Ventola deluso da Attolini

Non si scioglie la matassa del riordino ospedaliero. «Alla Bat gli stessi servizi degli altri comuni pugliesi»

giovedì 7 marzo 2013
A cura di Paolo Doronzo
Stima personale nei confronti dell'Assessore regionale alla Sanità, Attollini, è espressa dal Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola, che tuttavia non manca nelle critiche per quanto concerne il riordino ospedaliero previsto dalla Regione Puglia, in deroga a decisioni nazionali. Barlettalife si è più volte occupata della delicata questione che coinvolge politica e sanità pubblica. Infatti, soprattutto per una determinata parte politica, sono state assunte decisioni penalizzanti per il territorio della Bat. Molti reparti o intere strutture, specie in centri minori, dismesse, anche se le decisioni del direttore generale Asl/BT sono state rinviate.

«Ieri mattina ho disertato la conferenza stampa dell'UPI con i Presidenti delle altre Province pugliesi sull'impasse politico-istituzionale della Regione, pur di essere presente e puntuale all'incontro con l'Assessore Attolini: dopo aver atteso e dopo nessuna disponibilità a modificare il Piano di riordino, non potevo che rimanere deluso per le ulteriori risposte dilatorie, altro che "distratto". - Questo il commento di Ventola dopo l'incontro di ieri - Sono dispiaciuto e non cadrò nella trappola di polemiche inutili: l'unica cosa che m'interessa è che ai cittadini della ASL Bat siano assicurati gli stessi servizi degli altri cittadini pugliesi, nulla di meno».

Ventola ha incalzato Attolini soprattutto sugli ospedali di Trani e Canosa, che conoscono importanti cambiamenti da questo riordino, trascinandosi un codazzo di polemiche e proteste di cittadini; inoltre sull'assistenza sanitaria dell'intera ASL Bat, dal rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, all'esistenza concreta delle risorse economiche. Sono state richieste spiegazioni sul mancato incremento dei posti letto per raggiungere gli indici previsti dalla normativa nazionale, sulla deroga per le assunzioni del personale necessario, per finire alla questione del nuovo ospedale di Andria.

«Attolini è un medico – ha concluso Ventola – e come tale è in grado di immaginare quali siano le difficoltà e le responsabilità dei suoi ex colleghi nel gestire i pazienti che arrivano dal territorio errando tra i vari ospedali. Del resto, gli basterebbe leggere il resoconto dei vari commenti diffusi dalla stampa per capire se sia stato io ad essere "distratto". Non dovrei essere io a ricordargli le osservazioni fatte già lo scorso anno anche dal Ministero della Salute alla Puglia sulla necessità di assicurare un'idonea distribuzione delle diverse discipline e sulle ripercussioni negative rivenienti dalla chiusura/riconversione degli ospedali nella garanzia dei LEA».