inizialmente individuati - ha affermato Ventola - Non è detto, chiaramente, che il Governo accetti in toto le proposte che saranno formulate dalla Regione, ma certamente non potrà non tenerle in debita considerazione». Uno scenario di rimescolamento delle carte in tavola, quello auspicato da Ventola, per tenere in vita la Bat, che se si avverasse, andrebbe ad innestare un campo minato sotto la riforma delle province. In nome della deroga, potrebbero essere molteplici le istanze, provenienti da ogni angolo d'Italia, a bussare alle porte del Governo, e non solo certamente quelle della Bat.
O forse Ventola in realtà sta solo aspettando con ansia un eventuale giudizio della Corte Costituzionale favorevole alle province. E si, perché invece il ricorso al Tar del Lazio, contro la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 Luglio, cioè quella in cui sono stati definiti i criteri minimi, di popolazione (350.000 abitanti) e di superficie (2.500 km²), per il riordino delle province, non si sa come possa andare a finire. In questi giorni il Tar ha già respinto i ricorsi delle province di Lecco, Lodi, Rovigo, Treviso. Il Corriere del Veneto riporta alcuni passaggi della sentenza: "i magistrati sottolineano che la delibera del governo è «il primo segmento di una sequenza procedimentale destinata a concludersi con un provvedimento di natura legislativa il quale, fermi naturalmente i limiti costituzionali, è per definizione libero nel contenuto e nel fine»". Italia Oggi, a riguardo, riporta la reazione soddisfatta dello stesso ministro Patroni Griffi: «La decisione del giudice amministrativo conferma anche sul piano strettamente tecnico-giuridico la correttezza dell'operato del governo e costituisce un ulteriore impulso a portare a termine senza indugio il programma di riordino, in piena collaborazione con le regioni, con le province e con le comunità locali». Ancor più esplicite, ma non troppo, sono le parole del ministro, in un'intervista di ieri a La Stampa: «A fine mese ci sarà un decreto che stabilirà modalità e tempi. Quindi, saranno nominati dei commissari, e si andrà al voto. Per il riordino, infatti, non è che si potesse attendere la naturale scadenza della consiliatura provinciale. Fatta la riforma bisogna partire con il nuovo assetto quanto prima».
Vi ricordiamo intanto che potete ancora continuare a votare per il sondaggio di Barlettalife sulle province e sul futuro della Bat. «In Puglia credo che una proposta che preveda l'esistenza di una città metropolitana di Bari affiancata da quattro province (due da Bari a Foggia ed altrettante da Bari a Lecce) sia quella maggiormente in grado di rientrare nei parametri di contenimento della spesa e tutela dei servizi al cittadino». Così Ventola ha concluso la sua riflessione. Tanti gli scenari, tutti differenti e contrastanti tra loro. Intanto, il 24 Ottobre è sempre più vicino. Dopo di che, le scommesse sul finale di questa partita sono apertissime.
O forse Ventola in realtà sta solo aspettando con ansia un eventuale giudizio della Corte Costituzionale favorevole alle province. E si, perché invece il ricorso al Tar del Lazio, contro la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 Luglio, cioè quella in cui sono stati definiti i criteri minimi, di popolazione (350.000 abitanti) e di superficie (2.500 km²), per il riordino delle province, non si sa come possa andare a finire. In questi giorni il Tar ha già respinto i ricorsi delle province di Lecco, Lodi, Rovigo, Treviso. Il Corriere del Veneto riporta alcuni passaggi della sentenza: "i magistrati sottolineano che la delibera del governo è «il primo segmento di una sequenza procedimentale destinata a concludersi con un provvedimento di natura legislativa il quale, fermi naturalmente i limiti costituzionali, è per definizione libero nel contenuto e nel fine»". Italia Oggi, a riguardo, riporta la reazione soddisfatta dello stesso ministro Patroni Griffi: «La decisione del giudice amministrativo conferma anche sul piano strettamente tecnico-giuridico la correttezza dell'operato del governo e costituisce un ulteriore impulso a portare a termine senza indugio il programma di riordino, in piena collaborazione con le regioni, con le province e con le comunità locali». Ancor più esplicite, ma non troppo, sono le parole del ministro, in un'intervista di ieri a La Stampa: «A fine mese ci sarà un decreto che stabilirà modalità e tempi. Quindi, saranno nominati dei commissari, e si andrà al voto. Per il riordino, infatti, non è che si potesse attendere la naturale scadenza della consiliatura provinciale. Fatta la riforma bisogna partire con il nuovo assetto quanto prima».
Vi ricordiamo intanto che potete ancora continuare a votare per il sondaggio di Barlettalife sulle province e sul futuro della Bat. «In Puglia credo che una proposta che preveda l'esistenza di una città metropolitana di Bari affiancata da quattro province (due da Bari a Foggia ed altrettante da Bari a Lecce) sia quella maggiormente in grado di rientrare nei parametri di contenimento della spesa e tutela dei servizi al cittadino». Così Ventola ha concluso la sua riflessione. Tanti gli scenari, tutti differenti e contrastanti tra loro. Intanto, il 24 Ottobre è sempre più vicino. Dopo di che, le scommesse sul finale di questa partita sono apertissime.