Vendeva Kebab, ma aveva 11 diverse identità. Arrestato a Barletta dai carabinieri
L'uomo era pluriricercato da varie Procure (Siracusa, Sassari, Catania). L'uomo dovrà espiare più di 10 anni di carcere
giovedì 17 novembre 2011
11.48
Lavorava al banco del kebab, un insospettabile extra comunitario, fornendo agli avventori carni ben speziate. Ma chi avrebbe immaginato che fosse latore di ben undici diverse identità e ricercato in mezza Italia? La sua avventura si conclude a Barletta ove durante un normale servizio di controllo agli esercizi commerciali i Carabinieri della Stazione di Barletta hanno sorpreso un cittadino di origini marocchine, addetto ad una kebabberia, in possesso di documenti falsi. Ad insospettire i militari è stato l'ingiustificato stato di agitazione dell'uomo immediatamente prima dell'esibizione agli operanti di una patente di guida e di una tessera sanitaria, intestati ad un cittadino algerino del '67. L'extracomunitario, sprovvisto di permesso di soggiorno e carta di identità, è stato dunque condotto in caserma, dove i militari, a seguito di ulteriori accertamenti, hanno appurato non solo la falsità dei documenti in suo possesso, avendo apposto la propria foto in luogo di quella dell'effettivo titolare, ma anche l'utilizzo da parte del cittadino di nazionalità marocchina, di ben 11 identità diverse. L'uomo è stato infine arrestato.
Come se ciò non bastasse, da approfondimenti investigativi e dalla odierna consultazione della Banca Dati, l'uomo è risultato essere ricercato in campo nazionale perché gravato da ben 5 provvedimenti emessi dagli Uffici Esecuzioni Penali delle Procure di Siracusa e Santa Maria Capua Vetere e dai Tribunali di Sassari e Catania. A seguito dei provvedimenti, tutti per detenzione e spaccio e per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, l'uomo dovrà espiare più di 10 anni di carcere.
Come se ciò non bastasse, da approfondimenti investigativi e dalla odierna consultazione della Banca Dati, l'uomo è risultato essere ricercato in campo nazionale perché gravato da ben 5 provvedimenti emessi dagli Uffici Esecuzioni Penali delle Procure di Siracusa e Santa Maria Capua Vetere e dai Tribunali di Sassari e Catania. A seguito dei provvedimenti, tutti per detenzione e spaccio e per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, l'uomo dovrà espiare più di 10 anni di carcere.